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al testo di Federico Zucchi
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Compresenze
Forse il miracolo è questo procedere sghembo da una riva all'altra trascinandoci dietro le cadute rovinose e quell'odore di mimose proveniente dall’infanzia. Urtiamo il buio, perdiamo pezzi, strappi, graffi e frecce indiane ci colpiscono al torace trasportandoci indifesi dentro il suono senza rima dei nostri passi in corridoio mentre andiamo a far la notte a un nostro caro in ospedale. Finiamo spesso scoperchiati come case sotto assedio e saremmo alla deriva, se non fosse che l’amore lega insieme carne e cielo e scorta al largo le canoe verso il delta da cui sgorga. Forse il miracolo è questo strenuo stringersi di mani alle maniche del vento perché torneranno in altri canti i contorni che perdiamo se la morte scorda aperte le finestre in pieno sole. |
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