I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Il medico ideale
Il medico ideale Secondo una concezione che parte da Galeno e giunge sino ai nostri giorni, la figura di medico dovrebbe possedere queste qualità: Medicus amicus, medicus gratiosus e medicus philosophus. Anzitutto, gentilezza. Non c'è cura, cura dell'anima e cura del corpo se non è "intessuta" (Borgna) di gentilezze e saggezza. Poi, le parole. Il medico deve scegliere le parole. Parole capaci di fare del bene, di essere portatrici di cura e benessere. Le parole, soprattutto in medicina e psichiatria, possono salvare o danneggiare una persona, portare la speranza o il dolore. Le parole infelici possono causare ferite che "sanguinano". Chi cura l'anima o il corpo di un soggetto deve saper interpretare le sue attese, i suoi bisogni, le sue esigenze. E mai dimostrare impazienza, nervosismo, aggressività, noncuranza, indifferenza e disattenzione. Evitare assolutamente di smarrire il senso della dignità umana, della solidarietà e dell'empatia. La forza del medico, d'accordo con Tolstoj, consiste nel rispondere alla "perenne richiesta" di conforto e comprensione, e nel saper infondere speranza.
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Felicità
Felicità Il termine felicità indica uno stato di serenità, di tranquillità d'animo e appagamento interiore. E' una condizione di benessere fisico e mentale. La felicità, dal greco eudemonia, eu, bene e daimon, demone, spirito guida, è intesa come fine della vita. Per Socrate e Platone è la ricerca della virtù, del bene e del bello. E' felice chi è buono e onesto. E' infelice la persona malvagia. Per il Cristianesimo, la felicità (beatitudine) può essere raggiunta non nella vita terrena, ma in quella celeste. Guido Brunetti
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Rispetto
Rispetto e gentilezza La premessa di ogni virtù, d'accordo con Kant, è "il rispetto". Quel profondo rispetto per ogni essere umano ( ma così anche per gli animali e gli oggetti del creato) che niente e nessuno può sopprimere. Il rispetto è anzitutto una forma di umanità, il fondamento di ogni rapporto umano: in famiglia, a scuola, in società, negli ospedali. Considerevole al riguardo, è il rapporto medico-assistito. Non c'è cura, cura dell'anima e cura del corpo, se non è "intessuta" (Borgna) di rispetto, gentilezza e saggezza. Che sono la base e l'inizio di ogni trattamento terapeutico. (Guido Brunetti)
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Carattere e destino
Carattere e destino E’ il destino (in greco, daimon) a formare il carattere (ethos) dell’essere umano (anthropos) oppure è il carattere a determinare la nostra esistenza, ossia ciò che siamo e diventiamo? La felicità (eu-daimonia), il “buon daimon”, è dunque qualcosa che dipende da noi o è invece qualcosa che dipende dal destino, dal caso? Su questi argomenti hanno riflettuto già i primi filosofi, a partire da Eraclito, Aristotele e Platone. Il nostro destino- scrive Nietzsche- “esercita la sua influenza su di noi anche quando non abbiamo ancora appreso la natura”. In realtà, la nostra vita- come mostrano le ultime scoperte delle nuove neuroscienze- è l’esito di una complessa e delicata combinazione di una diversità genetica, di una diversità ambientale e socio-culturale e di una componente casuale. Fatto che fa del cervello di ciascuno di noi una struttura irripetibile. Una personalità unica.
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L’ uomo come spirito
Guido Brunetti L' uomo come spirito L'uomo è composto di corpo, sostanza materiale, e di anima, sostanza immateriale, immortale e dunque eterna. E' l'anima- lo spirito- che fa per eccellanza l'uomo. Posso concepire l' uomo senza mani, piedi o testa. Ma non posso concepire l'uomo senza pensiero (Pascal). E' lo spirito a distinguerlo dalle altre creature e porlo in una dimensione metafisica. Egli si conosce miserabile, un albero non si conosce miserabile: è essere grande il conoscere che si è miserabile. L'essere umano è un "giunco pensante". L'uomo è una combinazione di bene e male, odio e amore, miseria e nobiltà. E' "uguale" alle bestie e agli angeli, uguagliato a Dio e associato alle bestie: in ciò sta la sua bassezza e la sua grandezza. E' "grande e incomparabile", ma anche "abbietto e vile" (Pascal).
