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al testo di Gil
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L'uno non può essere uguale all'altro, anche le copie uguali tra di loro oltrepassano la soglia del duplice e divengono unicità. Non basta tracciare nell'aria segni con le mani perché la parola diventi un'esule lontano dal verbo dei poeti, ché non v'è esilio nel cuore della parola. Giace colui che ora tace nel cuore delle parole in esilio, poiché è il silenzio che tace l'esilio di ogni parola. In altro trasfigura il verbo poetico il mero dire, rivelandone l'esilio nell'indicibile muto. Un'indagine condurremo in atto, pochi indizi e un'innocenza colpevole di sé.
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