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Raccolta di testi in prosa di Antonio Coppola
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

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Il vecchio e il bambino, 40 anni dopo

Nel 1972 Fracesco Guccini scriveva Il vecchio e il bambino, canzone fiaba poesia contro il dilagare del nucleare... a quasi 40 anni, il vecchio è ormai morto da tempo, e il bambino è diventato un adulto, un padre, e nel suo cuore da quasi 40 anni, rivivono quelle immagini, di campi e prati, soltanto immaginati e sognati grazie alle parole del vecchio... ora il mondo è cambiato, ma luoghi da sempre sognati continuano ad esistere solo nei suoi sogni, e lui li rocorda vivi e veri come se avesse passegiato tra quei fiori, e nel ricordarli, proprio come accadeva al vecchio, sogni e realtà si fondono, e il bambino che è in lui sorride in lacrime ricordando quella fiaba... fiaba che non muore, che rivive in lui, e in essa il ricordo del vecchio, allora l'uomo, prende per mano suo figlio, e comincia a passeggiare con lui, e al tramonto, come suo nonno fece con lui quando era ancora un bambino, gli racconta una storia... ed il bambino, un nuovo bambino, si commuove alle parole del padre, così come anni a dietro, suo padre si commosse alle parole del vecchio... e quando la storia finì, il bambino  guardando suo padre, con voce sognante, gli disse "Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!"... e la storia continua ...

 

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Come io vedo il mondo

il silenzioso e gelido cielo notturno, una quantità infinita di puntini luminosi su un manto nero... 

e pure, non è silenzioso, l'universo è frenetico, rumoroso, violento, pieno di esplosioni e collisioni da fine del mondo... è gelido, questo lo ammetto, sempre che non ci siano stelle nei paraggi.
per la quantità infinita di puntini luminosi, posso essere d'accordo, un astrofisico una volta ha detto che nella nostra galassia ci sono un numero di stelle pari ad un 1 seguito da 13 zeri, non so neanche pronunciare questo numero, ma stando a quell'astrofisico, ci sono quasi più stelle nella galassia che granelli di sabbia sulle spiagge della terra.
ho qualche problema ad accettare la parola puntini, visto che la più piccola di quelle stelle è ha una grandezza di diverse volte superiore a quella del nostro pianeta, per non parlare di quelle che sono grandi più del doppio del nostro sole.
non stà bene neanche il manto nero, perchè è coloratissimo, quasi nessuno riesce a vederlo, ad occhio nudo è impossibile, ma , la nostra galassia presenta una gamma di colori incredibile, nebulose, ammassi di polvere, fasce di asteroidi, comete, super nova, nane bianche, buchi neri, chissà cos'altro c'è la fuori...

e pure, riduciamo continuamente questo panorama infinito, ad un misero straccio nero, con qua e la, qualche puntino bianco