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Poesia della settimana

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Flagello di Parigi

di Claude Le Petit

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I CORTIGIANI

 

VIII.

Gli eleganti Signori a passeggiare

In questa Corte all’intorno

Son forse motivo del tuo scorno?

Osserva come si dànno da fare!

Onorevoli spioni

Arraffatori di pensioni,

Vanno spacciando notizie da tarli:

Meriterebbero… io non so che;

Tuttavia, come indagarli?

Strisciamo sul selciato del Re.

 

 

I CAVALIERI DEL SANTO SPIRITO

 

IX.

Una parola dunque su questi messeri

Che fanno insieme plotone,

E banda a parte in questo rione.

Dicono qui i loro paternostri da ieri?

Questi Cordon Bleu li trovi

Atteggiarsi a fierezza nei loro panni nuovi

Tra lustre alabarde del cavolo.

Temono forse questi Signori all’opera

Che li divise gliele rubi il Diavolo

Visto che ci fanno delle croci sopra?

 

IL RE

 

X.

Su questa traccia di giudizio

È bene non far questione:

Adocchio Luigi di Borbone

Dalla porta di servizio;

È un Sovrano assai degno

In più è nel suo luogo di regno,

Sventura a chi gli facesse offesa.

Ben diverse le mie intenzioni, se vuoi;

Lui è primogenito della Chiesa?

Dunque Mazarino è dei suoi.

 

XI.

I monarchi hanno gli artigli longhi

Ci ghermiscono sebza correre

E non amano discorrere

Con un equilibrista dei dittonghi.

Dio ci guarddi dal vigente,

qui specialmente:

il nostro lauro sarebbe vanità…

svignàmocela d’un salto!

Se prende la gente come le città

Subiremmo di certo un brutto assalto.

 

 

[ da Flagello di Parigi - versi proibiti al tempo del Re Sole, Claude Le Petit,  traduzione di Agostino Raff, Edizione del Giano ]

 

 


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