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al testo di Arcangelo Galante
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Copia le rime di chi è umile e puro, sperando nel buio d’esser sicuro, ruba parole, ma il cuor non le sente, l’animo spento non brilla per niente.
Imita i gesti, virtù apparenti, ma dentro è vuoto, solo tormenti. Vanta la luce che non gli appartiene, mostra livore ch’il cuore trattiene.
Non basta riflettere quel che non sei, né spogliare i poeti dei loro dei. La verità, limpida, sta immortale: vive d’inganni non lascia che il male.
Il poeta, dimesso, scrive al vento, mentre l’invidia si spegne nel lento corso del tempo, che tutto rivela: l’anima finta trema e si sfacela.
N.d.A.: Emulare le qualità nello scrivere, può essere possibile, ma "copiare" le virtù interiori di un’altra anima, non conduce ad alcuna saggezza.
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