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Raccolta di testi in prosa di Cristina Filippi
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

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L’orizzonte

Entro un macchina e non so ancora bene cosa sto facendo e se è poi così giusto che lo faccia ma il mio istinto dice di si e cosi parto e mi accorgo che sto percorrendo una strada lunga dritta ,grande e deserta.
Tutt’intorno a me è natura niente di niente nessuno.Guardo l’orizzonte e mi chiedo come possa riuscire a raggiungerlo a toccarlo voglio arrivare fin la ,voglio vivere di questa illusione finché mi farà continuare a desiderare di conquistarlo per poterlo finalmente avere, ma si sposta ogni volta che proseguo per questa lunga grande strada deserta, si sposta non arrivo mai.
Vorrei essere la prima persona che riesce a toccare quella linea di confine tra cielo e terra così vicina ai miei occhi così lontana dalle mie mani.Ma la macchina va lenta ed i miei occhi continuano a vedere solo quel cielo blu senza nuvole che tocca l’asfalto e si prende gioco di me ,“aspetta e vedrai “mi dico, gli dico.
Mi son fermata, sono troppo stanca ho sete, bevo attaccandomi alla bottiglia, sta giungendo la sera le luci del giorno stanno morendo e con loro le mie speranze.Ma ecco arrivare quel caldo tepore del tramonto che mi immerge nel suo grembo nella sua dolce sensualità nell’ultimo ed effimero abbraccio che solo lui ti sa dare, è l’orizzonte, è ancora là invitante sensuale come un’amante, così amorevole da farmi sentire che è l’unico posto dove voglio andare perché solo la potrò sentirmi finalmente completa appagata in tutto e per tutto .
Un impeto d’ansia misto a premura mi incita alla fretta, metto in moto la macchina e riparto con la speranza nel cuore, mi sento rinascere, l’amore mi pervade per me stessa questo cielo che senza sapere mi sta dando tanto forse nemmeno se ne accorge.E’ un tramonto così bello da non poterne non rimanere incantati.
Sono innamorata e felice d’esserlo perché mi sento viva.Ogni più piccolo gesto ogni sfumatura viene amplificata.Io donna non più giovane ma per certi aspetti ancora bambina, credo nell’amore od almeno in quello che fa parte di ogni più piccola cellula di me come essere pesante e non solo.Penso provo ragione e sentimento.Sentimento ragione e confusione, caos totale, ragione chiarezza ragione rassegnazione sentimento.E’ ormai giunta la notte non ho fame, la stretta allo stomaco m’impedisce di mangiare, vorrei solo una cosa arrivare là al confine per raggiungere l’orizzonte e farlo mio perché è la cosa che da tempo desidero di più al mondo.
Sono ferma un’altra volta, esco dalla macchina mi stendo in mezzo alla strada senza niente addosso, chiudo gli occhi, l’asfalto è ancora caldo quasi come volesse abbracciarmi, è il primo contatto fisico da quando son partita.Così ora sto completamente nuda,spogliata di ogni vestito da stoffa pregiata come la paura,difesa aggressiva,mostrandomi all’orizzonte, prendimi, così come sono non vedi?chiudi gli occhi perché non mi vuoi vedere?
Rimango in silenzio aspetto.Il vento leggero accarezza il mio corpo ed i brividi percorrono la mia pelle nuda sotto di lui, ti sto offrendo me stessa, completamente, mi senti?.O sei troppo distante per accorgerti di me?
Apro gli occhi guardo il cielo così meravigliosamente intriso di stelle brillanti, da commuovermi della sua bellezza,mi sento completamente sua, ma sono sola.Mi guardo attorno lui è ancora là distante.Le stelle vedendolo mi sussurrano” vai vai da lui”ed in questo momento mi chiedo se è meglio tornare a casa sconfitta da questa partita a cui sto giocando soltanto io.
Mi sento così impotente ,nulla è valso per riuscire nell’intento di arrivare dove (forse) qualcuno ce l’ha fatta.Ma proprio mentre sto per andarmene ,ecco arrivare l’alba così chiara e limpida, così timida ed indifesa ed una nuova forza riempie il mio corpo stanco.Così proseguo il viaggio speranzosa nel riuscire ad arrivare alla meta.
L’orizzonte mio amato amante quante volte mi è sembrato di raggiungerti e quante volte mi sono sbagliata!.Ho sonno, sono stanca il mio corpo sta cedendo, ma il mio cuore è forte e sa che ce la può fare.Viaggio ancora ,infinito che mai finisci ,il tuo sentire fa morire a poco a poco la vita del mio amore ,ma come ogni essere pensante io cerco la verità ,che è il mio amore per te, perché arrivare a te, o mio orizzonte, è la salvezza della mia anima, la conferma di ciò che non sono ma che sarò.
Sonno, stanchezza ,torpore.
Nooo voglio tenere gli occhi aperti per assaporarti almeno una volta, un istante ,solo un istante, un is…tan…te…

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la mente ricorda ma l’orgoglio nega.

