Matrice minerale (generazioni) Roccia, le donne che ti hanno preceduta. Sulla roccia, si sa, sconfinano le aquile e scroscia il lagnarsi del cielo, posano antenne di farfalla i passi di chi impara a camminare, si reggono teatri di famiglia, s’intrecciano radici e millenni di foreste. Da fuori intrigano i fossili in colori sfaccettati, anche se dentro più di un tarlo sassoso ne sgretola l’intimo, non visto. Ispìrati. Ma la roccia, chi la ama appena? Chi la traspare fino a specchio, o ne ammorbidisce la manna del volto, le sue vene chi le sente scorrere? Tutta scritta, composita, compiuta, lascia orfani detriti di coscienza. Al centro della terra, gli altri mondi solo attendono che ceda la corazza. Ripensaci. Meglio forse che si veda, il cuore di muschio verde.
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Giusy Frisina
- 12/06/2014 14:59:00
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Suggestiva e misteriosa questa roccia a cui ispirarsi, per la sua apparenza di solidità e saggezza, tanto che addirittura le donne(alcune donne)sembrano precederla nellimitarla ,capovolgendo il senso della metafora proposta...E‘come un bisogno di protezione che si ribalta in atteggiamento protettivo, solida conferma di apparente forza…”anche se dentro più di un tarlo sassoso ne sgretola l’intimo, non visto”.Una sofferenza tenuta nascosta, per mostrarsi forte. Dunque un invito a” ripensarci” e rivelare la tenerezza del muschio verde all’interno. E’ una dolce bella e severa poesia che traduce l’osservazione della natura minerale in una profonda riflessione psicologica che suona vagamente come autocritica, forse anche un esercizio di riflessione sul messaggio poetico, un invito a lasciarsi andare, a provare a lasciarsi andare, per far intravedere, pur se con discrezione, il verde muschio che rivela l’acqua, la propria imprevedibile vita emotiva interna. Complimenti per l’effetto polisemico notevole.
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Giusy Frisina
- 12/06/2014 14:56:00
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Suggestiva e misteriosa questa roccia a cui ispirarsi, per la sua apparenza di solidità e saggezza, tanto che addirittura le donne(alcune donne)sembrano precederla nellimitarla ,capovolgendo il senso della metafora proposta...E‘come un bisogno di protezione che si ribalta in atteggiamento protettivo, solida conferma di apparente forza…”anche se dentro più di un tarlo sassoso ne sgretola l’intimo, non visto”.Una sofferenza tenuta nascosta, per mostrarsi forte. Dunque un invito a” ripensarci” e rivelare la tenerezza del muschio verde all’interno. E’ una dolce bella e severa poesia che traduce l’osservazione della natura minerale in una profonda riflessione psicologica che suona vagamente come autocritica, forse anche un esercizio di riflessione sul messaggio poetico, un invito a lasciarsi andare, a provare a lasciarsi andare, per far intravedere, pur se con discrezione, il verde muschio che rivela l’acqua, la propria imprevedibile vita emotiva interna. Complimenti per l’effetto polisemico notevole.
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Francesco Innella
- 22/05/2014 08:07:00
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Poesia vitalista che dona energia anche alla roccia. Ciao
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Loredana Savelli
- 21/05/2014 21:50:00
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Davvero intensa, molto elegante il linguaggio.
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Lorenzo Mullon
- 21/05/2014 20:51:00
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chi sente le vene scorrere nella roccia è vicino a superare i suoi stessi confini chi riesce a percepire il proprio corpo e luniverso come dal centro della terra è arrivato al cuore della gioia
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Adielle
- 21/05/2014 20:13:00
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Che bella! Complimenti, un caro saluto.
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