:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Poesia della settimana

Questa poesia è proposta dal 24/03/2014 12:00:00
Pagina aperta 2308 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Thu Apr 18 01:20:00 UTC+0200 2024

Le coperte di Dio

di Cinzia Marulli (Biografia/notizie)

« indietro | versione per la stampa | invia ad un amico »
Invita un utente registrato a leggere la poesia della settimana »
# 7 commenti a questo testo: Leggi | Commenta questo testo »


 

La nostra ombra

 

Camminiamo sempre in compagnia

della nostra ombra

 

La nostra ombra

che ci fa largo tra le foglie secche

e gira l’angolo prima di noi

 

  

Nuestra sombra

 

Caminamos siempre en compañía

de nuestra sombra

 

Nuestra sombra

que nos abre camino entre la hojarasca

y dobla la esquina antes que nosotros

 

 

La mia tomba

 

Quando sarò dentro alla mia tomba

mi metterò seduta a guardare il mare

e aspetterò di diventare polvere

allora potrò ascoltare i discorsi segreti

e viaggiare nei luoghi dove non sono mai stata

potrò parlare con il vento

e camminare insieme alle nuvole

Andrò a casa di tutti i poeti e

frugherò nei loro cassetti

 

Quando sarò dentro alla mia tomba

non ci sarà più il freddo e potrò

passeggiare senza paura di ammalarmi

mi siederò su una panchina

e leggerò tutti i libri che non ho ancora letto

Non ci sarà più neanche il Tempo

ed io resterò per sempre giovane

mi metterò lo smalto alle unghie

e legherò i capelli con i fili d’erba

 

Quando sarò dentro alla mia tomba

mi laverò l’anima con le parole

saranno loro le mie preghiere.

 

 

Mi tumba

 

Cuando esté dentro de mi tumba

me  sentaré a mirar el mar

y esperaré que me vuelva polvo

entonces podré escuchar los discursos secretos

y viajar a los lugares donde nunca estuve

podré hablar con el viento

y caminar junto con las nubes

Iré a la casa de todos los poetas y

hurgaré en sus cajones

 

Cuando esté dentro de mi tumba

ya no habrá frío y podré

pasear sin miedo a enfermar

me sentaré en un banco

y leeré todos los libros que no he leído aún

No existirá tampoco el Tiempo

y yo me quedaré  joven para siempre

me daré laca a las uñas

y me ataré el pelo con briznas de hierba

 

Cuando esté dentro de mi tumba

me lavaré el alma con las palabras

serán ellas mis plegarias.

 

*

 

I poeti sono brava gente

 

Non abbiate paura, non c’è pericolo

i poeti sono brava gente:

non se ne vanno nudi per la strada

non hanno volti emaciati

non camminano scalzi sui carboni

ardenti

 

Hanno fame i poeti - come voi –

attraversano il buio con la paura

sulla pelle, tremano al freddo

e mangiano tutti i giorni

– o almeno vorrebbero farlo -

 

I poeti si fanno la doccia, vanno al bagno

a fare la spesa. Addirittura si sposano

e hanno figli.

Talora, ma non lo dite ad alcuno

- hanno pure l’amante –

 

Vi assicuro - i poeti sono brava gente

anche se a volte sono indisponenti

si appropriano

dei sentimenti che vagano nell’aria

li bevono e se ne ubriacano

 

e poi scagliano parole - le incidono sulla carta -

tagliano ferocemente la luce fredda

del vuoto.

 

Piangono i poeti - piangono il sangue del mondo -

scavano nelle miniere più profonde

le scoperchiano per inondarle di luce.

 

E se tutti voi non avrete paura di loro

vi assicuro

i poeti diventeranno veramente brava gente.

 

 

Los poetas son buena gente

 

No tengan miedo, descuiden,

los poetas son buena gente:

no se van desnudos por la calle

no tienen rostros demacrados,

no caminan descalzos

sobre ascuas.

 

Tienen hambre los poetas ‒como ustedes ‒

atraviesan la oscuridad con el miedo

en la piel, tiemblan con el frío

y comen todos los días

‒ o por lo menos quisieran hacerlo ‒

 

Los poetas se duchan, van al baño,

van de compras. Se casan incluso

y tienen hijos.

A veces, pero no lo digan a nadie

‒ tienen también la amante ‒

 

Les aseguro ‒ los poetas son buena gente

incluso si a veces son irritantes

se apropian

de los sentimientos que vagan por el aire

los beben y se emborrachan

 

y luego arrojan palabras ‒ las graban en el papel ‒

cortan ferozmente la luz fría

del vacío.

 

Lloran los poetas ‒ lloran la sangre del mundo ‒

excavan en las minas más profundas

las destapan para inundarlas de luz.

 

Y si todos ustedes no les tienen miedo

les aseguro

los poetas se volverán realmente buena gente.

 

 

Taduzione dall'italiano allo spagnolo di Emilio Coco

 

[ Poesie tratte da Las mantas de Dios (Le coperte di Dio), Edizioni Progetto Cultura ]

 

 


# 7 commenti a questo testo: Leggi | Commenta questo testo »