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al testo di Mario Banella
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Si chianma Alba. Ed è sua figlia. Ora ha ventidue anni, già un lavoro, una casa tutta sua. La sera, al telefono rassicura i suoi dice di essere felice, con lui sta tracciando una buona rotta però,l'ultima volta che ha visto sua figlia non pareva messa così bene, sedie capovolte,vetri rotti,bottiglie sparse sul pavimento, mobili messi di traverso. E' solo un chiarimento. Si è sentito dire. Li ha lasciati sul divano,abbracciati, con le gambe di lei avvolte in quelle dell'altro, con gli occhi non si sa bene dove. Qualcuno ha detto. Buonanotte. Domani verranno a cena,si metteranno in giardino, sotto il gazebo,proprio come tanti anni fa. Lui è convinto,anzi non ha dubbi, che questa bella cena della pace salterà del tutto. Lo ha detto chiaramente, saranno lampi,tuoni,pugni e insulti senza ritorno, è così certo, che di tutto questo disastro potrà pensare ogni cosa. Scriverci persino un racconto. |
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