I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Silenzio di stelle
Come una rosa canina che- ai margini della radura- ammirando la luna- ignora le foglie e i rami perduti- mi unisco a questo scalpitante silenzio di stelle lasciando alle porte aperte del vento passato, futuro, e presente.
Id: 71810 Data: 02/10/2024 08:47:39
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Tempi moderni
Tempi smemorati. Tempi di telefoni senza fili. Tempi muti e sordociechi tempi di non domande e non risposte già pronte. tempi, tempi di mulini a vento che girano e girano senza vento. Tempi di uomini sani e forti e bambini morti. Tempi di occhi fermi e di focolari freddi. Tempi di "ci scusi, ma siamo assenti." Tempi di fucili - abiti che cadono a pennello - e balli. Là fuori solo le voci felici dei bambini a salvarci.
Id: 71747 Data: 21/09/2024 15:23:59
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Niente si perde
Odore di pioggia. Nel cielo che sbraccia- chiara- riecheggia a mezz'aria la voce di chi- con un rapido pregare di ciglia- rapendo alla pallida luna una luce, finalmente raggiunse la foce. Rammenti? Niente, niente si perde. Niente. Se non le parole non dette.
Id: 71712 Data: 13/09/2024 14:19:11
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I bei giorni delle gerbere in fiore
Agosto è finito, la vite sul muro fa ombra alla sera piena di vite, a mala pena intraviste, e col sole svanite in un tramonto nel niente. Dei bei giorni delle gerbere in fiore e dell'allegro gridare dei vivi nella mano ora non rimane che un vocativo: Dio mio, scrivimi quando hai (davvero) finito.
Id: 71647 Data: 31/08/2024 14:22:42
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Svegliatemi
Svegliatemi, quando non vi sarà più nessuno nessuno che dica avrei voluto, ma non ho potuto. Svegliatemi, quando i rami del caprifoglio si gireranno verso l'alto, quando qualcuno avrà divelto tutte le vecchie serrature dalle porte. Svegliatemi, quando l'erba sarà un lume nel fondo della notte; svegliatemi, quando, da sé sole, nel sole, s'alzeranno in volo le prime viole. Svegliatemi, come mi svegliava, all'alba, mia madre nelle verdi mattine d'estate.
Id: 71604 Data: 12/08/2024 11:56:24
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Nuvole basse
Nuvole basse. Dal di dentro del cuore un sasso bussa per venir fuori. Sono stanca. Stanca di parole che null'altro sono se non rumore. Vorrei parlare come sanno parlare fra sé i pesci in fondo al mare.
Id: 71583 Data: 03/08/2024 20:29:31
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In cerca di un posto
E soffrire come soffrono i rami ribelli del ligustro oppressi da questa grigiastra cortina di fumo e di nulla. Cerco un posto dove i torrenti si fanno mare tanto quanto i fiumi, dove l'acqua si fa orto, e dove il cielo è di tutti.
Id: 71498 Data: 11/07/2024 11:55:34
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Quando me ne andrò
Tutto accadrà in un attimo una ciliegia cadrà dall'albero e la baia sarà celeste come prima della tempesta.
Id: 71220 Data: 13/06/2024 11:47:06
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Quel tuo cappellino di un rosso vivo
Me lo sogno ancora quel tuo cappellino di un rosso vivo nel frattempo che il mare- a ogni onda- biancheggiando ridiventava riva. A ricordarmi ogni volta- al risveglio- che sono viva il trascolorare improvviso dal verde all'oro d'un ulivo.
Id: 71031 Data: 24/05/2024 20:47:16
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Haiku
Sole raggiante un pescatore canta "Era de maggio".
Id: 70966 Data: 18/05/2024 12:23:39
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A mia madre
Ti scrivo per dirti che- malgrado tutto- la primavera non è ancora morta.
