Scrittura a 4 mani

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L’amica di prima [Racconto]

Testo iniziato da Elisa Mazzieri il 15/09/2019 03:01:00

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 Questa parte di testo è stata pubblicata il 15/09/2019 03:01:00 da Elisa Mazzieri Δ
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Ci aveva pensato con troppa fatica per vederla, ora, davvero e reale, tutta. Tutta come era sempre stata, poi, da subito, da prima. Un'amica comparsa di sera, amica di amici, mai presentata ufficialmente, ma amica. Persa di vista e poi stretta stretta come un'amica di sempre.
Di quel paio di anni di profonda indivisibile amicizia, ricordava soprattutto il suo accento. Non era di qua, certo, era di altrove; sapeva la provincia ma non il luogo. Sapeva il motivo del suo essere qui e intuiva la certezza che l'avrebbe portata via. Ovvero, ora, che la rivedeva con pochi anni in più e meno rughe, intuiva. Prima, quel prima in cui erano amiche così strette da annegare, in fondo non aveva capito molto. Oppure no.
E mentre seguiva questo andirivieni di ripensamenti e infatuazioni, con lei di fronte, in piedi, il bicchiere già in mano e la certezza di sedersi, ha uno rigurgito quasi di vomito. Un rifiuto non proprio galante ma esplicito.
Non era un bel modo di manifestarsi, del resto. Triste, tirata e pronta a inondarla di sé come avrebbe fatto prima; così, come se naturalmente quel tavolo, lei, volesse condividerlo e condividerlo proprio con quell'amica di prima.

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 Questa parte di testo è stata pubblicata il 13/11/2022 07:27:00 da Elisa Mazzieri Δ
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Come stai? - Le chiede guardando il bancone e appoggia il bicchiere sul tavolo.
Sto lavorando - E chiude in fretta il portatile.
Un altro! - chiede non proprio gridando ma quasi al barista.
Un altro di cosa, si chiede lei?
Arriva il ragazzo con un secondo bicchiere, identico a quello poggiato sul tavolo e già finito.
Lei fa per ringraziare, è il solito whiskey sour, ma ora lo beve in coppa non on the rocks, quindi è ancora anche il "suo" cocktail preferito. Persa e al limite della commozione per quell'imprevisto unico riguardo, le dita quasi sul gambo del calice.
Ma va? Bevi whiskey sour anche tu? A saperlo ne ordinavo quattro direttamente! - Sorride
Ne porto un altro? - chiede il tipo già dietro il bancone.
Non si capisce se guardi lei, la sua amica o i clienti del tavolo dietro.
Stica... pensa lei. Siamo ridicoli tutti alla stessa maniera.
Tutto bene? - chiede l'amica di prima.
Sì, certo, ho sete - e si lancia a saetta verso il bancone. Fievole, intuisce l'altra che dice che a saperlo avrebbe ordinato...
"Ordinato cosa?" Si gira lei di scatto "Provinciale, ignorante che non sapevi distinguere uno scotch da un barricato!" nessuno si volta e il barista strizza l'occhio.
"E che ci fai adesso a Roma? L'hai finito il dottorato in Scienze delle merendine no? Che ti serve? Un posto per appoggiarti due notti o tre mesi, un po' di fumo, che vuoi? Un passaggio a casa di qualcuno?"
L'amica di prima, e a questo punto tutti ci fanno caso, perché il barista decide di cambiare playlist proprio in quel momento "Volevo scusarmi".
E di cosa? Pensa. No, non lo vuole sapere, ma l'amica sembra in forma, ha l'aria di una che ha già scroccato, passaggio, soldi, coca, fumo, anfe, ingressi gratis per qualche after e chissà che altro.
Sai che c'è? - chiede al ragazzo. Fammene quattro, due on the rocks per me e due col Bourbon peggiore che hai e mettili in coppa, quelli col Bourbon. Vediamo quanto si è raffinata 'sta stronza!"
Il tipo alza le spalle. Lo sa che lei ha ragione, anche se l'ha presa troppo male; segna tutto in conto alla sua amica e si mette all'opera.

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