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al testo di Carmelo Pirrera
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Ai margini dell'indicibile attoniti.
Pezzenti pescatori di spugne vignaiuoli giunti dopo l'undecima ora timorosi ci venga negato il soldo promesso.
Non è vero, Signoroi delle parole Padroni dei libri dei discorsi che fanno e rifanno la Storia, che la nostra vita sia fatta di giorni qualunque.
Ciascuno di noi ha portato il ricordo di un gesto, un sorriso una cara parola: piccole pietre bianche che dicono ore fugaci, rapinose, folli felici e benedette. Avevano anch'esse, le parole, un'anima? Di te nell'ultima fila in ascolto, non serbo memoria, ma abbracciami abbracciami forte, più forte, oro nel tempo disperso.
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