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Catello Nastro
[ LaRecherche.it ]

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Lutto nel mondo della cultura ad Agropoli

Aniello Buccino ci ha lasciati

LUTTO NEL MONDO DELLA CULTURA

E DELL’IMPRENDITORIA AD AGROPOLI

 

Il ricordo di Aniello Buccino, che ha lasciato questo mondo il 13 luglio 2012, era doveroso anche da parte di un amico, uno che lo stimava come imprenditore nella ristorazione caratteristica nel centro storico della cittadina capoluogo del Cilento, col suo ristorante pizzeria nel punto più panoramico di Agropoli alto, con una splendida vista sul mare e come amante di Agropoli e della sua storia. Il suo archivio, preziosissimo era sempre, e gratuitamente a disposizione degli studiosi e scrittori di storia locale. Dalla sua raccolta di documenti sono nati anche alcuni dei miei libri sulla storia e le tradizioni di Agropoli, personaggi illustri del passato ed eventi di vario genere. Proprio la settimana scorsa gli avevo mandato un gruppo di ospiti nel nostro paese provenienti dalla Toscana che desideravano fare una buona mangiata di pesce fresco. Li indirizzai al Ristorante Barbanera, da lui e dai figli gestito. Dopo due o tre ore, al ritorno dal centro storico, questo gruppo venne per ringraziarmi per l’ottima cena a base di pesce fresco ed anche…per il prezzo modico. Il grande pregio di Aniello Buccino era la disponibilità: verso tutto e verso tutti. Nella chiesa della Madonna di Costantinopoli, affollata, come pure tutta la piazza, centinaia di amici hanno voluto salutare per l’ultima volta un grande amico, un grande uomo di cultura ed amante della sua città, un grande ristoratore che ha lanciato, a suo tempo, il centro storico della cittadina cilentana con le sue pizze caratteristiche e la sua ottima cucina. E perché no: anche per i prezzi modici. E’ doveroso un ricordo dell’amico Aniello Buccino in special modo da chi ha usufruito, gratuitamente, varie volte, del suo archivio storico. Addio Aniello, gli amici ti ricorderanno con grande affetto ed amicizia.

 

Catello Nastro


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Secondo riconoscimento del 2012 a Catello Nastro

Secondo riconoscimento

del 2012 a Catello Nastro

MENZIONE SPECIALE  alla seconda edizione del concorso di poesia religiosa “VERSI DELL’ANIMA” a Cicerale

 

Organizzato dall’Associazione Don Angelo Romanelli, dalla rivista “Cronache Cilentane, dal comune di Cicerale, e dalla Parrocchia di Cicerale, il tutto coordinato dalla professoressa Maria Rosa Valente, il 14 aprile 2012 si è tenuta la cerimonia di premiazione del partecipanti alla seconda edizione  del Concorso di Poesia Religiosa “I versi dell’anima”. A Catello Nastro è stato assegnato una menzione speciale con la seguente motivazione: “ Per aver descritto il viaggio come metafora della vita, costellato spesso di ostacoli che tentano di farci perdere la “Giusta” direzione. Solo portando un bagaglio di valori, quali la dignità, la fede   la solidarietà, possiamo giungere alla “meta finale” senza perdere noi stessi. Questa la poesia segnalata.

 

IL VIAGGIO

 

Percorreremo sentieri inesplorati,

conosceremo creature mai viste,

affronteremo barriere insormontabili,

nemici nascosti tra le rovine dei bassifondi

col fucile spianato, col colpo in  canna,

pronti a colpire al primo movimento sospetto,

Guardiani corrotti ci segnaleranno

la via per scontrarci col nemico

ed ancora esseri infetti, immondi parassiti,

che guazzano in un pantano di merda,

reggendosi a galla su un salvagente d’oro

costruito con la pelle dei derelitti

e gonfiato col fiato puzzolente

di prezzolati lecchini, come bestie al guinzaglio

pronti ad  ubbidire al padrone.

La Dignità, la Fede, la Solidarietà,

sguainate al vento, pur esso deviato

dall’egoismo dei potenti e dalla pochezza dei corrotti,

saranno i vessilli issati su deboli canne

di fiume incontaminato, dalle acque limpide

e dalla corrente continua ed inesauribile,

ci condurranno alla pacifica vittoria finale.

