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al testo di Caterina Nicoletta Accettura
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Linea immaginaria
Viviamo sempre sul filo di una linea immaginaria che separa i nostri limiti dalle nostre potenzialità. Vivere è assorbire come spugne esperienze diverse. Le più importanti,fondamentali,sono quelle emotive che ci innalzano al di fuori dei nostri passi quotidiani. Amare profondamente,provare la propria felicità almeno una volta,vedere nascere un bambino,piangere ascoltando musica o davanti al cammino di due anziani mano nella mano, l’emozione di un abbraccio spontaneo,di un bacio, di due corpi intenti a scoprire i loro segreti, di una vittoria o di una sconfitta,della sensazione di aver aiutato qualcuno ad alzarsi quando è caduto, un bicchiere di vino che sa della terra natìa, il litigio con un amico,guardare un alba,un tramonto…e infine,il dolore. Queste parole le hai lette anche tu ne sono certa e sento la tua felicità nel vedere quanta eredità hai lasciato. L’Amore che mi hai donato ha reso eterna la tua anima così come ogni singola mia parola in questo scritto,ti ha reso felice eternamente vedendo avverato il tuo sogno di Vita:la purezza e la libertà di ciò che con chissà quanti sacrifici mi hai insegnato,ha ora lo stesso moto impetuoso dell’onda perfetta della tua Vita. Abbiamo varcato insieme quel confine che ci rende immortali presenti sempre a noi stessi.. » |
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