Id: 70915 Data: 13/05/2024 13:23:50
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Cielo calmo
Mi piace il cielo quando se ne sta calmo, fermo, e con le mani in grembo frattanto che un sogno da adulto torna bimbo.
Id: 70835 Data: 02/05/2024 20:20:19
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Il giocatore di carte
Sarebbe tutto amarissimo fiele se non fosse per questo residuo indiscusso di cielo dove si muove sbilenca una nuvola bianca e per quell'occhio pacifico acuto d'un uomo seduto su un vecchio muro a secco che con quell'occhio curioso ramazza il cielo e lo apre come un giocatore di Poker apre un nuovo mazzo di carte.
Id: 70720 Data: 26/04/2024 09:12:18
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Quel giorno d’aprile
Il vento strappò le vele, il sole si schiantò sul pontile. Eppure sono vive, vive e rosse, e non sfioriranno le rose d'aprile.
Id: 70543 Data: 15/04/2024 16:51:54
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Tralcio di vita
Lontanissima la tua voce depone su un fiore la luce che, nel venire della sera, si leva sui moli. Io tengo stretto stretto tra due dita quest'ultimo tralcio di vita.
Id: 70499 Data: 09/04/2024 00:58:49
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Il dolore degli occhi
A mia madre Vorrei avere un piccolo foro nel petto. Un foro per fare uscire tutto il dolore degli occhi quando il cielo a Ovest come a Est si riempie di lampi. Non parlo d'un foro che sia un cerchio perfetto. Ben sai che non esiste tempo che non sia più certo dell'imperfetto, ma d'un' invisibile cicatrice di guerra che si riapre di sera per fare uscire tutto il dolore che preme dentro gli occhi e le tempie quando il cielo a Ovest come a Est si riempie di lampi, mentre il mondo, in silenzio, è di nuovo in ginocchio e con le mani in alto.
Id: 70315 Data: 16/03/2024 16:19:12
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Una finestra aperta
Una finestra aperta che aspetta il rifiorire della ginestra. Questo è tutto quel che resta.
Id: 70200 Data: 29/02/2024 17:48:53
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Non chiedere alla paura
Riparati fra le rose porta acqua alla luna e se avrai perso per strada qualcosa, non chiedere alla paura. Non tutta l'aria è carta vetrata; apriti ai profumi che arrivano da lontano, dondolati, perditi fra due nuvole rotonde e da' alle dita ferite la forma che hanno le foglie. Firenze, 23 febbraio 2024
Id: 70155 Data: 23/02/2024 14:38:06
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E intanto che Dio dorme
E intanto che Dio dorme ecco che ritorna il sole- in un urlo- a fare da eco alla terra. Siano calmi- rotondi- ritorni d'onda e orci stracolmi di pioggia coloro che al sole sanno col solo umore degli occhi cambiare colore e forma.
Id: 70136 Data: 21/02/2024 15:54:26
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Epitaffio
Le tempeste improvvise di neve mi presero tutto, tranne il sorriso.
Id: 69898 Data: 22/01/2024 09:40:14
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Certamente, forse
Avrei voluto aver detto "forse" molte più volte e avere chiesto a me stessa: -prima di mettere un punto, sei certa di esserti detta tutto?-
Id: 69854 Data: 14/01/2024 14:05:08
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Cerco rime
Sono una cercatrice di rime. Cerco rime nei fiumi, nei semi. Fra i rami, nel fiorire dei meli, nel morire del timo, in un giro di vite. Nella luna che geme. Sono una cercatrice di rime. Cerco rime per non rimorire.
Id: 69809 Data: 07/01/2024 16:12:46
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Ho imparato a pregare
Ho imparato a pregare dal brugo nato ai bordi del lago. Ho imparato a pregare dal ramo di davidia che ondeggia e non cade. Ho imparato a pregare da Antoine che corre incontro al mare. Ho imparato a pregare dall'oro che ripara la crepa del vaso Ho imparato a pregare dall'orsa- che scampata a tre colpi mortali- nella luna piena di febbraio ha trovato riparo.
