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Poesia della settimana

Questa poesia è proposta dal 07/01/2019 12:00:00
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Il commissario Magrelli

di Valerio Magrelli (Biografia/notizie)

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I.

 

Visto che tutti i libri

hanno ormai un commissario,

mi faccio commissario

della poesia

e parto sulle tracce dei misfatti

che restano impuniti a questo mondo.

 

 

 

VIII.

 

Il candidato alle presidenziali in Francia

ruba.

Il genero del re di Spagna

ruba.

Il tatuatore ruba

modificando lo scontrino.

Il tappezziere ruba

non emettendo lo scontrino.

Le compagnie telefoniche rubano

sulle scadenze delle bollette.

Un suo inquilino gli ruba le bollette.

Ma non vi basta mai?

Altro che ladri: voi siete bulimici.

«Quanto lavoro...», mormora il commissario.

Forse sarebbe meglio un terapeuta,

per riparare il secchio senza fondo

di questi ladri insaziabili,

morti di fame,

di una fame psichica.

 

 

 

XVIII.

 

Povero vecchio, scherza il commissario:

la sciatica ti assolve, Pinochet...

Quante vittime vale un giaradito?

E una gastrite? Un bel diabete, poi,

avrebbe tratto in salvo pure Goebbels.

Ah! I colpevoli anziani...

Tana libera tutti.

Raggiunti gli ottant'anni, vinci l'impunità.

Coi reumatismi, sistemi un genocidio:

vorrai mica infierire sui vegliardi!

È la «carta d'argento» del crimine,

il bonus del longevo.

Se invecchi in tempo,

non sei più responsabile di nulla.

Effetto Cile.

Sono i «desparecidos» del reato.

 

 

 

XXIV.

 

Il commissario tiene a precisare

ancora un punto riguardo al colpevole:

la sua spiccata fotogenia.

Ecco perché vorrebbe la par condicio

riguardo a foto di prede e predatori.

In quante immagini appare, l'omicida!

Mille volte di più rispetto al morto,

senza contare poi che il suo pressbook

viene continuamente rinnovato.

E via, altre sequenze...

A forza di interviste o comparse tv,

l'assassino diventa di famiglia.

Che noia, invece, l'altro.

Sempre gli stessi scatti.

Mai che posti qualcosa,

mai che si faccia vivo.

E che diamine!

 

 

 

LIII.

 

La polizia svedese suggerisce alle donne

di non uscire la sera,

per evitare d'essere violentate.

Quanta delicatezza! Viceversa,

il commissario intimerebbe agli uomini

di non uscire la sera

per evitare d'essere arrestati.

Qualcuno tocchi Caino,

invece di proteggerlo ad oltranza.

 

 

 

 

LVII.

 

Che due donne o due uomini

non possano baciarsi per la strada,

pena scherno o percosse,

al commissario proprio non va giù.

Sa che la libertà non esiste in natura:

frutto della cultura

va difesa con cura

altrimenti non dura.

 

 

 

[ da Il commissario Magrelli, Valerio Magrelli, Einaudi ]

 

 


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