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Raccolta di testi in prosa di Claudia Claudia
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

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L’inizio del ritorno

Il sole era alto e caldo quella mattina, la neve stava cominciando a sciogliersi, lasciando intravedere i piccoli boccioli di vita che dalla terra sfidano il rigido gelo del Nord.

Uscendo dalla tana, risvegliata dall' allegro cinguettare degli uccelli che salutavano la nuova e tanto attesa primavera, si stirò e si scrollò il folto manto scuro, marrone in certi punti quasi nero, dalle sfumature grigiastre.

Era stato un inverno lungo, freddo e difficile: un altro inverno da lupo solitario.

Il lupo è un animale da branco, ma anche profondamente solitario; quando decide di staccarsi ed intraprendere la sua strada, parte orgoglioso verso la sua avventura.

Profondamente coraggioso, profondamente solo.

Essere un lupo solitario comporta una grande forza fisica e d' animo.

Questo inverno era stato il più freddo negli ultimi anni e il cibo era stato poco, ma adesso, con il nuovo sole e il freddo vento del Nord che soffiava più lontano, alla ricerca  di altri luoghi da stringere nella sua gelida morsa, arrivavano tempi migliori.

Cinque anni fuori dal branco la avevano esposta a grandi pericoli e ad insidiose sfide; la paura era stata tanta, il coraggio e il selvaggio istinto di sopravvivenza altrettanti.

Adesso era ora di riprendere il cammino e... tornare dal branco.

*

La fine è l’Inizio

Una notte, torbida e fredda come la morte, lenta ma affascinante nel suo doloroso gelo, si incamminò verso il bosco scuro, con il suo passo incredibilmente elegante anche se ferino. Lo sguardo sfacciatamente puntata contro il buio del suo bosco, verso il suo luminoso futuro. Tanti ostacoli aveva dovuto affrontare nel lungo percorso che la aveva condotta fino a li, molti dolori aveva dovuto sopportare; una vita di ricerche avendo come unici compagni: Solitudine, Desolazione e Coraggio. 

Al limitare del bosco si fermò. Una leggera brezzagelida le accarezzo il muso; piccoli fiocchi di neve cominciarono a cadere sulla neve gia abbondante, regina di quei luoghi selvaggi. In poco tempo il suo splendido manto marrone scuro dalle striature grigiastre della luna fu ricoperto da un dolce e sottile strato di nevischio. Le chiome degli alberi cantavano alla luna, ballando con il sinuoso vento. Il battito pressante del suo cuore comincio ad andare all'unisono con il pulsare del bosco. 

Socchiuse gli occhi, allargò le narici ed inspirò: freddo, muschio, terra, notte, neve, libertà, vita. Tastò la severa neve sotto le sue grandi zampe.

Un ululato in lontananza la fece tremare; esitò un istante, buttò la testa all'indietro ed uno straziante ma liberatorio ululato la percorse in tutta la sua fiera figura. Riaprì gli occhi e senza attendera risposta al suo grido di vita, puntò nuovamente verso il bosco e si lanciò con foga e sinuosità nel suore selvaggio di quella che, finalmente l'aveva trovata, era la sua vera casa, alla ricerca di quello che, sapeva, sarebbe stato il suo:" ora fino alla fine".