Id: 69657 Data: 17/12/2023 08:32:44
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Al Cimitero monumentale dell’Antella
E' spuntato un papavero sul povero silenzio dei selciati dove in sogno (in un battito di ciglia) gocciolanti di ricordi, in un lampo, riapparvero i miei morti. Oh, quanto odore, odore di vero amore, ora, l'alloro! Vero è che povero è davvero chi vede solo innanzi, senza mai guardarsi indietro.
Id: 69633 Data: 12/12/2023 17:40:45
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Mezzogiorno
Tutto nella stanza è a posto. Mi sposto. La mente corre e salta da un mondo all'altro. C'è una bimba in lontananza: ha un cappello in testa, un cappello di nuvole e sabbia. Corre e salta sulla spiaggia appoggiata al sole che dardeggia. Mi guarda. Butto a mare i tanti giorni freddi bruciati negli incendi, anno dopo anno. L'afferro e mi metto in salvo.
Id: 69484 Data: 16/11/2023 13:25:10
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Dove vivono gli uomini
Dove vivono gli uomini (dappertutto) solo odore acre di morte. Ma ciò nonostante - in alto- il cielo ancora scalpita.
Id: 69431 Data: 07/11/2023 14:57:41
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Sulle colline di Settignano
S'avvicina l'inverno. Il cielo non è azzurro, nessuno mi attende, il sole non splende. Nel tempo che fugge parlo a coloro che abbiamo perso e in basso, laggiù, assieme riposano fra le nebbie.
Id: 69382 Data: 01/11/2023 13:05:29
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Verso il tramonto
Scrivi chiedendo quanti anni abbia adesso il vento. Che dirti? Non sai, forse, che di tutto ormai conto soltanto le ombre? Nulla so, se non che la luna è già in cammino da tempo verso il tramonto e che l'acqua che sfama non vive sulla sponda del fiume, ma sul fondo.
Id: 69255 Data: 13/10/2023 14:47:28
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Camminando
Occhi scuri di giorni muti ancora riflessi sui muri. Questo siamo: passato che impassibile ci continua a fissare.
Id: 69202 Data: 05/10/2023 13:41:28
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Le notti d’ottobre
Rammenti le timide notti d'ottobre? Le mani brucianti d'amore, il breve delle rose? Le rosse braci accese? Il loro discreto sbirciarci di sbieco, la pioggia che briosa si scioglie sui vetri? Ecco, di di quel bel tempo di incastri e consonanze di ieri oggi non resta che una cosa: un remoto tocco di campana che spacca la notte e risuona.
Id: 69101 Data: 23/09/2023 10:07:28
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Dall’ieri al domani
Di certo ieri c'ero. Domani chi lo sa... Ma il cielo basterà.
Id: 69048 Data: 18/09/2023 07:51:06
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Il muro
Il muro è alto. Non cede. Non cade. "Disegna la vita", mi chiedi. Un continuo sferrare gridare di pugni su un muro di gomma. Più duro, ti giuro, più duro a morire d'un'ombra che ora va e ora torna.
Id: 68980 Data: 06/09/2023 18:03:03
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Unica via di scampo
Aggrapparsi a un tempo senza tempo e del sassoso campo serbare nel grembo- delle nevi- l'eterno e dei meli d'inverno il fraseggio taciturno e scarno. Aggrapparsi a un tempo senza tempo. E' questa l'unica via di scampo.
Id: 68945 Data: 30/08/2023 14:31:41
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Vacanze (acrostico)
Vivo Acquattata Come Acqua Nella Zitta Erba
Id: 68797 Data: 06/08/2023 15:10:22
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E’ così che faccio
Ho riempito il foglio di frasi a casaccio: pareti carta da parati Parigi fine dell'estate Colette il bel grano in erba amori nati e morti troppo in fretta aria che opprime la terra. Ho riempito il foglio di frasi a casaccio. E' così che faccio ogni volta che fuori la morte, furtiva, si riaffaccia.
