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al testo di Fabiana Grasso
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trovare la tua vecchiaia accanto
agli spigoli delle ossa le spalle curve sul segno del nome e quello che rimane delle ciglia arginate sul corpo attaccato al divano rosso la fame che dimentichi per appartenere ad un amore trascurato inverno al mare, per riportarti lontano da ogni saliva passando per destini verso sera andiamo a riprenderci quel fiato e le scarpe a riva prima che si sanguini vocativo guardarti non si fa giornata cucita alle barche che stridono d'acqua c'è tutto un vecchio rumore d'amore affine e poi non tacere un saluto per fuggire chissà che capiti prima del soffio di avere sessant'anni |
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