 

Catello Nastro

 

COMUNICATO STAMPA a cura di:

agropolicultura.blogspot.com


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Presentazione libro di Caatello Nastro

Presentazione libro di Catello Nastro
Mercoledì 14 dicembre 2011 ad Agropoli
SECONDA EDIZIONE DI “PIZZA E CULTURA”

Mercoledì 14 dicembre 2011, alle ore 19,30, presso il famoso Ristorante Pizzeria “LA BRACE” a pochi metri dalla stazione ferroviaria di Agropoli, in Via Alcide De Gasperi n.60, seconda serata di “Pizza e Cultura” organizzata dalla Libera Università di Arte, Lettere, Musica e Storia onlus di Agropoli. La prima parte comprende la degustazione di stuzzichini e frittura all’Italiana, giro di pizze e vino rosso del Cilento o bibite varie, la seconda parte una breve presentazione dell’ultimo libro di Catello Nastro “LA POESIA UMORISTICA ED EROTICA CILENTANA”, (sedicesimo volume della collana “Il Cilento nuovo” diretta da Antonio Infante, Mario De Pascale e Catello Nastro), da parte dello scrittore Antonio Infante, anche Presidente dell’Associazione sopra citata. La prima edizione si tenne il 12 marzo 2008 sul lungomare di S.Marco ad Agropoli, quando Catello Nastro presentò il libro di poesie “Terzo Millennio” presso il Ristorante Pizzeria “ANNA”. La manifestazione di tre anni fa vide anche la partecipazione del grande cantante chitarrista Angelo Loia, che entusiasmò gli invitati per le sue bellissime canzoni cilentane. Dopo tre anni questa presentazione si rinnova con un libro nuovo nel suo genere. Naturalmente non si tratta della solita ricerca storica, perché Catello Nastro non è uno storico. E se fa ricerca, la esegue in tutti altri campi. Partecipazione alla cena più una copia del libro in omaggio, dieci euro a persona. Per prenotazioni telefonare allo 0974 821605. Posti limitati.

Comunicato stampa a cura di
Agropolicultura.blogspot.com

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La movida ad Agropoli

La movida ad Agropoli
NESSUN DORMA…

La movida nasce come movimento culturale agli inizi del 900 in Spagna. In seguito ha assunto un ruolo di vita notturna, svolta dentro e fuori i locali pubblici, all’aperto, in mezzo alla strada, con un bicchiere in mano, di vetro o di plastica, quasi sempre contenente bevande alcoliche. Abitando ad Agropoli, vicino a Paestum e Castellabate (il paese di “Benvenuti al sud”), agli inizi del bellissimo centro storico, fiore all’occhiello della cittadina capoluogo del Cilento, la movida ce l’ho proprio sotto il mio balcone, peraltro al primo piano. Questo spiega perché la maggior parte dei miei articoli e delle mie poesie sono scritte ed inviate ai vari siti internet che gentilmente e gratuitamente li ospitano, alle ore una, due, tre ed anche quattro di notte, quasi quasi agli inizi del giorno. A tale ore vado a dormire fino alle otto del mattino, ore di sonno quattro che integro col pisolino pomeridiano che va dalle ore 14 alle ore 18. Insomma otto ore di sonno quattro di notte e quattro di pomeriggio o giorno che dir si voglia. Sotto il mio balcone stazionano non diecine, ma centinaia di giovani, urlando e schiamazzando a più non posso: E quando si festeggia un compleanno o un onomastico gli applausi, e gli auguri sono inviati talmente ad alta voce da arrivare fino al Castello Aragonese che si trova proprio alla cima della collinetta che sovrasta non solo il centro storico, ma tutto il paese ed il mare circostante. A sinistra il Golfo di Policastro, a destra di Golfo di Salerno, da Paestum a Palinuro. Per non sfociare nella guida turistica, annoto solamente che nella via che da accesso agli scaloni (44 mi sembra) che conducono alla Porta Bizantina per arrivare nella città alta ( da cui il vecchio nome di Acropolis), stazionano mediamente centinaia di giovani, in particolare modo il sabato e la domenica, quando si aggiungono anche i pendolari, vietando al settantenne autore del presente scritto di andare a dormire. Uno scritto “coatto”, quindi, che sta tra l’ira ed il compiacimento proprio per aver provocato allo scrivente una insonnia “coatta” pure essa. Cari lettori, come si fa a dormire, a settanta anni, quando a pochi metri esiste una folla schiamazzante??? Stanno zitti solo quando bevono o si baciano. Il bere fa male alla salute, specialmente quando non si tratta di gassose o aranciate, ma di grappe addirittura ed allora verrebbe voglia di affacciarsi al balcone ed urlare:” Baciatevi!. Almeno state zitti!!!”. Ti viene anche in mente la canzone “L’estate sta finendo, l’estate se ne va…” e trovi un poco di consolazione. Qualche lettore giovanissimo commenterà che sono invidioso solo perché anziano. Forse ha ragione. Quando avevo tre o quattro anni cadevano le bombe dal cielo. Altro che movida di oggi, peraltro pacifica, se si esclude qualche litigio tra fidanzati. Ma finora, a dire il vero ( sono anni che abito nel centro storico; prima abitavo in campagna al lato di un viale con querce centenarie che ospitavano nidi di passeri, cardellini ed usignoli) non si sono visti atti di violenza: I vigili sono intervenuti solo per qualche divieto di sosta nell’isola pedonale da dove vi scrivo. Vedere i giovani che si divertono fa piacere. Farebbe anche piacere vedere gli anziani del posto poter dormire. Ma oramai tutti hanno fatto l’abitudine. Ci sta chi guarda la televisione, chi va a vedere gli spettacoli al Castello o alla bellissima villa comunale che può ospitare anche duemila persone (Tutto gratis. Quasi sempre.), chi va a dormire nell’antica casa dei nonni in campagna, chi va a passeggiare sul lungomare o sul porto fino a tarda sera, o meglio notte, o meglio ancora spuntar dell’alba. Buone vacanze a tutti e…sogni d’oro!!!