Pensavo che l’amore col tempo si potesse affievolire quando la persona amata si allontana,l’amore si disperde,per lo meno in parte si raffredda. Lo credevo,ma quando il mio dolore non era ancora cosi cocente. Solo ora il mio cuore si rende conto che ne il luogo,ne il tempo,ne la mia anima impediranno alla mia fantasia che l’assenza sia uguale alla presenza,anzi dirò di più,il fuoco si accende ancor di più se lui non c’è e il solo udire la sua voce al telefono m’inquieta!Conservo nella mia memoria ogni smorfia del tuo viso. L’eco delle tue parole mi tiene compagnia,la mia mano scivola dolcemente sulle mie guance in una carezza leggera,vorrei fosse la tua mano a farla. Ancora ricordo il calore delle tue dita intrecciate alle mie,quando stavo con te dimenticavo tutto il resto,mi davi la serenità che ho sempre cercato. E non dirmi che ho solo immaginato di leggere nei tuoi occhi che entrambe volevamo la stessa cosa…ed ora mi domandi come sto! perche ti preoccupi per me,non sentirti in colpa. Ormai nella mia vita sono abituata a donare amore e ricevere solo dolore .Con la mia forza ho ritrovato il sorriso e l’allegria di un tempo e non smetterò per colpa di persone come te. Ti auguro di trovare una persona che valga almeno la metà di me e tutta la felicita di questo mondo .Non ti odio,non ti amo,mi sei completamente indifferente. Questa è la mia forza per non morire quando tutto il male esplode nella mia anima. Ricominciare a vivere ed amare!

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Il camaleonte

Sto dipingendo ma non un quadro,è il mio viso.
Al mattino appena sveglia mi guardo allo specchio e poi… ecco il trucco,cosi da non essere la stessa,non mi riconosco,i ritocchi mi hanno modellata e lo sguardo è più profondo.
In silenzio ammiro il mio capolavoro,sono stata proprio una brava pittrice.
Ora mi accetto meglio,affronto la vita grazie ad una maschera che mi infonde coraggio.
Mi sento forte,grazie a questa magia di colori accesi e spenti,il cambiamento mi rende felice.
Lo sguardo è quello che curo di più,gli occhi sono lo specchio dell’anima,esprimono un’infinità di emozioni.
Se sono truccati è come se nascondessero un segreto,si dipingono di una luce diversa,surreale.
E’ un gioco lo sguardo,gli occhi non possono ingannare…eppure…
Vivo il passare dei giorni come un camaleonte,cambiando il colore ai miei occhi,questo mio mutare,questo nascondere la vera me stessa sotto una maschera…
Oggi mi sento triste allora uso il grigio,domani magari sarò felice,userò il verde,colori sfumati dalle mille tonalità.
E se improvvisamente non mi piacerò più?
Niente paura….allora un’altra identità inventerò!

