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Poesia della settimana

Questa poesia è proposta dal 03/10/2011 12:00:00
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Sulla soglia

di Maria Rita Bozzetti (Biografia/notizie)

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I bambini morti e quelli uccisi dall’indifferenza

 

Cade la vita

dai giochi a nascondino

da notti strette al seno

da mani sullo sdentato sorriso

da occhi in gara di aquiloni,

 

cade senza rumore

e senza eco d’esistenza:

spogliata dall’ indifferenza

nella memoria si muove vuota

e confusa ombra insegue nel nulla

una voce per dare volto e corpo

all’anima che è stata bambina.

 

Un silenzio rumoreggia di colpe

le coscienze spettatrici del male

e una speranza stagna nei deboli sforzi

di offrire amore a chi dalla morte fugge.

 

 

 

Quelli che non contano

 

Il torace bucato, diviso,

le mani strappate,

il volto perduto nel sangue,

si intrecciano nella catena

di pietà che sorregge lo sguardo:

voglia di non vedere

e di negare il male.

Voglia di non sentire

le ripetute promesse inutili,

i graffi dell’ipocrisia,

le regole del benessere

giaculatorie che cancellano

l’egoismo di lasciare uccidere

i piccoli che non contano.

 

Siamo colpevoli con mani smacchiate

da una coscienza addormentata

nell’ozio ubriaco solo di sé.

 

 

 

La soglia

 

Forse la soglia appare di luce

ad occhi di sangue colmi,

a mani infisse in aghi,

a pelli in scossa di dolore:

e forse sembra di morte

ai festaioli in abuso di piacere,

 

ma la soglia c’è, nell’abbraccio

a passi immaturi di cammino,

a sorrisi di acerbe domande,

la soglia c’è,

è altra Vita.

 

 

 

Taci

 

Taci: è finita,

non piangere più, non urlare tremando,

non disperare ruotando lo sguardo

oltre quel confine di occhi cattivi,

non sbattere i piedi, la testa, il corpo

in un sussulto che muove a pietà

anche il male.

Ora taci,

lascia che il sangue esca tranquillo,

che il respiro fermi il suo ansimare,

il suo singulto, lascia che le dita

allentino la presa del palmo,

che i denti battano marce di morte;

taci: è finita,

ora una cadaverica pace solleverà il capo

sopra una terra sporca di crudeli impronte di guerra,

ti innalzerà dove lontano vedrai al tramonto

la tua casa prima che il buio oltre la soglia

dia luce diversa per guardare piccole

le cose della vita,

 

noi qui piangiamo senza speranza di pace,

ripetiamo misericordia di parole,

promesse di tregua, sogni di sorrisi di bimbi:

ipocrite lacrime segnano percorsi asciugati

dal vento di illusioni vecchie e spergiure.


[ Poesie tratte da Sulla soglia, Edizioni Lepisma ]




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