Catello Nastro

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Sigismondo Esposito a Castellabate

Castellabate “Cittadella del libro”
LO SCRITTORE SIGISMONDO ESPOSITO
IL 24 LUGLIO 2011


Domenica 24 luglio 2011, durante la rassegna “LIBRI MERIDIONALI”, nella “Vetrina dell’editoria del Sud presso La cittadella del libro di Castellabate, alle ore 20, verranno presentati due libri di Sigismondo Esposito: “Un giorno qualsiasi col desiderio di scrivere” e “Viaggio verso la serenità della vita”, della editrice L.E.R. Relatori la Preside professoressa Elvira Lo Bascio Milano, Presidente della locale AUSER, Maria Esposito, Dirigente Scolastico, Alessandra Ripa, psicologa-psicoterapeuta, Marisa Russo, giornalista. L’evento culturale è stato promosso dal direttore Gennaro Malzone e dal neo sindaco di Castellabate Costabile Spinelli. Ancora una volta il paese di “Benvenuti al Sud” ha dato ampio spazio ad eventi culturali di un certo rilievo. La manifestazione si svolge col patrocinio del Comune di Castellabate, della Fiera del libro e del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

Catello Nastro

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Presentazione libro Bonora ad Agropoli

EDUCARE COMUNICANDO
PER COSTRUIRE IL FUTURO
Presentazione del libro di Bonora ad Agropoli

Sabato 7 maggio 2011, alle ore 18,30, a cura della Città di Agropoli e dell’Assessorato alla Identità Culturale, nell’Aula Consiliare “Alfonso Di Filippo” del comune di Agropoli, verrà presentato l’ultimo lavoro letterario di Germano Bonora dal titolo “EDUCARE COMUNICANDO PER COSTRUIRE IL FUTURO” de L’Arcolaio editrice di Gianfranco Fabbri. Dopo il saluto dell’avvocato Francesco Alfieri, sindaco della cittadina capoluogo del Cilento, e del dottor Francesco Crispino, assessore alla Identità culturale, ci saranno varie presentazioni di personaggi del mondo della cultura italiana. Introduce e modera la professoressa Giuseppina De Marco, docente presso il Liceo Scientifico “Alfonso Gatto” di Agropoli. Alcuni brani del libro saranno interpretati dagli attori Antonio, Luigi e Raffaele Speranza. Sono previsti interventi del dottor Vitaliano Esposito, Procuratore Generale della Corte Suprema di Cassazione, della professoressa Elvira Lo Bascio Milano, Presidente ddell’AUSER di Agropoli, del Giornalista Clodomiro Tarsia e della scrittrice Milena Esposito. Le riprese televisive saranno effettuate da Infoagropoli e da Sole TV. L’ingresso è libero.

