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La Bestia

La scrittura concorde e consona

della domenica – potrebbe essere

una bisestile dell’acido febbraio –

descrive uno dei modi della Bestia.

 

Poni sia il riposo e la testa sua che

lenta gira a servire l’occhio cui segue

il danno. Tiene le cose già atterrate,

atterrite in dominio, in un cortile

in ombra si fa vento, vortica la carta

straccia, tallona e sgherro spintona

qualche incartapecorita foglia di gerani

sotto un muro, con quella larga coda,

agile e pesante stecca sulla tesa pelle

dell’orbe tamburo, lei molto eccelle.

 

Fuori, nella gloria del sole, la stessa

fa danzare chiome sonore, rulla alberi

alle radici, genuflette, fa serva una rosa.

 

Noi la rinominiamo mistici diversa cosa.

                                                              (anni '80)


 pietromenditto - 31/01/2012 16:17:00 [ leggi altri commenti di pietromenditto » ]

Grazie Alessandro, si parva licet componere magnis.

 Alessandro Mariani - 31/01/2012 15:53:00 [ leggi altri commenti di Alessandro Mariani » ]

Mi permetto di far notare come Pietro riesca a costruire un verso simile all’onda di Whitman: un verso lungo, che abbraccia,all’interno di sé, il cambiamento, le ipotesi che questo cambiamento riesce a portare all’interno della poesia. Mi piace davvero molto.

 pietromenditto - 31/01/2012 11:32:00 [ leggi altri commenti di pietromenditto » ]

Grazie carissime amiche per i lusinghieri giudizi.

 Censa Cucco - 31/01/2012 11:06:00 [ leggi altri commenti di Censa Cucco » ]

sono d’accordo con Franca, una poesia che si legge ammutoliti... ma la bestia vera è dentro l’uomo si esprime nelle guerre, nella violenza, nei terremoti, nei disastri... il vento che muove le foglie e tiene prigioniera la rosa è il minimo. Un caro saluto e grazie del coraggio nell’affrontare un tema così tosto...

 Fiammetta Lucattini - 31/01/2012 08:56:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Mi associo al puntuale commento di Franca, con un piccolo divertissement: nessuno tocchi Febbraio!

 Franca Alaimo - 30/01/2012 19:09:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Terribile poesia, questa di Pietro,pesante e nuda come un sasso. La Bestia che governa il mondo, lo scudiscia con il vento, fa serve le cose e qualche volta riesce ad essere gentile, si rivela quella che i mistici chiamano in altro modo.... Blasfema poesia,si direbbe, se non fosse corretta da un profondo,ammutolito dolore. il testo è costruito con la solita, straordinaria, sapienza

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