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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Poesia della settimana

Questa poesia è proposta dal 11/10/2010 12:00:00
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Dorme (inedito)

di Jacopo Ricciardi (Biografia/notizie)

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[L'autore suggerisce una lettura del testo a voce alta e ritmata]


lei è le stelle l'anima la fornace
mettiti a sedere
portami l'acqua ti sto per amare

lei è le stelle l'animo il cuore
mettimi a sedere
dammi l'acqua se sto per amare

sei l'aria l'ombra la neve
portami l'acqua se amo
e non ti mento mai

portami l'acqua ti sto per amare
fammi sedere
l'acqua viola degli occhi mi viene a chiamare

sei tu l'arte scelta da me fiorente
e amami per sempre
sei tu la voce l'aria la luce furente

mi sceglie fino a toccare
sei tu la mia tempesta nell'acqua leggera
che sfiora il mio polso

vienimi ad amare e fammi sedere
amami e portami l'acqua degli occhi violetti stagionali
che cuociono le ragioni sul filo del raggio del sole

sei tu
sei tu
la tempesta nell'acqua leggera
mettiti a sedere con me
ti prego di amarmi ancora
al dolce rumore d'occhi violetti mossi nella luce

e la luna risponde
mettimi a sedere accanto a te
ti prego amami ancora
al dolce rumore d'occhi violetti scelti sul raggio di luce

sei tu
sei tu
amami ancora
fammi sedere
portami l'acqua di una vendetta notturna sì lieve
accovacciati per me
ascolta il rumore della scelta arruffare la luna

sei tu
nella notte tempesta aperta
sei tu
a sederti per ultima qui
tempesta e vendetta notturna
sei tu
il rumore dell'acqua perfetta
docile allo sguardo fiorito di notte per te

sei tu
luna
al cambio delle stagioni
portami l'acqua leggera
e dormi accanto a me




[Testo tratto da "Canzoni", Finalista al Premio Lerici Pea 2010]

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