Agropolicultura.blogspot.com

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Scafati

Scafati
AL TEATRO SAN FRANCESCO DA PAOLA

Domenica 12 giugno 2011, al Teatro San Francesco da Paola di Scafati, in provincia di Salerno, con inizio alle ore 20, verrà rappresentata l’operetta “Il fermaglio” di Enzo Giordano tratta dal racconto in prosa di Marina Sole “ Lo scroccone”. Biglietto €.10,00. Pullman gratuito. L’evento viene proposto dal Comitato organizzatore e dalla Associazione lucana di Salerno. Per informazioni sull’interessante evento telefonare allo 089 750195 oppure 089 701461. Il fervore culturale che pervade tutta la provincia di Salerno, che in questi ultimi tempi, nonostante la crisi, sta vivendo un momento di grandi eventi di ottima qualità, ha toccato questa volta l’operetta che sta trovando sempre di più nuovi adepti e maggiore considerazione da parte del pubblico e delle istituzioni.

Comunicato stampa a cura di
Agropolicultura.blogspot.com

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A Spazio Donna a Salerno

A “Spazio Donna” a Salerno
OTTANTAVOGLIADIPARLARE

Sabaro 16 aprile 2011, con inizio alle ore 18, nel salone di “Spazio Donna” in Piazza Ferrovia a Salerno, a cura dell’Associazione artistico – culturale “Albatros”, col patrocinio della Libera Università di Arte, Lettere, Musica e Storia, onlus, della Presidenza del “Centro Sociale Polivalente” Città di Agropoli e dello Studio d’Arte e Cultura di Catello Nastro, nel centro storico della cittadina capoluogo del Cilento, verrà presentato il libro di Fulvio Izzo, di Pagani, dal titolo “Ottantavogliadiparlare”, un lavoro interessante che mostra il connubio scrittura – internet. Testimonianze riportate da Facebook, senza dubbio il portale maggiormente frequentato in tutto il mondo, che l’autore ha saputo cogliere nella loro originalità senza nulla cambiare di quanto a lui comunicato attraverso il contatto informatico. Alla manifestazione interverranno Valentina Marrandino, poetessa e scrittrice, Fulvio Izzo, scrittore e autore del libro, Luigi Crescibene, scrittore e critico d’arte. Lorenzo Barone, giornalista e Presidente del CSP di Agropoli, Antonio Infante, scrittore e storico del Cilento, Catello Nastro, scrittore e critico d’arte. La manifestazione rientra nel programma di collaborazione tra gli operatori culturali del Cilento e della Provincia di Salerno, col chiaro intento di presentare una nuova classe culturale emergente che sta sempre più riscuotendo successo, grazie anche all’ausilio informatico che permette di scoprire nuovi talenti “a costo zero”. L’ingresso è libero. (R. Volpi)

Agropolicultura.blogspot.com

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Arte a Napoli

Arte a Napoli
MOSTRA COLLETTIVA DI PITTURA CON
LEONORA VELASQUEZ DI DOMENICO

Il 5 gennaio 2011 chiude i battenti la mostra collettiva di pittura “ARTE A NAPOLI” nella quale espone anche l’artista colombiana LEONORA VELASQUEZ DI DOMENICO,ospite nel centro storico di Agropoli l’estate appena trascorsa. Tra gli altri artisti presenti: LIDIA ALTERA – ALDA BOSCARO – FRANCO GIROLAMO CASELLA - LUMINITA IRIMIA – ANDREA PANNELLA - GIORGIO STANJEVIC - ENNA VILLANI.. L’interessante collettiva, inaugurata il 27 dicembre 2010 si è tenuta nella sala Tommaso Campanella ( ex Santa Chiara), a piazza del Gesù a Napoli. La mostra ha ottenuto un rilevante successo di pubblico e di critica per la qualità e la validità degli artisti partecipanti. La crisi economica degli ultimi anni, ha limitato di molto gli investimenti in opere d’arte in particolare modo degli artisti emergenti. Ma d’altro canto il pittore non dipinge solo per vendere la propria arte, ma sente il bisogno, appena avuta la giusta ispirazione, di riportare sulla tela i suoi sentimenti, le sue suggestioni interpretate e trascritte come gli detta il suo stato d’animo. Quando ci troviamo di fronte ad una mostra personale, leggendo a fondo l’opera d’arte, possiamo cogliere momenti tristi e momenti lieti dalle forme, dai colori e dl soggetto della tela. Questa mostra può a ragione considerarsi un evento a livello internazionale per la partecipazione di artisti di più nazioni. Il valore dell’arte è anche questo: l’affratellamento universale degli artisti e dei fruitori dell’opera d’arte in genere. Le più vive congratulazioni agli organizzatori ed ai validi artisti partecipanti.

