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Raccolta di pensieri di Jacob l.
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

A proposito di poesia

Qualche settimana fa è stato pubblicato  un servizio dell' Espresso dedicato alla poesia. Un lungo articolo che ci dice quanto oggi la poesia ritrovi una "disperata vitalità"; quanto oggi ( ma forse anche ieri?)   si senta necessità di scrivere poesia, più ancora che di leggerla.

Che la poesia sia una realtà  ben viva lo si può facilmente evincere dai tanti premi, eventi e manifestationi dove la poesia si manifesta sotto la forma di comunicazione tradizionale o  relativa alla nostra epoca digitale che  " semplifica i codici " perchè mira a parlare ai più. E così si finisce per "scambiare i cantanti  per poeti".  

Ma i poeti vivono, scrivono per  sè stessi e per chi le loro poesie  le legge. E le  apprezza e un pò le ama.

 

*

Cini città

Perchè accontentarsi

di essere antipatici

quando, con un piccolo sforzo,

si può diventare

odiosi?

*

Illusioni

 

 

 

Non cedere alle illusioni

è meglio che niente.

Come mettersi in ginocchio

e pregare

sperando che

prima o poi

si crederà.

*

Percezioni lontane

 

  Come non  si dimentica

un amore

così non ci si scorda

di un dolore che,

come un fiume carsico,

risale alla superficie

lasciando una sensazione vaga

di ricordi lontani.

Nasce così la percezione

di cose, storie ed esperienze.

Una specie di autobiografia

della memoria di cui si sono persi

i contorni.

 

 

 

*

Ho troppo da fare.

"Ho da fare"

"non ho un minuto libero"

"troppi impegni."

Mai sentito dire?

Tutte lamentele che mascherano ostentazione.

Ambizione.

Voglia di apparire.

Iperattività volontaria, cercata, voluta

spesso affannosamente,  da partecipazione a corsi, convegni, conferenze,

gare dei pargoli, partecipazione a sodalizi, presidenze di club vari etc...

per mettere in mostra - lamentandosene - 

il proprio gran daffare.

L'apparire.

In  mancanza ansia, frustrazione.

Chi lavora e molto magari, invece,  ha poco tempo davvero

per sè.

Non si "lamenta" dei propri impegni.

Quando ha "tempo"  non va in crisi, anzi.

Perchè semplicemente, si riposa.

E allora ha  tempo; tempo di leggere, di scrivere,

di telefonare,  anche di oziare, che è veramente bello.

Senza cadere nella trappola del "lamento",

dei   trooooooppi  propri impegni

che hanno il sapore di una

specie di autocelebrazione

di poco o zero valore.

 

 

 

*

Canzone del giorno di pioggia

 

    Giornata di caldo, di sole

che tempo balzano

qua e là

le nuvole danzano in cielo

come in uno spettacolo

di varietà

si resta seduti a guardare

a sognare e

lontano da noi

si sente la vita che passa

la gente si ammassa

annoiata nei bar.

 

ed ecco arriva la pioggia

che bagna anche il nostro

tran tran

mente la mano distratta

accarezza il  can...

 

lo sguardo si perde  nel vento

nell'aria bagnata

nel tempo

di un'avventura lontana

di un sogno d'amore

o una storia puttana

 

ecco la pioggia rallenta

il suo ritmo  di rock

e fox trot

e forse somiglia ad un

tango argentino ma

di un Rio della Plata

del nord

 

Una giornata balenga

incrocio bastardo di umori

dove nel bosco

dipinto di verde

si schiantano i cuori

dove nel bosco dipinto

di verde

si schiantano

i cuori.