Id: 68764 Data: 01/08/2023 15:05:30
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Luna e venti
A mio figlio L'una e venti. Sei luna e (arcano) canto di venti che mancano.
Id: 68739 Data: 28/07/2023 13:59:19
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Serata afosa
Serata afosa (terra in rivolta). Bagliori di rosa... Starà forse nei fiori la risposta alla morte?
Id: 68569 Data: 23/06/2023 14:15:30
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Ricordati di non scordare
Ricordati di non scordare la sconosciuta che incontrasti sul treno, la voce tremula del mare che teneva in mano. E quando a ogni incrocio- con gli anni- le luci s'affievoliranno ricordati di non scordare tutte le dalie che in autunno ti fiorirono tra le mani.
Id: 68387 Data: 29/05/2023 12:29:51
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Tante belle cose!
Sei la chiamata che si chiude e riapre antichissime ferite. La donna seduta di fronte sul treno, la croce che stringe negli occhi. La voce di fuori che stride e dice: "Tante, tante, belle cose!". La Luna e i Falò a illuminare il sedile. Ma ormai è già scesa la sera e questo treno non ha mai avuto freni. Né sa andare all'indietro.
Id: 68207 Data: 08/05/2023 15:34:17
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A piedi scalzi
Crocicchi di strade e d'ombre. Vite strappate. Soltanto un tacere cristallino di madre ad attutire l'urto di chi partì e non è mai più tornato. Frastorna e consuma quest'aria d'aprile. Ma resta aperta una porta nel cortile: ci sarà davvero una terra- dall'altra parte- senza né anfratti né sassi dove potere stare a piedi scalzi?
Id: 68049 Data: 07/04/2023 18:04:10
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Ad A, l’amica ritrovata
Tu non sai, tu non sai cosa sia doversi reinventare a ogni istante frumento che non s'arrende al vento.
Id: 67952 Data: 22/03/2023 13:50:54
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Naufragio di Cutro
Un'altra volta, un'altra volta, acqua di mare ti sei fatta morte. Sfiorita sfiorita è, per sempre, la fiorita estate.
Id: 67827 Data: 02/03/2023 16:33:47
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Paesaggio di cose
Siamo brevissimo silenzio, un fuori onda. Ombracoli coperti d'ombra. Case, case di brume e di nebbia. Scalini di sabbia. Ma di tutto questo passare di cose disperse una non si è mai persa. La chiave che hai lasciato sotto lo stoino dell'ingresso. Oltre alla solita mia mania di sognarmi mentre con le mani mi faccio largo nel vento.
Id: 67792 Data: 25/02/2023 22:05:02
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Mattina d’inverno
Tutto sfuma nel raggelante sfiorire del tempo, ma oggi è rifiorito il giacinto... Oh, come sembra lontano il Novecento!
Id: 67513 Data: 04/01/2023 14:04:51
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Nebbie e assenze
A mio figlio Oh, nebbia, nebbia, che avara, rasenti la terra, non so dove viva adesso il fecondo orizzonte d'un aprile che il sole rutilando tramutò in assenza. Ma corre, corre, sul marciapiede un ragazzo. Ha uno zaino in spalla. Corre, canticchia. Dimmi, sei tu figliolo che canti nella nebbia?
Id: 67264 Data: 26/11/2022 12:20:54
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Lasciatemi dormire
Per favore lasciatemi dormire. Lontana è oramai la stagione delle giostre e la luna non ha dita per lenire le ferite. Felice- certo- sono di esser viva; e vero è che vi è nell'aria un vociare antico e infantile che gira- chiama- e a cui vorrei tornare. Ma non ora. Ora (e ve lo richiedo per favore) lasciatemi dormire.