Catello Nastro

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2 Settembre culturale al Castello di Agropoli

2 Settembre culturale al Castello di Agropoli
MARCO TRAVAGLIO PRESENTA IL LIBRO “AD PERSONAM”


Organizzato dalla Libreria EDICOLE’ di piazza Vittorio Veneto, 16, di Agropoli, con interventi di Rita Biancullo, responsabile eventi di Edicolé, giovedì 2 settembre 2010, alle ore 18, al castello Aragonese della cittadina cilentana, presentazione del libro “AD PERSONAM” di Marco Travaglio, edito da Mondatori 2010, “Vicende dal 1994 al 2010. Così destra e sinistra hanno privatizzato la democrazia”. Dal catalogo, stampato a cura dell’Assessorato alla Identità Culturale e dal Comune di Agropoli si riporta: “ Corrompere giudici e testimoni, falsificare bilanci, frodare il fisco. E non essere processati. Sedici anni di leggi pret-à-porter” (1994 – 2010) ad personam, ma anche ad personas, “ad aziendam”, “ad mafiam” e “ ad castam” per pochi potenti illustri. Dai decreti Conso e Biondi, dopo Tangentopoli, alla Bicamerale. Per continuare con le leggi sul falso in bilancio, le rogatorie, le intercettazioni, con le firme pro Sofri e dell’Utri, pro Sismi e Telecom, e con i condoni fiscali ed edilizi, con l’indulto del centro sinistra, con i lodi Schifani e Alfano, con illegittimi impedimenti ed il processo breve che fulmina gli scandali Mills, Cirio, Parmalat, Fiorani, Unipol, Calciopoli e le truffe della clinica Santa Rita. Tutti salvi. Sedici anni per tornare a Tangentopoli e a Mafiopoli, cancellando Mani pulite e la Primavera di Palermo”. Come si nota un pomeriggio infuocato con un miscuglio di leggi, processi e politica. Considerata la fama dell’autore, Marco Travaglio, e l’argomento trattato, si prevede una grossa affluenza di pubblico.

Catello Nastro

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Concorso di poesia Giungano

Dalla PRO LOCO di Giungano
PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA
“ALFREDO DI MARCO”

Con la direzione artistica della professoressa Enza Maffia, la partecipazione straordinaria di Luca Biagini, decolla la quarta edizione del Premio Internazionale di poesia “Alfredo Di Marco”. Tre le sezioni previste: lingua italiana, vernacolo e giovani. Si partecipa con un massimo di due poesie inedite a tema libero che non dovranno superare i cinquanta versi in sei copie anonime ed una completa di nome ed indirizzo dell’autore. Le poesie dovranno essere spedite entro il 31 luglio 2010 a: PRO LOCO GIUNGANO – Via S.Giuseppe n. 39 84050 – GIUNGANO (sa). Si richiede una tassa di lettura di €.10.00 per la sezione A e B e sono previsti premi in danaro per i primi tre classificati di ogni categoria. Per informazioni rivolgersi al signor ENRICO PESCE - Pro Loco Giungano tel. 0828 1990222 - cell. 333 9884779. Sito internet www.prolocogiungano.it e-mail: prolocogiungano@gmail.com.

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Concorso di poesia a Giungano

Dalla PRO LOCO di Giungano
PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA
“ALFREDO DI MARCO”

Con la direzione artistica della professoressa Enza Maffia, la partecipazione straordinaria di Luca Biagini, decolla la quarta edizione del Premio Internazionale di poesia “Alfredo Di Marco”. Tre le sezioni previste: lingua italiana, vernacolo e giovani. Si partecipa con un massimo di due poesie inedite a tema libero che non dovranno superare i cinquanta versi in sei copie anonime ed una completa di nome ed indirizzo dell’autore. Le poesie dovranno essere spedite entro il 31 luglio 2010 a: PRO LOCO GIUNGANO – Via S.Giuseppe n. 39 84050 – GIUNGANO (sa). Si richiede una tassa di lettura di €.10.00 per la sezione A e B e sono previsti premi in danaro per i primi tre classificati di ogni categoria. Per informazioni rivolgersi al signor ENRICO PESCE - Pro Loco Giungano tel. 0828 1990222 - cell. 333 9884779. Sito internet www.prolocogiungano.it e-mail: prolocogiungano@gmail.com.

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Mezzo secolo è passato...

