CAREZZE DAL FUOCO
Si è sciolta
davanti al mistero
intimidita dalla pietra
si è liberata
dell’aculeo
che irritava
la mente nebbiosa
ha rigettato il guanto
negando dignità alla sfida.
Lui, fra ragnatele d’ansia
aveva incasellato la sostanza
deducendone luci, pollini.
Adesso io racconto
tiro le fila
della coscienza
fingendo di ubicare
con esattezza
il senso, la colpa
ma tutto in realtà
si aggroviglia
in un solco di viltà assoluta
che non lascia scampo
né segni
che non firma alcun martirio.
I FORNI DELL’AMORE
Fino all’acqua dirompente.
E indietro: sciogliendomi, sostando.
Risalendo dalla radice
al petalo, con andatura lieve
per meditare sul respiro.
Trafitto, sorridente: per le foglie
e lungo il fusto.
Depredato, medicato.
Fino al solco dell’uomo polvere
del vino santità.
Ci sarà da rincorrere. Una fitta
dritta agli occhi
in anticipo sul bel nome.
Sarò te e tutti i venti.
Oltre la perplessità, lo sgomento:
fino all’orlo che avvampa.
Abiterai il buio con me, con gesto
unanime: vergini come il pianto
vigliacchi, fedeli.
Non distingueremo più
lo sguardo perso
fra i mille nomi
in tutti i forni
dell’amore.
IL REGIME DELL’EVIDENZA
VIDEO
Video realizzato da Roberto Maggiani
La verità è incontrollabile.
Per chi viaggia è dosato
l’inciampo, ma si parla
si bacia, il governo terreno
si distende, le api pulsano
nel sole e allora qualcuno
chiede se è questa la verità
il regime dell’evidenza
oppure le prove sono altre
fuori dall’immagine
lontane dal codice
e affermano il contrario
chi inciampa vi è abituato
riprova in continuazione, s’impunta
i pori sgombri, la mente
ben incisa
si serve un dio
sovraccarico di riti
si comunica in bolge clandestine
la verità è fuori controllo
indubbiamente.
[ tratte da Scrittura come ciglio , di Giacomo Leronni, punto a capo edizioni ]