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al testo di Adielle
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Cadendo come da un frutto di matura pergamena la conferma è che si avvera subalterna primavera vengo colpito dalle tue parole acrobatiche come spettatore in prima fila, un campo dei fiori disarticolato. Veicolando parassiti io invece me ne vado per questa nostra via niente affatto illuminata la mia scorta di aggettivi si dirada e perdo fiato appresso ad infiniti da rendere al vuoto in un programma di compensazione autonoma. Perdo di vista l'alchimia e il rito magico automatico. Pendo dalle tue labbra bella senz'anima.
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