Id: 66895 Data: 13/10/2022 12:34:57
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A occhi chiusi
Oh, incolore voce d'ottobre fai che il sole ridia un verso alle cose e metta un punto e una chiusa a questo giocare continuo a occhi chiusi.
Id: 66809 Data: 03/10/2022 10:57:07
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Saremo altro
Saremo altro. Ma non sarà questa arsa terra a dircelo. E neppure il cipiglio del cielo. Saremo altro. Un'arnia, un ciuffo d'alberi, un cespuglio d'erba. Un clarinetto ad ancia di legno, l'ondeggiare benevolo del melo cotogno, i chiaroscuri d'un disegno a mezza tinta. Un lume a mano che, d'un tratto, fendendo le ombre, si riaccende.
Id: 66792 Data: 30/09/2022 15:21:40
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Pioggia di settembre
A mio figlio Che questa pioggia di settembre ti raggiunga. Quaggiù? Come al solito il nulla. Ma d'altronde quando mai il nero sonnecchiare del pensiero è stato lana che riscalda? A me resta ancora un po' di tempo prima di mettermi in viaggio. Ma non ho fretta. E me ne andrò con calma; come il sole. Quando piano piano scompare dietro la montagna.
Id: 66629 Data: 11/09/2022 12:38:12
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Di là dai rovi e dalle rovine
Mi chiedi come si faccia a tenersi in piedi. Non so e non conosco nessuno oramai da queste parti che non abbia le sembianze d'uno spettro. Però io ti dico: scavalca il muro di cinta e esci. Esci e muoviti come si muovono i pesci o ai margini dei fossati a marzo gli uccelli di passo. Non credere a chi ti dirà che non c'è passo peggiore di quello dell'uscio. Di là dai rovi e dalle rovine c'è spesso un sole che nasce. Prendi pertanto un cappello, una borraccia, una tenda e non scordare che un uccello, se chiuso in gabbia, mai canta per amore ma per rabbia.
Id: 66434 Data: 19/08/2022 14:56:55
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Estate
Canicola a parte qui è ancora tutto un nevicare morte.
Id: 66239 Data: 17/07/2022 13:52:43
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Luglio in riviera
Vorrei avere una lanterna mongolfiera da lanciare in mare in alto, contro il cielo, insieme a una preghiera.
Id: 66205 Data: 11/07/2022 08:55:01
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Sui ricordi
Sarà desolata terra questo informe tempo di ciechi e di sordi nell'ultimo mio librarmi sui ricordi.
Id: 66106 Data: 25/06/2022 15:44:51
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Mano a mano
Non hanno pace queste mie mani: ora le chiudo, ora le apro. Sono le mie, ma ecco che ora diventano le tue. E intanto, piano piano, ieri è di nuovo già domani.
Id: 65958 Data: 02/06/2022 13:50:55
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Dal nulla
Ha smesso di tremare la terra ma ancora non cantano gli uccelli. Due case più in là nascosto tra i cipressi un tassì silenzioso aspetta. Dal nulla si spalanca una porta. Esce una donna:- Ciao, tornerò presto a trovarti mamma- sussurra. E' un vicolo cieco senza sbocco questo tremare sordo di terra di nessuno. E io ricordo.
Id: 65670 Data: 28/04/2022 08:58:12
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Albicocchi in fiore
Non socchiudere gli occhi. Basta restare fermi! E' sera ed è già giunta l'ora di ripartire. Non socchiudere gli occhi. Basta guardare indietro! Basta temere il vento! Non tutto è andato perso. E di quell'aprile di sole alto e di morte restano- a sorvegliare il torrente e i sentieri- i vecchi albicocchi in fiore.
Id: 65603 Data: 18/04/2022 12:52:07
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Respiro corto
La crepa era profonda. Batté la mezzanotte. centodue pulsazioni al minuto. Respiro corto. La notte batte più forte per chi è già morto. Morto sebbene condannato- dall'alto- a vivere due volte.
