Ti vorrei come un giglio notturno, un fiore di cactus, un suono all'alba del giorno dopo. Ti vorrei come un viso al vento di mare, un sorriso dopo le lacrime, un fascio di asfodeli nella sabbia di mare, chiara. Così... ti vorrei bianca di neve al sole, musica arcana e ancora vita in cammino. Ti vorrei come sei.
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jacob
- 10/04/2017 22:26:00
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Grazie Nando. Il verbo volere/ vorrei e obbligatorio in questo caso. Si ce sempre lavoro se si vuole sfuggire alla banalita, in poesia, prosa, canzoni..
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Nando
- 10/04/2017 21:36:00
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Semplice ma non banale, non banale perché linguisticamente lavorata, o così mi sembra, quel che serve per evitare lovvietà. Sul contenuto, sostituisco nellinterpretazione il verbo volere con il verbo desiderare.
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Rosanna Pasculli
- 10/04/2017 17:32:00
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Bellissima! Immagini suggestive, splendida chiusa! Un saluto.
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