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Raccolta di pensieri di Valentina Ciurleo
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

pensiero

Pensiamo a protagonisti

come calcoli programambili.

Nello scarto risiede impossibilità.

E solo dopo, avanzare nella strategia.

Custode abile

amabile.

Filo in questo fermo.

Ancora una volta,

una volta ancora.

 

testo Valentina Ciurleo

*

le vent le cri

Sulle note di Ennio M.

 

Sollevare vento dai piedi

dal setaccio di malinconia.

Custoridire l'attitudine 

all'ascolto.

Un calice sorseggiato

nella stiratura di vita.

Ho sempre amato in silenzio.

 

 testo Valentina Ciurleo.

*

novembre

Essenze primarie.
Posso deliberare
senza tenere conto
della veloce idea.
Un alto segnale di ripresa
accade
in questo sfavillante
un acuto cade.
Quando ombre
riposano
approfitto per accudirmi
di luce.
Risveglio le parti,
in giro per qualche luminoso
cielo.
_____________
 
All’occorrenza contempla.
Nel centro addolcente.
Tiratore
lo stesso che avanza
e tira.
La stessa compagnia.
 
testo Valentina Ciurleo
 

*

dal pozzo

Dal pozzo
ricomincio dall'acqua
scavata a terra.
Conquista il pallido luccichio
sopra le spalle
fondamenta celesti
colonne portanti
del mio essere.
Dove scrivono
i limiti del tempo?
Nessuna scadenza
tutto può sollevarsi,
rovesciarsi
da sopra le lamiere.
Siamo argini di fiume
frantumato
che solo insieme recupera.
Non volto indietro
cado a terra
dalla luminosa rivolta.
Sarò ad aspettarti
al varco di bottiglia
al filo perenne.
 
Valentina Ciurleo
inedito
 
 

L'immagine può contenere: montagna, cielo, oceano, spazio all'aperto e natura

 

*

Dimezza il buio

Dimezza il buio, capovolgilo dentro, disorientami.
Senza colori, non so stare, riportano in superficie, parte la mia essenza.
Quando sogno, ancora più forti, quasi surreali.
Stanotte ricamo, con la potenza rossa, una tinta che ricorda anche dolore ma tinge di passione,di speranza per la vita, soprattutto profuma d’amore.
Il quadro mai dipinto vive in questa vita, nella mia mente, nel mio corpo.
 
 
Testo a cura di Valentina Ciurleo
 

*

nella vertigine

Nella vertigine dello spessore
cosa afferra la pelle?
Richiamo solitario
l’andamento del corpo.

Sulla distanza sono preparata,
concilia destini.
Le solitudini quando s'incontrano
provano a raccontare.

Non basta la corazza,
riesco a spogliare
ogni piccola sentinella
della tua linea.

Giungi,
tu giungi
nel lato del mio senso.
Prendimi, quando lo sguardo,
picchierà sulle tempie del petto.

 

Valentina Ciurleo 23/3

 

*

senza titolo

 

Pensavo venisse spontaneo

hanno detto respira,

porta avanti il petto

libera.

Circostanze dove

non sei nemmeno tu

vivi amplificato

volume

sale troppo

insipido molto.

Cambia.

Semplice non è facile

le apparenze invitano

in modo spropositato.

Il paesaggio sorprende

in modo semplice

con una forza naturale.

"L'unica difesa alle assenze

tornare dentro"

 

Testo a cura di Valentina Ciurleo

*

istintivo mi riguarda molto

Testo di Valentina Ciurleo 

 

Il racconto ha qualcosa

un lato obliquo, trasversale 

profondo.

Stare stretta, ferma

dentro fessure.

Pensiero

libertà, distanziare

respirare.

Sentire, tornare ancora

si, tornare su una collina

una montagna, puntare lo sguardo.

Punto fermo è quanto mai variabile

spontaneo.

Punto fermo è desiderare.

La fretta mi appartiene

ma non significa

che non perda tempo

per chi amo.

Amo aspettare anche in silenzio

Il tempo è intimo e personale.