'Rojo escarlata' - tango Posan al gaucho te cansas el látigo, el lazo, la silla y los cuchillos antes de la noche buena qué los espera descansan los caballos en el polvo atormentados por la sed impacientes en la hora qué a la traba lo acerca. Dolorido es la llamada de la noche cuando la guitarra desgarra a la vuelta de las dehesas lejanas cuando de roja sangre la Pampa descansa en el ocaso hereditario qué todo è fuego en el deseo qué tengo de ti. Sólo por nosotros el bandoneon retumba un viejo tango apasionado sobre la manera de la tarde, pero ninguna voz me espera ningún grito de alegría se quita cuando la fiesta calla sobre la hoz de luna colgada. Sólo por nosotros repica el largo quejido del viento en el milonga vacío como un tango de muerte y no descansa mi pobre corazón cuando la venganza se acerca qué de roja sangre está sedienta mi alma.
'Rosso scarlatto' – tango
Posano i gaucho stanchi la frusta, il lazo, la sella e i coltelli prima della notte brava che li aspetta
riposano i cavalli nella polvere tormentati dalla sete impazienti nell’ora che alla pastoia l’avvicina.
Dolente è il richiamo della notte quando la chitarra desgarra al ritorno dai pascoli lontani
quando di rosso sangue la Pampa riposa nel tramonto avito che tutto infuoca nel desiderio che ho di te.
Solo per noi il bandoneon riecheggia un vecchio tango appassionato sul fare della sera,
ma nessuna voce m’aspetta alcun grido di gioia si leva quando la festa tace sulla falce di luna appesa.
Solo per noi risuona il lungo lamento del vento nella milonga vuota come un tango di morte e non riposa il povero cuore mio quando la vendetta s’avvicina che di rosso sangue ha sete l’anima mia.
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Giorgio Mancinelli
- 04/12/2013 07:07:00
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Lo so, vi sembrerò irrispettoso perché non vi ho ringraziato tutti sul momento in cui gratificavate la mia scrittura, ma come me ben sapete che a volte, ciò che si scrive, dopo non ci appartiene, ed io spesso mi dimentico di aver scritto qualcosa, anzi quasi tutto ciò che scrivo, così raramente mi capita di rileggermi e ancora mi sorprendo quando mi accorgo che qualcuno, mi correggo, che voi autori e poeti de La Recherche spesso mi sostenete e vitalizzate con i vostri generosi commenti, i saluti e quantaltro. Grazie a tutti voi con la mestizia e la semplicità di chi non è uso apparire. Giorgio Mancinelli
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Leonora Lusin
- 25/09/2013 12:30:00
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Un tango travolgente e malinconico:bellissimo
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Nando
- 23/09/2013 09:04:00
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Passeranno i secoli, le teorie e le scuole di poesia, ma lamore rimarrà sempre il canto che tormenta le anime.
Così mi è piaciuto leggerla nella sua bellezza testuale.
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Leopoldo Attolico
- 23/09/2013 08:59:00
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Appassionato e caliente come sempre . Un caro saluto da leopoldo -
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Amina
- 22/09/2013 17:43:00
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Passa il tuo volto il canto di una quena Che ritorna ognivolta che scrivi una Poesia infilo dentro il lino le mie braccia e cammino fino al passo dellOtto dove riposano i cavalli dove la polvere e la sete finiscono nel fango per brillare dallavamposto allanima "passa il tuo volto il canto che rimane"
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