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Talamo

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Mi conforta il tuo lento respirare

è nel buio della notte dolce consuetudine

la stanza se ne adorna in schegge di rammarico

per un amplesso mancato

ma queste mura non sanno più parlare da quando

abbiamo abbandonato certi indugi

sulla soglia di anni passati a infastidirci

e oggi cosa resta se l'amore non si fa e non si disfa?

E' un incudine ancora se discontinua cede

all' intemperanza del martello o intercapedine

per più sottili affissioni.

Metto le mani in tasca e fisso il soffitto

metto le mani in tasca e sputo sul tappeto.

Grondo lividi accolli, setose durezze.

Pago il prezzo dell'embargo con attenzioni

sempre meno spontanee e mi collego al sonno

grazie ad intermittenti concentrazioni scolastiche.

Dormire, morire, maritarsi.

Mantengo gli spazi esausti pur di fornirmi un alibi

d'ineluttabili vaghezze nella mia sessione notturna

personale di colpi di grazia.

 

 Arcangelo Galante - 25/02/2020 20:12:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

@ Adielle
Grazie a te per la delucidazione; mi ha fatto piacere passare a leggerti.
Buona navigazione tra gli iscritti del sito de La Recherche.
Un amichevole saluto!

 Adielle - 25/02/2020 20:05:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Grazie Arcangelo, come spesso accade le cose che scrivo sono frutto di un flusso di coscienza che per sua natura risulta difficile spiegare, in generale volevo parlare di una coppia che non fa più l’amore, partendo dal luogo normalmente deputato. Trovo la tua analisi piuttosto puntuale, grazie per l’attenzione, un caro saluto.

 Arcangelo Galante - 25/02/2020 12:10:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Domando venia nel lasciare una impressione in merito al contenuto dell’opera, non totalmente capita.
Difatti, non è ben chiaro quale sia il “mistero” racchiuso nella stanza, in una vicenda che sembra sempre voler tornare al punto dove era iniziata.
Forse, la nostalgia d’un tempo trascorso affettivamente o la perdita di attenzioni ancora ricercate, continua a ripetersi, ciclicamente, con un inatteso, anche se non scontato, finale.
E ciò deve avere creato inquietudine all’autore, sino ad ispirargli riflessivi versi, non privi di intensa analisi interiore.
Al di là dell’argomento trattato, trovo la poesia ben scritta.

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