MEZZO SECOLO E’ PASSATO …
DAL PRIMO SGUARDO D’AMORE
16 maggio 1970 – 16 maggio 2010 – 40 anni di matrimonio Nastro-Cianfrone


Mezzo secolo è passato da quando ti vidi per la prima volta al Bar Nazionale di Ciccilluzzo sovrastante il porto di Agropoli. Com’era diverso allora. Tutto era diverso. Anche il profumo profumato della tazzina di caffè. Anche il penetrante acre salmastro odore che si alzava dalle onde sottostanti la famosa piazzetta. E tu, pudica, con le spessi lenti ed una lunga treccia che ti arrivava fin dove finiva la maglietta ed iniziava la lunga gonna scozzese che ti arrivava quasi ai talloni. Accompagnavi tua sorella Silvia, di qualche anno più grande di te e poi andavi a scuola anche tu. Potevi avere allora quattordici o quindici anni e non ti accorgevi del mio sguardo che si affacciava per la prima volta al balcone fiorito di primavera del sentimento primario della vita e delle sue creature: l’amore. Allora non mi potevo fidare nemmeno degli amici perché l’ignoranza nel campo era abissale: quasi totale. Eppure a me bastava vederti solamente. Senza nulla chiedere o senza nulla pretendere. Proprio come quando si vede una rosa che sta nascendo ed ogni mattina si ammira l’evoluzione del bocciolo che lascia intravedere una maturità forse lontana. I fatidici anni ’60 videro i primi incontri. Anche qualche serata al dancing ad Agropoli e Paestum, vigilante tua zia, ora ultranovantenne sempre renitente al matrimonio. Peppino di Capri, Fred Buongusto, Massimo Ranieri agli esordi, Don Marino Barreto, Nicola Arigliano cantavano per gli innamorati. Gli anni ’60 finirono presto e nel 1970, il 16 maggio, nella vecchia chiesa dei Santi Pietro e Paolo, vicino al Castello Aragonese di Agropoli, finalmente pronunciasti il fatidico “si”. All’hotel “La Darsena” sul bellissimo lungomare S.Marco della cittadina capoluogo del Cilento, oltre cinquecento invitati tra cui anche qualche onorevole e personalità del mondo della politica. Eravamo sotto le elezioni, ma a noi non ce ne fregava…Gli anni ’70 ed i primi anni ’80 li passammo a Torino. Alla grande…sempre nella poesia. Vivemmo per circa dieci anni nello stesso appartamento di Via Cibrario, dove visse il grande poeta Guido Gozzano. Insegnavo con piacere a S.Francesco al Campo, un paesino ordinato e grazioso posto proprio sotto la pista di decollo dell’aeroporto di Caselle, anche perché le mie classi vedevano molti alunni immigrati provenienti da ogni parte d’Italia. Durante la permanenza in Piemonte allietarono la nostra casa anche due bambini, ora tifosi del Torino e quasi…quarantenni! Vivere in città era bello, interessante, ma il richiamo della casa di campagna, nella verde vallata di Frascinelle, circondata da querce secolari era incessante. I primi tempi furono un po’ duri ma poi ci siamo abituati. Nel frattempo il primo figlio, Carmine, come mio padre, si sposa e ci fa diventare nonni di Catello e Rosanna (la puntella), mentre il secondo, Alfonso, come mio suocero, di matrimonio ancora non ne parla. Viviamo in campagna per circa un quarto di secolo ed il mese scorso decidiamo di trasferirci nel bellissimo e suggestivo centro storico di Agropoli , a quattro passi dai famosi scaloni, a centro metri dalla Porta Bizantina, dalla Chiesa dei pescatori, sulla collinetta prospiciente il mare con vista sul porto e sul convento di S.Francesco, sul mare di Trentova dove si trova lo scoglio da dove, narra la leggenda, il Santo predicò ai pesci, perché gli abitanti del posto le schernirono e non vollero ascoltare le sue prediche. Anche nel mese di maggio 2010, come pure negli altri anni, passano sotto il nostro balcone allegre e rumorose scolaresche. Mi affaccio e guardo: tra la nostalgia e l’invidia di un vecchio professore in pensione. Mentre scrivo per festeggiare con tutti quelli che si amano, in tutto il mondo ed in qualsiasi modo, il quarantesimo anniversario di matrimonio ( 16 maggio 1970 – 16 maggio 2010) Rosanna, mia moglie, da quaranta anni, dopo aver ricevuto la visita dei nipoti e della nuora, sta preparando la cena. L’amore cambia, ma non diminuisce. L’amore è la forza nascosta che mi spinge ad andare avanti. Sono settantenne. Anziano, acciaccato, ma non vecchio. Pensate che sono Presidente del Centro Sociale Polivalente per anziani ( quasi 500 soci!!!) di Agropoli. Lo scorso anno ho “sponsorizzato” il fidanzamento tra due soci. Pensate che l’età di “lui e lei”, sommata, supera il secolo e mezzo. L’amore non ha età. E poi è l’unica cosa in Italia che è esente da tasse. La maggior parte dei miei libri parlano d’amore. Il 25 aprile scorso, al mio ultimo libro “Poesie cilentane” hanno assegnato a Bellizzi, un premio speciale della critica. Ho parlato molto di me e poco di mia moglie. Ma mia moglie è la forza motrice di tutto quello che faccio. Amo mia moglie e la Repubblica Italiana, sia perché ambedue sono nate nel 1946, sia perché non cambierei nessuna delle due. Auguri a tutti quelli che si amano. Per il quarantesimo anniversario di matrimonio dedicherò alla mia Rosa un’altra poesia.