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Rivoglio la mia vita

Ma perché ti comporti cosi,ho rinunciato alla carriera per formare una famiglia,mi sono dedicata ai miei splendidi figli con tutto l’amore di cui sono capace,ho accantonato l’interesse di curare la mia immagine. Mi ritrovo alla mia età mentre mi guardo allo specchio,considerando il passare degli anni;che potrei essere ancora una donna desiderabile. Invece vedo riflessa l’immagine di una balena. Io che ho sempre cercato di essere una donna al centro dell’attenzione,sono diventata inguardabile. Non hai mai conosciuto realmente chi è tua moglie. Non hai mai condiviso i miei interessi ed io ho trascurato tutto per diventare ciò che mi ritrovo ad essere. Una donna scontenta della propria vita. Sono troppo codarda per esprimerti ciò che sento,le tue parole mi rimbalzano addosso senza controbattere e quando te ne vai le mie dita scrivono. Non so nemmeno io cosa scrivere,ma cosi mi sento meglio,solo in questo modo riesco ad esprimermi,ad esternare la mia disperazione. L’ira,l’orgoglio,mi impediscono di far uscire quelle parole che vorrei dirti. Tu non riusciresti a capire il mio stato d’animo,siamo troppo diversi. Dentro di me si è spento un interruttore,quello che portava il senno di poi. Credevo nel matrimonio,nella lealtà,nel rispetto,ma tu sei riuscito a farmi ricredere. Solo gli animali si comportano in maniera cosi selvaggia. Non sono il tuo tappeto che batti con violenza per togliere la polvere,nemmeno per essere calpestato,mio padre da uomo civile e da padre dolcissimo non ha mai osato picchiarmi nemmeno per punirmi. Come puoi tu lasciare questi lividi sulla mia pelle senza un motivo?La schiavitù è finita da tempo non lo sai?Il tuo modo di amare non lo condivido,se poi possiamo definirlo amore. Nemmeno può essere il modo di dimostrarti il capo di una famiglia. Ma quale violenza psicologica stai facendo vivere a quei piccoli essere,assistendo a tanta crudeltà. Non ti chiedi mai quale considerazione possono avere in futuro del loro padre?Non sarò di certo io ad insegnargli ad odiare la persona che li ha generati,in fondo provo solo pena per te,non odio. Non staro a guardare ancora per molto la mia vita morire cosi. Ti ho già regalato troppi anni. Ora non ho più paura,non posso più permettermi di continuare in questo modo,devo farlo per me e per dare un futuro migliore ai miei figli. Non importa se non conoscerò mai il vero amore,ma di certo la mia fiducia negli uomini non sarà più riposta. Credo che conoscerò la vera felicità solo riprendendomi la mia libertà e la padronanza delle mie scelte siano esse giuste o sbagliate ,sarò io e io soltanto a pagarne le conseguenze,ma almeno non avrò più il timore o la paura di essere punita per puro spirito combattivo e non sarò più il tuo tappeto…

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La luce dei miei occhi

Quel giorno quando si apri la porta del reparto e ti vidi entrare scoprii cosa vuol dire avere un colpo di fulmine. Il tuo modo di essere cosi diverso dagli altri, il tuo aspetto e la tua corporatura imponente hanno scosso tutti i miei sensi. Non pensavo in quel momento che i giorni da li a venire sarebbero stati da me i più intensamente vissuti. Cosi giovane,con i suoi poco più di vent’anni,è riuscito a piegare la volontà di una donna che sarebbe potuta essergli madre. Ma il destino beffardo è sempre in agguato,mi innamorai perdutamente di lui dimostrandogli in tutti modi i miei sentimenti,mentre lui non ha mai ammesso i suoi. Coglievo dai suoi meravigliosi occhi le sue parole,perche detto da lui non si vede bene che col cuore,gli occhi sono lo specchio della nostra anima. Un giorno mi scrisse che io non conoscevo la persona che avevo dinnanzi e che non l’avevo mai amato nemmeno per un solo secondo ma la mia ero solo attrazione fisica nei suoi confronti. Non poteva esistere un’affermazione del genere. I miei sentimenti erano reali,anche se detto da una persona che in quel momento aveva un matrimonio ancora in corso,sembrava assurdo. Eppure il vero amore non l’avevo mai conosciuto sino ad allora,non ho mai amato incondizionatamente un uomo,sono sempre stata molto cinica,ho sempre visto al di la del rapporto in se stesso,cercando uno scopo,una meta. Con lui era diverso,davo tutto ciò che potevo e forse ho dato troppo,ero diventata prevedibile e soprattutto gli avevo dato una sicurezza smisurata. Ma lui con il suo “poco” è sempre riuscito a saziare la mia sete di felicità,sapevo che la sua educazione era concentrata su determinati valori ed io non rappresentavo esattamente l’ideale degli insegnamenti ricevuti .Nonostante tutto non ho mai posto condizioni o divieti,era perfettamente in grado di gestire la sua vita da adulto e di fare le sue scelte con ponderazione. Orfano in età adolescenziale,ha sempre cercato di dimostrare la sua autosufficienza,ma in fondo cosi giovane e senza esperienza alcuna di cosa può provocare il rapporto che aveva scelto di intraprendere. Purtroppo ci si accorge sempre tardi delle conseguenze,quando ormai si è coinvolti,quando il passare dei giorni unisce due destini,quando un gioco di emozioni diventa realtà e non è più solo un gioco ma il vivere quotidiano di due vite legate da interessi comuni e da una’amore che se pur negato fino allo stremo esiste e non conosce ostacoli. Quattro anni vissuti di un amore platonico,basato solo su intensi sguardi,qualche abbraccio e tanta amicizia da farmi credere che per lui avessi il ruolo di una madre più che di un’amante. Eppure le sue parole mi facevano intendere qualcosa di diverso. Fino al giorno che assaporai le sue labbra,un brivido mi percorse la schiena,più sentivo la sua lingua insinuarsi tra le mie labbra,più intensificavo la mia passione. Aveva ceduto all’inevitabile…ma non sapevo ancora che quello era l’inizio di un dolce calvario…