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al testo di Michele Gentile
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Puoi entrare se vuoi. Qui, in questa stanza. Io non posso camminare Ma posso correre senza farmi male. Non posso non precipitare in questo baratro Ma posso volare, libera come un gabbiano. Qui dentro si parlano altre parole. C’ è tanta musica. Ci sono paesaggi diversi Duemila stagioni, cose che non riesco a spiegare. Un prato di nuvole La pioggia che chiede riparo al sole. I baci che non ho dato La casa delle bambole, un secolo d’amore che non voglio sprecare. Tu puoi restare se vuoi. Qui, proprio accanto a me. Ma per favore, chiamami per nome. |
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