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14/01/2016

14 gennaio

Save the palestinian poet and artist Ashraf Fayadh

Salviamo il poeta e artista palestinese Ashraf Fayadh

#SaveAshrafFayadh

 

 

Elaborazione grafica di Giulia Tubili

 

Care Autrici e cari Autori,

il 14 gennaio in tutto il mondo, Italia compresa, si svolgeranno reading poetici e incontri in sostegno del poeta palestinese Ashraf Fayadh condannato, nel novembre scorso in Arabia Saudita, a morte mediante decapitazione, ingiustamente accusato di apostasia e di diffondere l’ateismo con la sua raccolta di poesie “Le istruzioni sono all’interno” (Dar al-Farabi, Beirut, 2007).

LaRecherche.it pubblicherà, per l’occasione, la bio-bibliografia del poeta e artista e alcuni suoi testi.

La Redazione vi invita a manifestare il vostro sdegno per questo crimine contro l’uomo, l’umanità e la libertà di espressione.

Speriamo che vogliate partecipare componendo testi (poesia, narrativa, articoli, saggi...) da pubblicare il 14 gennaio. Facendo seguire al titolo l’hashtag #SaveAshrafFayadh, tutti i testi, riportanti il suddetto hashtag, verranno raccolti, automaticamente e in tempo reale, in un’unica pagina che sarà online dalle ore 00:00 del 14 gennaio. Attendiamo numerose adesioni con opere di qualità e contenuti.

La tirrania saudita ha già fatto sapere che non si piegherà alla richiesta, espressa da milioni di persone, di sospendere la sentenza e l’esecuzione, non ammettendo alcuna ingerenza estera nelle proprie decisioni governative.

Sappiamo che, quasi certamente, qualunque nostra azione non salverà la vita di Ashraf Fayadh ma siamo convinti che le nostre voci gli giungeranno e giungeranno a quanti, in ogni luogo della terra, lottano e muoiono per la libertà di parola e per il riconoscimento dei diritti umani.

Sin da ora, vi giunga il nostro grazie.

La Redazione

 

Leggi le poesie di Ashraf Fayadh

Sottoscrivi l'appello dell'ONU a favore di Ashraf Fayadh

 

 Tania Scavolini - 12/01/2016 11:31:00 [ leggi altri commenti di Tania Scavolini » ]

Credo che la cosa importante sia firmare la petizione, che io peraltro ho firmato già da tempo.
Sono solidale al poeta ingiustamente condannato e manifesto tutto il mio sdegno per una simile condanna che offende la libertà di parola e di scrittura. Non so se riuscirò a scrivere qualcosa meritevole di apprezzamento, ma in ogni caso varrà questo mio commento che già esprime ampiamente i miei sentimenti nei confronti di questa barbarie.

 Ferdinando Battaglia - 11/01/2016 20:07:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Non è lui ad essere ingiustamente accusato, è l’accusa ad essere intrinsecamente ingiusta, poiché non vi può essere alcuna colpa nell’espressione delle proprie idee e comunque mai così degna di morte.
La richiesta di qualità di produzione non m’incoraggia alla scrittura, ma convinto che nel tanto il poco si celi, anch’io vorrà rispondere all’appello.

P.S. Ancora non sapevo o forse mi era sfuggita la notizia, approfondirò la conoscenza e dell’autore e dei testi, ma è evidente che, per la stima che nutro per la Vostra direzione della Rivista, non ho alcun dubbio di adesione.

 Maria Musik - 11/01/2016 19:14:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Lo abbiamo fatto ma lei era troppo occupata in altro per accorgersene.

 Ilaria Cino - 11/01/2016 14:58:00 [ leggi altri commenti di Ilaria Cino » ]

Egr. Signori invece di leggere e tentare di scrivere poesie, con tutto il rispetto alla vostra nobile iniziativa, che tra l’altro giunge nelle fauci della storia abbastanza in ritardo, si sarebbe potuto iniziare col rispondere all’appello lanciato all’ONU tramite l’indirizzo di avaaz.org

Se tutti i poeti della rivista avessero firmato, ci sarebbe stata qualche chance in più di cambiare realmente il corso degli eventi, perché un esercizio di scrittura è una magra consolazione per un condannato a morte, sottoposto a ottocento frustate, e che rimarrà ancora una volta ad impolverare gli scaffali della poesia, ma non salverà il poeta dalla sua sofferenza, dalla sua malattia per la parola, né salverà un semplice uomo dalla morte. Sarebbe stato molto più poetico da parte vostra lasciare pochi e sinceri versi di motivazione sottoscrivendo la petizione. Cordiali saluti Ilaria Cino


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