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Raccolta di articoli di Stefano Pallotti
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

- Letteratura

Col cuore in gola!

 

Si gareggia in casa...
da anni non vedevo così tanto pubblico...
Ho appena finito il riscaldamento e fra poco toccherà a me...
...stiamo perdendo...
La situazione psicologica peggiore...
in casa non si "può" perdere...
Sento la tensione che mi attanaglia, le gambe non mi rispondono, sembrano due pezzi di legno...
" Vai “Asti” adesso tocca a te...devi recuperare il punteggio..."
:-(
...ecco ci mancava il classico incitamento per mettermi ancora più pressione addosso...
Mi sento male...ho un groppo al centro del petto , troppa tensione non posso gareggiare in queste condizioni...
Ho il respiro bloccato...
Penso ad una soluzione, forse mettermi due dita in gola e dare di stomaco...
non e' l'ideale appena prima di entrare, ma tutto e' meglio di questo malessere...
Ripenso agli anni passati ad allenarmi...
quanti sacrifici...
freddo...
caldo...
allenamenti massacranti...
allenamenti con la febbre...
E il tutto per essere pronto in serate come questa...


...Ed io stasera non c'è la faccio, mi sento male...


Chissà perché mi viene in mente una cosa letta chissà dove, risalente ad anni prima...

...era il 1984, ed Alberto Cova( campione del mondo in carica ) stava riscaldandosi prima della finale olimpica dei 10.000, era uno dei favoriti e incrocia nel sottopassaggio l'altro grande favorito della gara, il portoghese Ferdinando Mamede.
Nell'incontro, i due si guardano negli occhi e Mamede aveva lo sguardo "spento", la tensione gli aveva tolto le energie prima ancora di correre...
infatti Cova vinse la gara e Mamede si ritirò, malamente!
Uno scherzo che può' giocare l'altissima tensione......
E stasera e' altissima almeno per me...
Devo trovare una soluzione...
trovare un angolino appartato e provare a dare di stomaco...
....c'è "sempre" tensione prima di gareggiare
...ma una sensazione così forte non l'ho mai provata prima d'ora...
...mi stanno chiamando :-(
non ho più il tempo di fare niente...
...devo entrare e devo essere io...
nonostante tutto...
nonostante il malessere...


Per un attimo mi viene in mente Mamede, il grande favorito dei giochi di Los Angeles...
“...ho anche io lo sguardo spento??? “
L' allenatore si avvicina è il momento, le ultime raccomandazioni prima di entrare

" dosa le forze.....stai attento a quello...ricordati che è un nazionale....."

Come se fosse possibile dimenticarlo...
ma ecco è l' ora...
...Ecco sono entrato...

...sono l'ultimo frazionista, tutto dipende da me, vittoria o sconfitta...
Gli anni di allenamento si fanno sentire, la respirazione va in automatico...
le gambe rispondono...
non al 100 per cento...
ma so che fra 30 secondi lo faranno...
sto riprendendo anche la concentrazione! Siamo in testa ora, il terzo frazionista ha recuperato!

Poco dopo la partenza mi hanno urlato che ho 5 secondi di vantaggio!

5 secondi penso...su una gara di 1.000 metri sono un bel vantaggio posso anche mantenerlo fino alla fine! Arrivo al giro di boa dopo 300 metri e sento un rumore di passi dietro di me! Incredibile mi ha ripreso dopo meno di un terzo di gara, recuperare 5 secondi in 300 metri e' qualcosa di incredibile, pazzesco! e' davvero cosi forte? cosi più forte di me?

Non mi passa però, rimane dietro, probabilmente vuole riprendere un attimo il fiato, oppure aspetta il momento buono per passarmi! Arrivo ai 500 metri, nello spazio dove si e' ammassato il pubblico, sento i primi incitamenti e anche i primi sfotto'...." vai lui'...che Asti e' cotto" .

Sono cotto?

No non sono stanco ho ancora energie da spendere ma lo scherno mi fa arrabbiare..." vuoi passare? " mi dico fra me e me..." be' se sei cosi forte, passerai pure, ma ti faccio sputare il sangue per farlo..."

Arriviamo ai 700 metri e ancora non passa eppure avrebbe lo spazio per farlo, siamo in un rettilineo, probabilmente vuole aspettare la volata, so che in volata è bravo!

Io? non sono un fenomeno se ci arrivo fresco posso dire la mia, ma comincio a sentire un enorme stanchezza, il ritmo e' altissimo, almeno per me!

Arriviamo all'ultimo giro di boa eppoi ci saranno gli ultimi 100 metri, so che al giro non passerà...deve per forza aspettare non c'è lo spazio, quindi mi allargo un po' dalla traiettoria più stretta cerco di mantenere la velocità...e' proprio dietro di me, pronto a passarmi in volata...

Appena fatta la curva, mi lancio nell'ultimo rettilineo, ora non ci sono strategie, bisogna solo dare tutto, uso tutta la forza rimasta...

Dopo 20 metri comincio a sentire un dolore tremendo alle gambe, sono piene di acido lattico, stringo i denti e continuo nello sforzo massimo.

Mancano 60 metri e il dolore si propaga alle braccia, l'acido lattico e' arrivato anche li!

Alla stanchezza, ai dolori alle gambe sono abituato, alle braccia no, evidentemente sto dando proprio tutto. Chiudo per un attimo gli occhi, mi sforzo di mantenere comunque il passo

“ spingi...spingi...spingi...”

li riapro, il traguardo e' a 50 metri, mi sembra lontanissimo!

Come posso correre ancora cosi tanto? 50 metri ma mi sembrano 50 km, il traguardo sembra non arrivare mai...

 

-50

 

-40

-30

-20

-10

 

Sono arrivato!

Secondo?

Primo?^

Ultimo?

non m'importa! L'importante e' essere arrivato alla fine, che questo supplizio, questa sofferenza sia finita.

Non riesco a riprendere fiato, vorrei stendermi a terra, ma non ci riesco!

Vorrei allungarmi sul terreno e stare lungo, vorrei stare sul selciato anche se freddo e riprendere fiato, respirare a pieni polmoni senza lo "sforzo" di reggermi in piedi. Ma non ci riesco.

Perché non ci riesco?

mi stanno tutti addosso, mi abbracciano...

"Perché mi abbracciano?"

" Oddio mi stanno festeggiando..."

L'ho tenuto dietro! Abbiamo vinto!

Riesco a realizzare, ho vinto, l'ho tenuto dietro.

Dopo la premiazione sono felicissimo ho un sorriso a 32 denti, incrocio "lui'..." , proprio dietro il palco.

Ha uno sguardo cattivo, mi si avvicina

" Asti cerca di ricordarla questa gara, perché non capiterà più che mi starai davanti "

Sorrido, ho la risposta pronta, ma preferisco tenermela per me.

Penso invece

" puoi star sicuro che me la ricordo, la ricorderò finché campo...anzi forse un giorno ci scriverò un racconto sopra :-) "