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al testo di Adielle
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Accostai la piramide al tuo ventre per avere in rapida successione una mappa per le stelle e una canzone d'autore che facesse rima con le vertebre signore, sorelle delle volte celesti disarticolate sulle labbra le staccionate del primo compendio l'universo in codice si mosse e ruotò di un palmo in direzione del flusso di elettroni proveniente dai tuoi occhi e i seni in fiamme accordarono il tempo al nuovo asse scaldando il ritmo dei miei pensieri passo dopo passo fino a completa saturazione. Perdere i sensi perchè tu potessi ritrovarli e farmene dono fu conseguenza del fatto che non sentii più il bisogno di chiedere perdono per essere come sono.
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