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al testo di Annalisa Scialpi
Ponte arcobaleno
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Crebbi come un divario nella finta allegria di giorni di plastica, chiusa nella pagoda dei silenzi come un'eresia, una rosa inopportuna, uno strappo sulla tela. Scartata dal lusso della vita, mi costruì isole remote col rumore dei sogni e dipinsi fiabe dal sapore di malva. Non sapevo che una mano si muoveva accanto alla mia verde come i prati chiara come i cieli, immensa come gli oceani e il fiore scartato divenne testata d'angolo, ponte arcobaleno sul castello dell'eternità.
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Marco Galvagni
- 01/03/2024 14:53:00
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Pura e vera poesia in questo testo con quel passaggio strabiliante "dipinsi fiabe/dal sapore di malva." Molto belle tutte le immagini e le similitudini. Complimenti e un caro saluto, Annalisa.
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Salvatore Pizzo
- 01/03/2024 01:05:00
[ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]
Poesia che è anche narrazione fantastica, epica di un sentimento che va ben oltre la memoria. Giungendo lì, dove incontrarsi sotto un simbolo di pace, è non solo punto darrivo ma pure di ripartenza: perché è lamore materia per costruire ponti verso linfinito. Almeno, così la leggo. Ma, non fosse così, mi piacerebbe ugualmente. Anzi: mi piace un sacco, perché amo le fiabe. Un caro saluto assai
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Carla Vercelli
- 25/02/2024 18:25:00
[ leggi altri commenti di Carla Vercelli » ]
Tu sei Poesia, Annalisa, non subito fruibile e comprensibile, ma la Poesia è anche Mistero. Io mi limito a dire che mi è piaciuta molto, susseguirsi di metafore che conducono in luoghi della Parola, aprono a mondi possibili. La Poesia è possibilità.
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Angelo Naclerio
- 24/02/2024 00:34:00
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Insolita metafisica? questa mano immensa come immensità che nulla scarta che ogni fioritura ha sognante iridescente parte di sé eterna creatrice
Scusa,non so se ho compreso qualcosa oppure se traviso per effetto del mio soggettivo interesse. Sono in ogni caso strofe di abbacinante potenza.
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