Id: 65557 Data: 12/04/2022 09:34:41
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Sarebbe bello
Sarebbe bello svegliarsi, Farsi un tè, spilluzzicare due o tre biscotti al latte sgranchirsi, canticchiare fra sé e sé "I ritorni" di Battisti. Correre da una stanza all'altra, aprire tutte le finestre, sistemare una seggiola di fronte al vecchio, saggio, orizzonte e dire:- Oh, guarda, è finita. E' finita la guerra! Chi l'avrebbe mai detto... Anche se deboli e sconclusionati, i versi dei poeti ce l'hanno fatta! E a ogni chiusa e a ogni capoverso un varco s'è aperto- E dire dire con stupore: "oh, guarda! E' là fra quell'ossimoro d'acqua che incendia e le forsizie che in silenzio domandano di rifiorire a oltranza che, sfinito, infine s'arrese ogni delirio di potenza."
Id: 65457 Data: 28/03/2022 14:57:12
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Guerra e Pace
Fermatevi, fermatevi! Ripensate piuttosto ad Andrej Bolkonskij, disteso a terra, ferito. Ripensate a quel suo cielo infinito. A quel cielo fin lì ignorato, e infine afferrato. Pensate. Pensate ad Andrej. E tenete, come si tiene in un palmo di mano la neve, la contezza che tutto tutto, tranne quel cielo infinito, è vano.
Id: 65395 Data: 18/03/2022 17:09:29
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Il sole non scorda
Non disturbare il bambino che dorme. Il sole non scorda. Il segreto per non cadere? Il mandorlo chino sotto la pioggia d'aprile che ancora si strugge di rifiorire.
Id: 65208 Data: 17/02/2022 19:49:54
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Sul ponte
E giunsero infine i giorni di sole in ogni ombraio. Io, bimba, che getto un punto di domanda di là dal ponte. Tu, padre, che rientrando m'aggiusti una ciocca di capelli. Chi siamo? Siamo tutti, nessuno escluso, il fiume che ci scorre dentro. E' in quel fiume sotterraneo ch'io mi immergo quando al termine della notte, sul ponte, vita e morte, in sogno, s'allineano e mi rincorrono.
Id: 65153 Data: 08/02/2022 13:15:07
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Parole incartate
In questi anni, amore, ho scritto per te migliaia e migliaia di parole. Per non perderle, le ho incartate. A ognuna ho messo un fiocchetto di colore diverso. Le rosse sono parole d'amore, le blu il frustare della pioggia quando viene giù e non la puoi fermare. Le bianche, la gioia di aver visto il mare. Le gialle, il riverberarsi del sole quando invade la solitudine d'estate. Le verdi, noi che contiamo le margherite nei prati. Se dovessi tornare, e io non fossi in casa, se puoi, apri e spalanca tutti gli armadi.
Id: 64873 Data: 26/12/2021 19:47:16
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Nulla pretendo
Risale la memoria verso la prima fonte. La consapevolezza della finitudine della vita s'espande. Dall'imbrunirsi delle cornee- per il troppo duellare con il vento e la polvere- nulla pretendo se non occhi che non dimentichino.
Id: 64789 Data: 11/12/2021 09:21:05
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Due di novembre
Due di novembre. Cielo di latta. Una nuvola bianca che si fa latte. Vive nel ventre dei giorni che scorsero belli il ricordo dei morti.
Id: 64517 Data: 02/11/2021 09:22:43
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Consigli di viaggio
Ti lascerò andare, parola, che non vuoi uscir fuori. Decidi tu dove ti vuoi posare. Mai al pensiero sono occorse ali per volare. Potrai essere corrente che fluisce, pesce volante, corpo estraneo che diventa perla, culla, per l'iride spaesata di chi fugge in cerca di altre terre. Ti lascerò andare, parola. Sì, decidi tu dove ti vuoi posare. Porta con te vocali, consonanti, accenti, e tieni bene a mente che, a valle, non tutte le luci che abbagliano sono stelle.
