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Inverno

La natura

mi scorre dinnanzi:

zolle ghiacciate e

scheletri bruciati,

senza foglie,

si stagliano

su un cielo di cotone.

Ovunque trasuda

gelo ed inesorabile

torpore.

Ma ho caldo al cuore

e sorrido,

certa di un prossimo

risveglio,

di nuova vita

e sempiterna felicità.

Perché il canto

di grate creature

rinverdisce l'erba

e l'adorna di perle,

invoca ed ottiene

nuove ere fruttifere,

riconverte l'umana

condizione all'amore.

Già fra il bruno

sconforto

irrompe un filo verde,

germoglio che torna

dalla morte,

speranza che il cammino

sia migliore.

 

 Giuseppe Bonvicini - 17/03/2016 17:49:00 [ leggi altri commenti di Giuseppe Bonvicini » ]

perché non scrivi più....Silvia?

 Giuseppe Bonvicini - 14/03/2016 17:52:00 [ leggi altri commenti di Giuseppe Bonvicini » ]

...sempre caro mi fu questo ermo colle (e Caterina che intravedo in cima....)

 Franca Alaimo - 13/03/2016 23:33:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Finalmente, fra tanta poesia luttuosa, una voce poetica che canta la forza e la gioia della vita come vittoriose, sempre, sulla morte e sul dolore. Molto efficacemente l’autrice contrappone immagini pervase del grigiore dell’inverno ad altre intrise di luce, splendore e bellezza.
E questo contrasto si realizza anche attraverso un uso sapiente del lessico.

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