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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Poesia della settimana

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Deux poèmes

di Marcel Proust (Biografia/notizie)

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Petit pastiche de Mme de Noailles

 

Mon cœur sage, fuyez l’odeur des térébinthes,

Voici que le matin frise comme un jet d’eau.

L’air est un écran d’or où des ailes sont peintes ;

Pourquoi partiriez-vous pour Nice ou pour Yeddo ?

 

Quel besoin avez-vous de la luisante Asie

Des monts de verre bleu qu’Hokusaï dessinait

Quand vous sentez si fort la belle frénésie

D’une averse dorant les toits du Vésinet !

 

Ah ! partir pour le Pecq, dont le nom semble étrange,

Voir avant de mourir le Mont Valérien

Quand le soigneux couchant se dispose et s’effrange

Entre la Grande Roue et le Puits artésien.

 

 

 

Paulus Potter

 

Sombre chagrin des ciels coutumièrement gris,

Plus tristes d’être bleus aux rares éclaircies,

Et qui laissant alors sur les plaines transies

Filtrer les tièdes pleurs d’un soleil incompris;

Auxillac, ô morose humeur des plaines sombres

Qui s’étendent sans fin, sans joie et sans couleur,

La Canourgue au lointain répand ses large ombres,

Les maigres jardinets ne portent pas de fleur.

François-Régis, tirant ses seaux, rentre et chétive,

Sa jument résignée, anxieuse, et rêvant,

En dressant par instants sa cervelle pensive,

Hume d’un souffle court le souffle fort du vent.

 

 

Due poesie

Marcel Proust tradotto da Giuliano Brenna

 

 

 

[ Traduzione di Giuliano Brenna

 

 

Piccolo pastiche su Mme de Noailles

 

Mio cuore saggio, fuggi l’odore dei terebinti,

Ecco il mattino s’arriccia come uno zampillo.

L’aria è uno schermo d’oro con ali dipinte;

Perché partite per Nizza o per Yeddo?

 

Che bisogno avete della lucente Asia

Dei monti di vetro blu disegnati da Hokusaï

Se sentite così forte la bella frenesia

d’un acquazzone che indora i tetti del Vésinet!

 

Ah! Partire per il Pecq, il cui nome sembra strano,

vedere prima di morire il Mont Valérien

Quando il tramonto diligente si adagia e si sfrangia

Tra la Ruota Panoramica e il Pozzo artesiano.

 

 

 

Paulus Potter

 

Cupa malinconia di cieli avvezzi al grigio

più tristi nel celeste delle rare schiarite

che lasciano colare sulle campagne raggelate

le lacrime tiepide d’un sole incompreso,

Auxillac, oh tetro umore delle pianure cupe

Infinite distese, senza gioia e senza colore,

La Canourgue spande lontano le sue vaste ombre,

Gli scarni giardinetti non hanno fiori.

François-Régis, traendo i suoi secchi, rientra e gracile

la sua giumenta rassegnata, ansiosa, e trasognata

levando a tratti la testa pensierosa

alita un breve soffio nel forte soffio del vento.

 

 

Jacques-Emile Blanche (1861-1942)
Portrait of Marcel Proust
1892
Oil on canvas
H. 73.5; W. 60.5 cm

Musée d'Orsay

Fotografia di Roberto Maggiani

 


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