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al testo di Alessandro Martino
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come procede un viaggio tu da seduto siedi, di lato al finestrino correndo dietro a cose dove sono solo, che puoi attenderti sorprese tue comparse fronte un obiettivo improvviso che sorridi, ci ripensi e sfochi
-sotto la voce io che non vivo-
così è anche nelle passeggiate calme tra gli affitti a poco dei rioni i panni stesi i pini le altalene ti dicono le cosce bianche al sole le barbe uscendo dalle edicole e di carta strappi per gli avanzi ai gatti, ripuliti unti come grida di bambini a sera.
- e beato lui; lui il tempo non esiste.- |
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