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Unità tra mente e cervello? Indimostrabile
La mente come espressione dei neuroni Molti neuroscienziati sostengono la teoria della mente (anima, spirito, psiche) come un "prodotto" del cervello, ossia del corpo. In verità, dire che la mente- sostanza immateriale- è un' attivazione neurale (cerebrale)- sostanza materiale- non soltanto è indimostrabile, ma è privo di senso. La mente trascende il corpo, anche se ne è "incarnato" (embodied). (G.B.)
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Dio e scienza
Dio e scienza La scienza non dimostra (non può dimostrare) l'esistenza di Dio né può negarla. L' Occidente, d'accordo con autorevoli filosofi, ha preso una strada "folle" quando ha deciso di sostituire a Dio la scienza e la tecnica, credendo di poter risolvere i problemi dell'esistenza. (Guido Brunetti)
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L’angelica farfalla
L' angelica farfalla "Non v'accorgete voi che noi siam vermi/ nati a formar l'angelica farfalla". (Dante, Purgatorio, canto X) Sono versi che esprimono forza e fragilità, due elementi presenti nell'essere umano in una dimensione del trascendente. L' anima- l'angelica farfalla- s'invola verso l'alto, verso l' Assoluto. E' un'anima indipendente dal corpo, immortale, quindi eterna. (G.B.)
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La leggerezza della vita
Guido Brunetti Essere in pace con la coscienza è vivere la leggerezza gioiosa della vita.
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Viandante
Guido Brunetti Un viandante Un viandante in cammino sulla strada tortuosa della conoscenza e dell'esserci, alla ricerca dell'ulteriorità e della dimensione del trascendente.
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La ricerca della conoscenza
Guido Brunetti La ricerca della conoscenza La ricerca della conoscenza e della sapienza promuove un alto senso della coscienza, della morale e della spiritualità. Concorre alla conoscenza di sé e della nostra interiorità, dei pensieri e delle emozioni, delle passioni, dei sentimenti e delle inquietudini dell'animo e dell'infinito che è in noi. E' un viaggio verso la conoscenza di quello che siamo, ma anche di quello che sono gli altri, di scendere negli abissi oscuri del nostro io. E di alleviare le ferite dell'anima e della solitudine. Sul piano neurobiologico, la conoscenza attiva meccanismi cerebrali, sistemi neurali e sinaptici, accrescendo in tal modo le nostre capacità mentali, emotive e sociali. Assicurando al cervello un positivo processo di sviluppo e di funzionamento, e dunque creando benessere all'anima e al corpo.
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I due principi della vita
I due principi della vita Due sono i principi che fondamentalmente governano la vita dell' uomo: "filia"- amore, amicizia- e "neikos"- odio, discordia. Sono due elementi in perenne lotta tra loro. Che corrispondono alle nostre due pulsioni ancestrali, originarie: Eros, vita e creazione, e Thanatos, distruzione e morte (Freud). Due cose belle, concorda Leopardi, ha il mondo: amore e morte. Ciò, secondo una vasta letteratura che va dai primi filosofi agli autori moderni e contemporanei. Guido Brunetti
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Lesistenza
L'esistenza La vita è un nascere qutidiano.
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La vita
Guido Brunetti La vita La vita è una sinfonia, un insieme di suoni, voci, luci, vicende e colori sempre diversi.
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Saggezza e sapienza
Guido Brunetti Saggezza e sapienza La saggezza si distingue dalla sapienza. Il sapiente può anche essere saggio mentre il saggio può essere anche chi possiede conoscenze limitate. La saggezza ha una dimensione etica: è la ricerca di un sano equilibrio tra sentimenti, emozioni e ragione.
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Lo sguardo
Guido Brunetti Lo sguardo Chi ha lo sguardo su piccole cose non è in grado di vedere le cose grandi.
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Avversità
Avversità Non lasciarti opprimere dalle calamità, ma va loro incontro con coraggio.
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La strada
La strada Dietro la prima porta appare il "cervello rettiliano", una pulsione di distruzione e autodistruzione; dietro la seconda porta compare il cervello "superiore", una forza di vita e di creatività; dietro la terza porta penetrano onde lucenti... La dimensione del trascendente, dell'infinito e dell'eterno.
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L attimo
La nostra vita è un attimo: vivi l'attimo con gioia e serenità.
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Saggezza
La persona saggia ha il dono di vedere dove gli altri non vedono.
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Una vita serena
Una vita serena Vivi il presente con serenità e non immaginare un avvenire negativo.
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Genitori e figli
Genitori e figli I genitori che per debolezza non "riprendono" i figli, li danneggiano.
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Anche su di te
Anche su di te Sorgerà il sole con l'incanto e il beneficio dei suoi salvifici raggi.
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