Catello Nastro


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Mostra su LA RIVOLTA DEL CILENTO


Inaugurata ad Agropoli

LA MOSTRA SULLA RIVOLTA DEL CILENTO



Presso lo Studio d’arte e Cultura “CATELLO NASTRO”, in Via Filippo Patella n. 46, sabato 7 giugno 2008, alle ore 20, è stata inaugurata la Mostra di documenti e cimeli “LA RIVOLTA DEL CILENTO”, col patrocinio del Comune di Agropoli e dell’Assessorato all’Identità Culturale della Città. Meno di cento i visitatori alla serata inaugurale, a causa dell’inclemenza del tempo che non ha permesso alla gente di recarsi a piedi nell’isola pedonale più suggestiva del paese. Sono stati presenti, comunque, addetti stampa de “Il Cilento nuovo”, de “Linformazione”, di “Unico settimanale”, le telecamere di “Infoagropoli”, di Canali Sky 926. Circa settanta i pezzi storici esposti nella mostra organizzata da Catello Nastro con la consulenza storica di Antonio Infante. I visitatori, del posto o anche turisti, hanno apprezzato i due simboli della schiavitù del Cilento e della Rivolta. Un ceppo da carcerato ed un fucile a pietra focaia risalente alle fine del Settecento, inizi ottocento, detto a trombone. Presente anche una documentazione cartacea con i simboli ed i sigilli della Carboneria, la storia della Rivolta del Cilento ed i moti del 1828 e del 1848 e molte riproduzioni di ritratti di martiri e patrioti del territorio. Antonio Infante e Catello Nastro, nel corso della serata inaugurale, hanno risposto a tutte le domande dei giovani sul significato della mostra e, naturalmente, sul significato de “La Rivolta del Cilento”. La mostra resterà aperta, di sera, dalla ore 19 alle ore 21, festivi e prefestivi dalle ore 19 alle ore 22, fino a domenica 22 giugno 2008. La medesima, alla sua seconda edizione, dopo Piano Vetrale, essendo itinerante, continuerà in vari paesi del Cilento che ne faranno richiesta a: Studio d’Arte e Cultura prof. CATELLO NASTRO, Via Italo Calvino n. 2, AGROPOLI (sa) tel. 339 4052920.



Renato Volpi

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ADDIO ALBERTO! UN ALTRO AMICO CHE SE NE


Addio Alberto !

