:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore č soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Poesia della settimana

Questa poesia č proposta dal 23/01/2017 12:00:00
Pagina aperta 1102 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Wed Apr 17 19:43:00 UTC+0200 2024

L’amore - inedito

di Laureano Albán (Biografia/notizie)

« indietro | versione per la stampa | invia ad un amico »
Invita un utente registrato a leggere la poesia della settimana »
# 1 commenti a questo testo: Leggi | Commenta questo testo »


 

POESIA DI LAUREANO ALBÁN INEDITA IN ITALIA.

traduzione di Tomaso Pieragnolo.

 

 

da Enciclopedia di Merviglie I - Enciclopedía de Maravillas I (1995).

 

 

 

 

L’AMORE

 

In verità andiamo ciechi. Geme l’aria

al bordo del punto solitario

dell’uomo che si cela nel suo sangue.

 

In verità andiamo ciechi.

Questa casa prosegue colma di ieri,

di acque genitali che partirono,

di orari dell’amore che si spensero.

 

In verità andiamo ciechi. Confondiamo

i doveri della luce negli specchi

con il peso dell’anima nella parola.

 

L’amore non perdona la sua distanza.

È una rete di fiere negli occhi.

Una manciata di destino nelle fiamme.

Però dammi la mano, e nella mano

dammi il passaggio delle tue ferite mie,

lo scettro che mi consegni per così tanto,

il giorno che non entra nella tua anima.

 

Dammi la mano, soggiogati

uno ad uno fantasmi e città

tra noi termineranno appagati.

Perché l’amore ha il dono d’esser spada

ed è una doppia profezia in fiamme

ed è una gabbia dove abitano prati

e sei tu davanti alla mia ombra come l’alba.

 

In verità andiamo ciechi. Confusi

dalla luce e dall’ombra e dai suoi cristalli

mescolati negli occhi vesperali.

 

In verità andiamo ciechi. Non sappiamo

dove cade l’occaso alle ghirnalde

precise che in vita ci posano.

 

Perché l’amore mai avrà memoria.

Lui solo è il presente delle sue fiamme,

una lettera marcata dai fiumi

dell’imminenza azzurra della parola.

 

In verità andiamo ciechi. Confondiamo

con l’amore la vita, e non è lo stesso.

La vita è una finzione ripetuta

per tutti gli ieri rimandati.                                    

E l’amore è così semplice come un dardo

che appura senza cessare dove più sanguina

l’uomo e la sua passione di passati dolenti.

Così solamente un dardo, un dardo

che appura nel pieno volto del sangue.

Semplicemente è un dardo che ha appurato

dove la libertà dell’uomo termina:

trasfigurante solitudine del canto.

 

 

EL AMOR

 

En verdad vamos ciegos. Gime el aire

alrededor del punto solitario

del hombre que se esconde entre su sangre.

 

En verdad vamos ciegos.

Esta casa sigue llena de ayeres,

de aguas cenitales que se fueron,

de horarios del amor que se apagaron.

 

En verdad vamos ciegos. Confundimos

las tareas de la luz en los espejos

con el peso del alma en la palabra.

 

El amor no perdona su distancia.

Es una red de fieras en los ojos.

Un puñado de azar entre las llamas.

Pero dame la mano, y en tu mano

dame el andén de tus heridas mías,

el cetro que me entregas para tanto,

el día que no cabe entre tu alma.

 

Dame la mano, sojuzgados

uno a uno fantasmas y ciudades

entre los dos se acabarán gozados.

Que el amor tiene el don de ser espada

y es una doble profecía en llamas

y es una jaula donde habitan prados

y eres tú ante mi sombra como el alba.

 

En verdad vamos ciegos. Confundidos

por la luz y la sombra y sus cristales

mezclados en los ojos vesperales.

 

En verdad vamos ciegos. No sabemos

donde cae el ocaso a las guirnaldas

precisas que en la vida nos emplazan.

 

Porque el amor nunca tendrá memoria.

El sólo es el presente de sus llamas,

una carta marcada por los ríos

de la inminencia azul de la palabra.

 

En verdad vamos ciegos. Confundimos

con el amor la vida, y no es lo mismo.

La vida es una treta repetida

por todos los ayeres aplazados.

Y el amor es tan simple como un dardo

que acierta sin cesar donde más sangra

el hombre y su pasión de pasados dolientes.

Tan solamente un dardo, un dardo

que acierta en pleno rostro de la sangre.

Simplemente es un dardo que ha acertado

donde la libertad del hombre acaba:

transfigurante soledad del canto.

 


# 1 commenti a questo testo: Leggi | Commenta questo testo »