Id: 64444 Data: 26/10/2021 13:16:31
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Voglio scrivere E
Voglio rimanere libera. Voglio rimanere me stessa. Voglio rimanere la bimba che in prima elementare stretta stretta nel suo grembiulino godet guardandola diritta negli occhi disse alla maestra: perché mai dovrei scrivere A se a me, invece, piace scrivere E?
Id: 64260 Data: 07/10/2021 14:30:18
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Avviso ai naviganti
Se un giorno parlerete di me, non importa se non ricorderete il mio nome. Dite: amava la musica, amava i poeti. Se poi nel frattempo- navigando- avrete imparato ad approfittare del vento contrario, aggiungete: non le bastarono gli occhi, le mani, per domandare alla neve e alla pioggia: da dove venite? E chi vi manda?
Id: 64100 Data: 21/09/2021 13:57:22
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Verba non volant
Dare e ridare altri e altri nomi al sole. Riprodurre con la memoria voli fuggevoli di gabbiani di quel che siamo stati che fummo ed eravamo. Perché anche se le parole si crede che volino esse non si allontanano. Dire tra sé e sé: sì, vale. Vale sempre la pena ritornare a essere scogliere, litorali, mare.
Id: 64020 Data: 13/09/2021 20:22:37
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Il mare non si scorda
Fosti barca nata da un'onda. E dagli occhi ancora straborda tutto il mare che non si scorda.
Id: 63906 Data: 31/08/2021 23:32:54
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Mi fingerò polvere
Mi fingerò polvere, brezza. Mi fingerò nuvola, pioggia. Mi fingerò acquerugiola, neve, vento. O foglia immobile di magnolia. Mi ricomporrò a poco a poco scomparendo.
Id: 63886 Data: 28/08/2021 23:45:16
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Montagne
(In memoria di due amici morti di Covid) Non sono più così nemiche le montagne. Delle cime più alte rimangono gli echi, dei versanti i riflessi, dei passi degli amici scomparsi quella bassa pianura dove all'una, d'estate, si riposano le cinciallegre e i codirossi. Non sono più così nemiche le montagne. E neppure più così alte. Adesso che la vita è giunta quasi al capolinea, posso finalmente sedermi all'ombra di due betulle e (senza farmi più domande) guardare fiorire la valle.
Id: 63820 Data: 18/08/2021 16:45:36
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Due tendine
Due rettangoli bianchi, sei tarsíe di rose, due trine di pizzo chiacchierino. Com'è solidale il cielo schermato dal chiaro tramare del lino!
Id: 63751 Data: 08/08/2021 21:56:54
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Polvere negli occhi
Dovremmo correre per tutta la notte. Visitare, senza entrare, la casa del moribondo e- va'- dire al fiume- va'- e del tuo discorrere- su quel davanzale in penombra- lascia almeno una goccia d'acqua che brilli, si perda e ritorni. Non sai che qui i vivi si riconoscono tra sé solo se sono morti? Di null'altro essi si curano se non è polvere che alzano negli occhi. Non sanno? Certo che sanno. Perché dire che intorno, intanto, la terra sta crollando?
Id: 63745 Data: 07/08/2021 01:03:20
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Accade
E così, improvvisamente, accade- e accade quasi a tutti- di smarrirsi senza essersi mai mossi. È così. Accade. Accade davanti a uno specchio, di fronte a una porta rimasta aperta, o quando l'estate ci spinge con un improvvisato slancio in avanti, ed è subito inverno. A me è successo ieri. Dove? Di faccia ai segreti che verso sera la città svela sulle facciate bianche delle chiese e delle piccole case a schiera.
Id: 63670 Data: 23/07/2021 00:48:40
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Sul molo
Sul molo, un uomo e il suono umano del suo bastone. Nell'assolata sonorità del mare- affollato di suoni senza croci- la voce universale dell'amore che non muore. E rimane.
