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Raccolta di testi in prosa di Cosimina Viscido
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

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Senza titolo

Era un continuo giochi di sguardi e di intese, di assenze e di silenzi. Mi divertivo a darmi e a ritrarmi, ad immergermi nel suo sguardo per poi negargli i miei occhi...volevo farlo indispettire.
Il mio estro, il mio ego artistico, rifiutavano la banalità delle accondiscendenze, il patteggiare con una personalità così “quadrata”. Dovevo esasperarlo, dovevo far emergere dalla sua anima il suo lato più carnale e primitivo...volevo essere la sua preda, volevo farlo divenire pura essenza animalesca...
E mentre continuavo a farlo indispettire, a privarlo della certezza di ciò che sarebbe stato sapevo che presto sarei stata sua e più la mia consapevolezza cresceva più aumentava anche la cattiveria nel sottrarmi allo spazio che lui stava creando per noi.
Di li a poco mi avrebbe posseduta tanto fino a rendermi sua schiava e sua geisha.

...Il solo assaporare il suo respiro mi fece perdere ogni decenza. Sentivo il suo fiato sul collo ed io ero pronta ad essere la sua fiera...mentre le sue mani affondavano prepotenti nella mia carne io affondavo sempre di più nella profondità della sua anima.
Ero il nulla, nelle sue mani,tra le sue braccia, immersa nel suo odore...riusciva ad amalgamarmi e distruggermi...ora a volermi donna e ora bambina, ora amante e ora moglie...bastava solo che lui lo volesse, semplicemente il suo desiderio ed io ero tutto ciò che poteva estasiarlo, lo avrei fatto affondare nella mia passionalità, inebriato dalla mia femminilità...

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Lettera d’ amore

Non so ancora se sia giusto scriverti queste parole ma è l'ossessionato bisogno di te che mi spinge a farlo e l'accurata certezza che chi ascolta l'anima non deve temer rifiuti. Si ecco, sono indemoniata ed io stessa tento di essere il mio esorcista. Devo poter cacciare via questo demone che ancora circola in ogni fibra e tessuto del mio essere donna e bambina per te.
Si, perchè è quello che io voglio essere per te, la tua donna e la tua bambina. Nelle tue premure, quella tenerezza,a me prima d'ora sconosciuta, che si dona ad una bambina da accudire.
Tu che mi ricordi di aver cura di me, la tua voce al telefono che mi accompagna di notte fino sotto casa, tu che mi chiami di primo mattino per scacciare gli spettri che mi tengono a letto e assicurarti che io abbia la forza di iniziare un nuovo giorno...tu che mi inciti a farlo con una dolcezza angelica, con la premura di non turbare il mio dolore.
Oh tesoro, questo siamo stati , una lenta processione con te che hai condiviso il peso della mia croce, delle mie paure, dei miei demoni.
Non è stato amore, no.
E' stato qualcosa di più, un atto fisso, una presenza costante...un'apparizione angelica che non può essere vista se non da noi soli...e poi la tua capacità di apparire ogni volta che sei necessario per me.
Sei così immenso. Ti espandi nella mia carne, laceri con la tua presenza e la tua assenza ogni mia cellula ed io non trovo il modo per scacciarti. Non esiste vita senza carne e cuore e tu sei la mia carne e il mio cuore, è lì che dimori, e sento che ora non potrei continuare a vivere senza di te.
Eppure continuo ad imbattermi in altri volti. Cerco di riempire lo spazio che hai creato tra me e Dio. Mi hai fatto conoscere il cielo ed io mi aggrappo a chiunque possa riportarmi a terra. Ma anche con i piedi per terra il mio volto resta rivolto in alto, verso il cielo. Il tuo cielo.
E' questo quello che voglio ricordare di noi.
Il tuo desiderio di donarmi sempre un sorriso, la tua missione donare un sorriso a chi ti è vicino. E confondi i sorrisi della gente con il luccichio delle lacrime che brillano nei tuoi smeraldi verdi e le nascondi con dignitosa accettazione. Ti odio. Odio il tuo essere indecentemente altruista.
Esistono confini morali dell' Amore? Esiste davvero un Amore sconfinato che come un'onda infuriata invade la riva cancellando prepotente le orme di presenze passeggere? Credi che Dio abbia creato l' Amore per immolarsi per gli altri più di quanto si possa fare per se stessi?
Ed ogni volta nei tuoi occhi si rivela come un'apparizione la tua via Crucis.
E adesso temo di essere stata solo una tappa per il tuo riscatto, per il tentativo di dare un senso alla scellerata decisione di cui ti sei convinto e questo mi fa paura. No, non voglio.
Oh amore, come tante altre volte eccomi difronte a te che divento piccola e capricciosa.
Non sono stata capace di essere donna per te e di rimanere per te quello che solo potevo essere e continuare a prendere tutto ciò che solo potevi darmi.
Non ho voluto accettarlo e tu mi hai scacciata.
Hai rinnegato e ricacciato ciò che non ho saputo essere. Mi hai punita umiliando la mia essenza di donna.Ed ecco il mio abbandono, la mia tragica resa.
Ed io senza te non sono più né donna né bambina.
Quanto smarrimento senza di te, il vuoto assoluto, il buio ed io che sono persa, che vago nel nulla come una bambina che ha perso la strada di casa.
E non una lacrima, né parole, né pensieri mi hanno avvolta per interminabili giorni.
Silenzi. Freddo ed interminabili silenzi e poi la paura di non ritrovarti e di non ritrovarmi.
Forse questo è solo quello che io voglio ricordare di noi: le risate, la tua mano che mi guida lungo le giornate, i tuoi silenzi mentre scateno le mie ire disperate, le mie paure, le mie lacrime.
E poi...la dolcezza di quel bacio. Una stella cadente che attraversa lentamente il cielo. Il tuo cielo.E noi lì, a beatificarci nello splendore di quella scia; e noi lì, in uno stato di tenero abbandono, immersi nell'anima del mondo...il nostro amore.
E altro non ho desiderato che rimanere così fino alla morte, assaporando il nettare della tua anima sulle tue labbra, mentre occhi negli occhi mi accarezzavi con la dolcezza del tuo sguardo e santificavi la mia anima ed io ti adoravo come Dio in resurrezione.
E' morboso quello che sei per me. Una malattia di cui voglio soffrire, per cui l'unica guarigione è morire d'amore.

E forse tutto ciò che siamo stati lo è stato solo per me.
Oh amore, ho il terrore che tu sia stato solo una illusione. Un fantasma che ad ogni apparizione mi trapassava il corpo appropriandosi ogni volta di un lembo del mio spirito.
Mi sono fatta, nelle tue mani, rosa recisa a cui tu facevi il dono, ogni giorno in più che mi hai regalato, di non farmi appassire.
Ogni notte ero per te bocciolo, ogni notte chiusa al mondo per riaprirmi solo per te; ad ogni aurora ho raccolto le gocce di rugiada più belle, ed ogni nuovo giorno adoravo dischiudermi per te , perchè perfino la bellezza meritava di prostrarsi ai tuoi occhi...
Basterebbe che tu mi dicessi che è solo una mia illusione ed io combatterei da sola contro la mia forza d'amare ancora, nonostante tutto...



Oh amore, lasciami questa illusione...
lasciami l'illusione di aver vissuto un sogno d'amore...
e se amore vero era allora, amore mio, trova il coraggio d'amarmi...