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al testo di Adielle
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La terza guerra mondiale da tastiera la rivoluzione oggi è una piazza vuota la strada che percorro la sera non mi riporta sempre a casa. L'ultimo dei miei pensieri è di non avere d'amare l'ultimo, prima di andare a dormire e quando mi sveglio son tutto morto a parte una primavera delle idee che spesso mi confonde. Una salute mentale da camera che perde coerenza non appena esco dalla porta o sparecchio la tavola senza avere cenato. a mente fredda. Il disprezzo per qualsiasi tipo di lavoro che non ti sia piaciuto almeno una volta la condotta può essere corrotta da una stella cadente se il desiderio che s'avvera è un mostro di superbia al mio firmamento non bastano cinque stelle e un cielo capovolto un futuro da favola, una Luna magnetica. Quando la mia paranoia mi connette a certe frequenze di sobborghi devo spendere energie perdute per non perdermi. La nascondo dentro me pur di mantenere la parvenza di un controllo ma a volte vorrei solo cadere nel vuoto. Un respiro profondo e tutto a un tratto non ci sono più. Con la speranza che qualcuna mi consoli legata ai malleoli. Più leggera dell'aria a rallentare la corsa in un moto perpetuo raso raso di attriti.
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