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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Poesia della settimana

Questa poesia è proposta dal 30/04/2012 12:00:00
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Due inediti cubani

di Maurizio Romano (Biografia/notizie)

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[ Traduzione di Martha Canfield ]

 

Sonno di Cuba

Combatti nell'arena in corride senza toro con piedi di fagioli neri.
Nel tempo di una rosa urli vento e ti vai a sdraiare come saliva ai piedi delle tue case rotte.
Non aprire gli occhi, non ora,
resta nel tuo letto odoroso di porto notturno se t'accarezza l'uragano:
chiusa tra le tue ali screziate di vene pulsa e accovacciata silenziosa aspetta.
Vestaglie vuote sdrucite dal volo radente del tempo aspettano invano l'ora di cena.
Coralli e pesci volanti fuggono al mare
per sussurrare attraverso sbarre di prigioni la libertà delle onde
-una bara di conchiglia affonda ancora nella polpa di una pagina di Marx-
La rivoluzione incollerà ancora ideali all'acqua viola delle tue tempeste!?
Dormi, resto ancora io vicino a te in questa assurda notte
senza latte...
Cuba

 

Sueño de Cuba

Combates en el ruedo en corridas sin toro con pies de frijoles negros.
En el tiempo de una rosa gritas viento y vas a acostarte como saliva a los pi es de tus casas rotas.
No abras los ojos, no ahora,
quédate en tu cama que huele a puerto nocturno si te acaricia el huracán:
encerrada entre tus alas jaspeadas de venas late y acurrucada silenciosa espera.
Batas vacías y rasagadas por el vuelo rasante del tiempo esperano en vano la hora de cenar.
Corales y peces voladores huyen al mar
para susurrar a través de barrotes de cárcel la libertad de las olas
–un ataúd de concha se hunde en la pulpa de una página de Marx –
¿La revolución pegará aún más ideales al agua violeta de tus tempestades!?
Duerme, todavía me quedo yo junto a ti en esta absurda noche
sin leche...
Cuba

 
*


Cuba futura

Ali di vecchia carta
mi sbattono sulla schiena,
nessuno specchio può riflettermi
mentre plano nel teatro sul mare.
Cuba sei frutta di carne e pulsi,
le tue ossa sono vuoti scaffali
di farmacie deformi d’artrosi,
e neri legni di tabaccherie,
il tuo alito è scappamento di camion
misto a brezza di mare e ombra di cimitero.
Suoni afoni da sotto i tavoli sussurrano rivoluzione.
La tua musica ha lingua e denti
mastica aria, ribelle risuona come oro
e canta nel ventre di tutti i continenti.
Suonano come demoni annoiati
musicisti di stato dentro giacche antiche
fumano un bolero, leccano un son
per sparire poi dentro una partita a domino.
Scende silenzio a fili,
il buio alita su vetri smerigliati,
ti leggono il pensiero cani in lontananza,
ululano mentre dormi e porgi il fianco agli spasmi del tropico.
Guarderai ancora dove il cielo è sfera perfetta
e i rami rompono la luna.

 

Cuba futura

Alas de papel viejo
me golpean en la espalda,
ningún espejo puede reflejarme
mientras planeo en el teatro sobre el mar.
Cuba eres fruto de carne y latidos,
tus huesos son estantes desocupados
di farmacias deformadas por la artrosis,
y maderas negras de tabaquerías,
tu aliento es fuga de gas de camión
mezclado con brisa de mar y sombra de cementerio.
Sonidos afónicos de abajo de las mesas susurran revolución.
Tu música tiene lengua y dientes
mastica el aire, rebelde resuena como oro
y canta en el vientre de todos los continentes.
Suenan como demonios aburridos
músicos oficiales dentro de chaquetas antiguas
fuman un bolero, lamen un ritmo
para desaparecer luego dentro de un partido de dominó.
Baja el silencio en hilos,
la oscuridad alienta sobre vidrios esmerilados,
te leen el pensamiento perros a lo lejos,
aúllan mientras duermes y ofreces tu costado a los espasmos del trópico.
Mirarás aún donde el cielo es esfera perfectata
y las ramas rompen a la luna.



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