:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Poesia della settimana

Questa poesia è proposta dal 21/10/2013 12:00:00
Pagina aperta 1335 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Wed Apr 17 20:39:00 UTC+0200 2024

Le poesie

di Simona Martini Vigezzi (Biografia/notizie)

« indietro | versione per la stampa | invia ad un amico »
Invita un utente registrato a leggere la poesia della settimana »
# 3 commenti a questo testo: Leggi | Commenta questo testo »


 

Seguire il Sogno

 

Seguire il Sogno: sempre, in mille nodi

s'attorce si divincola si nutre,

si rinfocola a questa o quella brace,

d'ogni scintilla fa sua preda, e sempre

quando sembra ormai perso, si rinnova.

Tu l'insegui ove l'acqua è più fonda,

e un verde gelo già ti morde il cuore,

implacato cercando la tua pace.

 

 

A un personaggio

 

Amatissima immagine di carta,

ragione e volontà si fanno fuoco

se torni a visitare la mia testa.

O colomba di carta, posati

su altro ramo in altra foresta.

Lucente specchio, dissolviti

in vive perle di mercurio, sperditi

nell'acqua o nella terra, torna

alla profonda casa donde uscisti.

Fingerò di dormire, mentre preme

fuori di me, il tuo grido di carta.

 

 

Una generazione di critici

 

Risollevandomi dallo sconforto

dei libri letti e percorsi,

dell'osservazione profonda

a pagina novantuno,

del mirabile terzo capoverso

del capitolo quaranta;

gli occhi ben fissi a terra

badando a non mettere i piedi

sulle orme altrui,

e a non sconfinare nei campi cintati

sui lati della strada,

appartenenti di diritto ad altri;

mi avventuro per il mio

itinerario incerto, e dal pugno sprigiono

come trepida lucciola di giugno

un barlume, un respiro, una parola

di corto fiato, di breve durata,

poiché altro non m'è dato

non il taglio, ma solo il luccicore

della buona spada.

 

 

[ Tratte da Le poesie,  LietoColle, Collana Blu Erato ]

 

 

 


# 3 commenti a questo testo: Leggi | Commenta questo testo »