Le radici si fanno profonde La pioggia disperde le foglie/figlie. Luce e buio s'incamminano decisi verso la compassione. Appare una tinta d’azzurro con vortici rossi. Irromperanno festose le cornamuse. La palingenesi sarà un ritorno.
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Fiammetta Lucattini
- 27/11/2013 14:52:00
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La tua lirica, mia carissima, non è solo metafora o accumulo di metafore, è linverno della natura, della mente e del cuore. Un abbraccio.
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serenella menichetti
- 25/11/2013 12:30:00
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Piena di speranza! Grazie.
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Alessandra Ponticelli Conti
- 24/11/2013 14:50:00
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Splendida!
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Nando
- 24/11/2013 12:52:00
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Lincipit e la chiusa ci dicono il destino e la vocazione dellessere umano: ricerca del tepore che accoglie nello stabat che attende.
Buona domenicz, Lory.
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Guglielmo Peralta
- 22/11/2013 22:26:00
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Linverno, qui, pure essendo metafora di una dolorosa condizione esistenziale, assume una valenza positiva. Esso è ricerca del tepore, pioggia purificatrice, attesa di cambiamento. Ed è luce e buio in dosi equivalenti e induce a un sentimento di pietà, a prendere ferma posizione, a non fuggire di fronte alle responsabilità e alle situazioni negative della vita, ma a credere fortemente nella rinascita.
Un inedito "connubio" inverno/vita!
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