Scrivo dell’ombra improvvisa, di quella calma trascorsa a rincorrere il tempo, della paura inclusa nel perdono, aperto al vento scrivo degli altri con la rabbia incantata dove tutto è iniziato. Rimasto con le poesie incontrate troppo presto, nella follia di scoprire, i dubbi, l’infinito, gli occhi teneri, l’oblio scosceso delle offerte. E resto ancora nel verde stupito dei prati nella pioggia sulle ginocchia: intorno la vita, in quell’agro sapore di sole, vicino alla sera.
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Bocchino Rosario
- 23/05/2025 09:51:00
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beh si scrivere conforta, in qualche modo, e come dici tu richiama il vento, il respiro delle cose "dentro". Aiuta. Grazie della visita Salvatore, ogni tanto ci si "rivede". Ciao
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Salvatore Pizzo
- 23/05/2025 01:37:00
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Bello questo tuo scrivere: avvolge e conforta con versi che dicono di vita, di speranze, di emozioni, di quel che resta alla sera, quando la poesia è carezza di ricordi e malinconia di cose andate. Chissà perché ma la tua poesia mi rimanda sempre il vento. Lo scorrere dei tuoi versi sembra quello delle folate che scompigliano le strade, ma sempre con una certa amabilità. Ciao e grazie
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Bocchino Rosario
- 15/05/2025 19:31:00
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grazie Laura, intorno alla vita cè un racconto che andrebbe "rilegato" giornalmente
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Laura Turra
- 15/05/2025 07:20:00
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Poesia e “intorno la vita”, talvolta indistinguibili l’una dall’altra. Poesia che è racconto di vita. Un caro saluto, Rosario!
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