UN ALTRO AMICO CHE SE NE VA



Ci sono degli articoli che un cronista non vorrebbe mai scrivere. Ma che sente il dovere di scrivere proprio per lasciare alla memoria storica persone che, pur vissute nella massima semplicità, abbandonano questo mondo. Domenica 4 maggio ore 16,30. Chiesa della Madonne delle Grazie ad Agropoli stracolma di gente. Molti sono costretti ad aspettare fuori. Liberto Grippo, detto Alberto, è volato al cielo lasciando un vuoto incolmabile nella famiglia, nel gruppo degli amici che lo amavano e lo stimavano tanto, nella immensa marea di pacifici “mangiatori di pizza”, giovani o anziani, che frequentavano la sua bottega artigianale che lasciava trapelare, fino in mezzo alla strada un profumo di fragrante farina, in rettangolari pizze policrome, che solo a vederle ti veniva l’acqualina in bocca si che al posto di una fetta ti veniva la voglia di comperarne due. La vita per Alberto, non è stata sempre riconoscente della sua opera di bontà diventata quotidiana. Ma egli ha saputo reagire secondo i canoni e gli schemi di colui che sente l’esistenza cristiana nella sua pienezza e riesce a portarla avanti, fino alla fine, con cristiana rassegnazione. Alberto ha vissuto la sua vita terrena secondo il messaggio evangelico. Il lavoro, la famiglia, gli amici, una spiritualità gestita non solo con la preghiera, ma anche con l’opera sociale. Conoscevo Alberto sin da quando impiantò la sua pizzeria nell’affollata – specialmente d’estate – via Mazzini di Agropoli: la strada che dal corso principale conduce sino al porto. E siccome a quel tempo lavoravo nel caseificio di mio padre per pagarmi gli studi all’Università di Napoli, avevo notato che era molto esigente nella qualità delle mozzarelle di bufala che impiegava per preparare la sua grande specialità: la pizza margherita al taglio. Ma anche gli altri prodotti, come la farina, i pomodori, le verdure, i funghi ed i famosi “sciurilli” ( fiori di zucca), dovevano a forza essere freschi di giornata. Non volle mai usare prodotti surgelati o addirittura inscatolati. E subito la pizza di Alberto divenne famosa non solo tra i consumatori di Agropoli e del Cilento, ma anche tra i napoletani, maestri di questo profumato alimento, e persino tra gli stranieri che, quando approdavano coi loro immensi motoscafi nel porto di Agropoli, passavano in pizzeria per prenotare le tante specialità di pizze di ogni colore e sapore. Un’altra caratteristica – la bontà – lo accomunava a mio padre che regalava, in tempo di guerra, un quarto di litro di latte di mucca, alle povere donne che avevano il marito al fronte ed i figli piccoli a casa da sfamare. Alberto era solito regalare una fetta di pizza ai barboni, agli immigrati, anche di religione diversa, alle vecchiette che erano costrette a vivere con una minima pensione sociale. Date e vi sarà dato…Purtroppo per Alberto questo non si è sempre verificato! Ma egli ha saputo sempre reagire, con l’arma della Fede e della bontà verso il prossimo, secondo il richiamo evangelico ed il grande esempio di un altro straordinario uomo di fede, suo grande amico, scomparso prematuramente: Padre Giacomo. Fare dei paragoni a grandi uomini della Chiesa sembra proprio inopportuno. L’impegno sociale, la capacità di comunicare col prossimo, la forza ed il coraggio di vivere secondo i canoni classici della nostra cultura cristiana, osservando appieno il messaggio e l’esempio di un altro gigante del nostro tempo: Sua Santità Giovanni Paolo II°, il disprezzo per il guadagno non onesto, il disinteresse per il lusso e la marcata ostentazione della ricchezza materiale, erano le caratteristiche della vita terrena del nostro amico Alberto. Nella chiesa affollata, commossa dalla predica di coloro che si sono avvicendati nel ricordare il nostro amico, si sono viste scene di commozione e di partecipazione al rito dell’estremo saluto ad Alberto. Come Giovanni Paolo II°, come Padre Pio da Pietralcina, come l’umile Padre Giacomo, Alberto Grippo lascia un grande vuoto, ma nello stesso tempo un grande esempio. In particolare modo ai giovani, che hanno perso gli antichi valori cilentani e non riescono a conquistarne altri seppure di pari entità, vittime di un cattivo esempio familiare, di una insufficiente compartecipazione scolastica ed istituzionale, schiavi spesso di un materialismo fatuo e vuoto, che non sa creare le basi per un futuro roseo, migliore, per i figli e per i figli dei figli. Per questo, i grandi uomini, pur nella loro semplicità, vanno ricordati, evidenziati, portata alla ribalta dei lettori, in particolare modo dei giovani, affinché possano trarre spunti di riferimento per un domani migliore. Ricordare Alberto, in questo scritto, in tale maniera, gratifica anche lo scrivente. Il tempo impiegato non è stato inutile. Addio Alberto! Di lassù, adesso, lavorerai per una nuova clientela. E quando vedremo un Angelo del Paradiso con una margherita in mano, penseremo alla tua pizza. Anche a noi mancherà. Come mancherà pure il tuo aspetto semplice e bonario, il sorriso che amavi dispensare agli amici, ai clienti, a quelli che si rivolgevano a te per qualsiasi cosa. Addio Alberto!



Catello Nastro e tutti gli Amici che gli volevano bene