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al testo di Rosetta Sacchi
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In principio era l’entusiasmo perché il sorriso è sorriso la lacrima solidarietà l’abbraccio comprensione il bacio un raccontarsi in profondità, tra sole ed ombre oltre il muro del silenzio
Poi fu l’apparente calma di un mare senza vento di carboni spenti sotto mucchi di cenere d’un planare da fermi, l’equilibrio sul filo e i pensieri come foglie, a fare folla colorando il sentiero
Infine, un pozzo in secca la luna scampata all’inganno la porta chiusa mentre fuori piove cantare senza voce note rimosse e una stella che cade mentre ci si distrae senza esprimere nessun desiderio con la smania di non svegliarsi più
In principio era l’inganno, l’apparente calma, smorzato l’entusiasmo, la luna fuori della porta i piedi nella guazza. Io lo stolto ad indicare la luna con un dito io la bolla d'aria a dare fiato ad una foglia esanime, la rondine tradita dal volo o dal cielo.
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