Perduto
Ho perduto il controllo sulla natura
su me stesso e sulle mie azioni
sugli squarci del cielo acquoso.
Ho il dubbio penetrante e penetrato
gonfio di inquietudine e rabbia
spacciato ingenuamente per pensiero.
Ho le mani rattrappite e ruvide
e non posso accarezzarti
sarà per questo che vorrei fuggire.
Marzo 2014
Arcata sopraccigliare destra
Ancora una giornata di sole
sfacciata e luminosa cartilagine gialla
a farci dimenticare gli incendi lontani
nel portafoglio tre banconote spiegazzate
diverse per colore e per valore
nella testa un pensiero di scale ripide
il malinconico tentativo di giustificare
gesti non voluti e frasi non dette
e sopra l’arcata sopraccigliare
destra un puntino rossastro
prude per giustificare la propria presenza.
Marzo 2017
Al tavolino del bar
Non sta scritto il risultato finale
il responso manca, la verità ugualmente
i treni arrivano in ritardo da sempre
sfiancati da piogge intermittenti
lei è seduta al tavolino del bar
un caffè macchiato e una bottiglietta
dove l’acqua attraverso sembra azzurra
come i prìncipi che non esistono
lo sa anche lei con le sue fitte allo stomaco
le cosmiche favole che ha in testa non
hanno mai lieti fini con musiche d’archi
spera che un treno prima o poi arrivi
in orario e con le risposte giuste
vorrebbe sorridere al cameriere a modo suo gentile
rovista nella borsa e prende tre monete
vorrebbe sorridere, le torna in mente un addio
osserva due lacrime scese senza pudore
una sullo scontrino e una nei fondi di caffè.
Aprile 2017