La mia TV La mia TV aveva il video di cielo blu inquadrato dal vetro d’una finestra sul retro ai piedi del mio letto di bambina malata… …Ecco una fata di panna montata leggera leggera… Ma com’è? Prima non c’era! Una bianca magia? Oh, è andata via! Ma no. Ma sì. Invece è lì accoccolata su un tappeto di fiocchi d’ovatta. Ecco si lancia di corsa sul mare sospinta dal vento… Colta da spavento si agita - si spencola poi giace su un fiume di candida spuma. .
E sfuma. Già non si vede più la fata Marilù Si è trasformata in montagna innevata. Ora si scioglie in filacci- cortina di stracci. S’avvolge – s’arruffa… Che buffa, che buffa! E’ un barboncino con l’occhio di vetro blu e la coda a ciuffo che va su e giù. Adesso non è più che una piccola barca alla deriva su un lago d’acqua turchina… Lì sopra una bambina Agita un fazzoletto in segno di saluto o forse chiede aiuto… Composta da me per la gioia degli scolari di una terza classe nel 1981. Bianca Mannu
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Nando
- 23/04/2011 10:23:00
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Sono daccordo: la poesia è anche gioco con le parole e, attraverso il gioco, loro conoscenza e con le parole conoscenza dellintorno. Il poeta che sa stupirsi, dello stupore infantile, e lo traduce in versi, non liberarà così il mondo, ma senzaltro gioverà a se stesso e a chi lo leggerà. Un saluto
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Bianca Mannu
- 22/04/2011 20:30:00
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Sono dispiciuta di non poter correggere lerrore di disattenzione... Ho scritto <unampio> invece di <un ampio>, forse perchè nello scrivere avevo nella testa un sostantivo femminile invece che uno maschile. Scusate.
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Loredana Savelli
- 22/04/2011 08:56:00
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Non ho dubbi ad affermare che quella televisione non faceva danni, anzi!
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Lorena Turri
- 21/04/2011 15:01:00
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Veramente bella! Grazie.
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Maria Musik
- 21/04/2011 13:32:00
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Mia madre era una maestra. Lo fu per più di quaranta anni. Era sempre a preparare fiabe, poesie, lavoretti, disegni, schede, immagini. E correggeva e si preparava. Lavorava molto più di otto ore al giorno e noi eravamo gelosi marci della Scuola, con la "S" maiuscola. Anche la mia maestra era splendida... come mia madre. A tutte le maestre ed i maestri del mondo che, come Bianca Mannu, aiutano i loro allievi a crescere felici e capaci di coltivare limmaginazione, grazie di cuore... e grazie per questa poesia!
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Bianca Mannu
- 21/04/2011 12:16:00
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Un poeta non scrive solo pensieri ponderosi o grevi, non sempre si duole o piange, non sempre canta lamore... Alle volta si diverte semplicemente. E io con i miei ragazzini delle elementari mi sono divertita e loro con me anche in questo modo, tentando rimette o dando voce allintima gioia del vivere. Nel caso specifico volevo anche far capire che limmaginazione è una televisione tutta nostra, sorprendente e senza violenza. Vorrei che rimanesse unampio spazio allimmaginario infantile, quello che nasce dallincanto per il mondo naturale, quello più contiguo allesperienza possibile. Purtroppo proprio questa appare più problematica per lo sciupio a cui è sottoposta.
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