annamaria ferramosca
- 30/12/2012 00:05:00
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Cuore di preda è un libro davvero liminare. Perchè mostra come noi donne siamo arrivate allultima soglia di sopportazione. Elena fa unanalisi accuratissma, attraverso i versi lancinanti delle autrici di Cuore di preda, della strage che sembra mai finire e delle sue cause, mettendo bene a fuoco il problema la cui soluzione non è più rimandabile: la necessità di un’autocoscienza maschile che da sempre latita. Le donne, come da molti decenni fanno, continueranno ad essere sentinelle, a rifiutare stereotipi e ad insegnarne il rifiuto alle nuove generazioni, ma la partita sarà vinta solo se l’uomo sarà capace di riconoscere le proprie deformate visioni di genere generatrici di violenza, e saprà mutare il silenzio o l’imbarazzo in chiara stigmatizzazione del reato, dei meccanismi che lo perpetuano e lotterà nel quotidiano perché si affermi l’idea del rispetto reciproco nella differenza. Grazie ad Elena Ribet per la sua lettura, a Loredana Magazzeni per la cura del libro, all’editore Lucini per la sua convinta adesione, a Roberto Maggiani per aver voluto dilatare qui questa parola necessaria. Leggete e diffondete questo libro, fatene stimolo di riflessione per tutti. Che il nuovo anno porti un declino dell’orrendo grafico di morte e violenza sulle donne. Annamaria Ferramosca
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Loredana Magazzeni
- 28/12/2012 15:25:00
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Ringrazio Elena Ribet per lottima lettura di "Cuore di preda" e per aver presentato il libro il 4 dicembre a Roma, assieme a Fortuna Della Porta. Ringrazio Annamaria Ferramosca per aver fatto da tramite e Roberto Maggiani per aver accolto questo libro fra le proposte da segnalare ai lettori de La Recherche. La cultura che sta dietro la violenza sulle donne è purtroppo ancora pericolosamente diffusa, basti guardare gli ultimi fatti di cronaca, tra cui le dichiarazioni mai rinnegate del parroco di San Terenzo, che ha dato voce a ciò che ancora pensano molti, cioè a un femminile pericoloso e perturbante per luomo. quando reclama la sua libertà. La violenza sulle donne non riguarda solo le donne, è una questione aperta e maschile, lo ha ben detto Benigni nella sua serata sulla Costituzione Italiana. Questo libro parla di violenza e lo fa attraverso la scrittura poetica. Spero possa essere un piccolo tassello di cambiamento culturale. Per ora tante associazioni di donne e poete lo stanno presentando in vari luoghi dItalia. Insieme possiamo fare la forza del cambiamento. Grazie ancora.
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