Id: 63646 Data: 18/07/2021 12:38:01
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Case in collina
Ogni vita è una casa in collina che guarda altre vite che guardano da altre colline.
Id: 63575 Data: 06/07/2021 19:37:52
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In cerca di parole
Non chiedermi più di risponderti. Non conosco parole per dire al tempo di ritornare indietro nel tempo. Posso dirti soltanto: se ti sei perso, aspetta che il sole tramonti, poi voltati, e domani cercati nel frusciare del vento.
Id: 63554 Data: 02/07/2021 19:23:29
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Sere di giugno
Sere di giugno. A mio figlio Nel bagliore di platino degli alberi il timbro della tua voce (che ricompare) rimanda a strade mai chiuse- strade che ti sembrano assurde finché non le percorri... Vorrei avere non due, ma cento braccia di madre per raggiungerti.
Id: 63532 Data: 30/06/2021 14:31:02
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Ponti immaginati
E ora che anche i vecchi ponti immaginati per unire genti, popoli, etnie, sono crollati null'altro è rimasto in piedi della Storia se non la geografia della memoria.
Id: 63510 Data: 27/06/2021 16:49:14
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La buonista
Se essere buonista vuol dire opporsi con forza alla vostra ossessione di dividere il mondo in bianchi, rossi, gialli, neri, Rom, Sinti, Caminanti, ecco, sì, allora io sono una buonista e me ne vanto.
Id: 63442 Data: 15/06/2021 08:46:52
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E’ un attimo
E' un attimo e tutto là fuori si fa memoria: i temporali, il treno dell'una e trentanove, i gerani, i gatti del vicino che si crogiolano al sole. Non so quanti anni siano trascorsi. Vivo in una radura dove le case non hanno orologi.
Id: 63393 Data: 09/06/2021 09:09:02
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Le braci
A chi giova sapere se Krisztina sapesse o non sapesse? Konrad è fuggito, il generale s'è nascosto. Nini ormai vede solo da un occhio. Il segreto è morto nel fumo delle braci. Giammai la musica si nutrì di parole. Non siamo che la polvere che, a ovest come a est, nel vento s'alza nei cimiteri. (Liberamente ispirata al romanzo "Le braci" di Sándor Márai)
Id: 63324 Data: 31/05/2021 14:41:19
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Nuvole
Mi mancherete nuvole che andate verso i monti. Mi mancherete come gli anni e la vita che ho davanti.
Id: 63266 Data: 24/05/2021 13:43:37
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Un treno in corsa
Non temere l'ira degli Dei. Va', corri, evita di contare le case, le rose, il grano in erba che ricordi. Va', corri, insisti- urla un treno in corsa. Fermati soltanto davanti a due porte aperte. Nessuno muore due volte.
Id: 63130 Data: 10/05/2021 17:01:08
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Si diraderà la nebbia
Si diraderà la nebbia. I Fratini faranno buche e nidi bianchi nella sabbia. Sarà la luna con gli occhi socchiusi a deporvi l'ombra accecante della morte. Si diraderà la nebbia. Un bimbo seduto sulle scale dirà: ti aspettavo. Sei tornata, finalmente!
Id: 62974 Data: 24/04/2021 14:44:09
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Ai margini
Disegnare ai margini del foglio- già stracolmo di uomini e di donne morti in battaglia- un cielo umile che li accolga.
Id: 62780 Data: 04/04/2021 15:40:13
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Cosa possiamo fare?
Cosa possiamo fare ora che siamo fiori senza essere corolle?
Id: 62733 Data: 30/03/2021 13:54:41
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Quattro versi
Quattro versi servirebbero. Quattro soltanto. Uno per dire: guardate! Ero lì e quella fu la mia prima estate. Un altro (il secondo) per dire ecco quelli sono i primi passi che mossi insieme con mio padre su quel sentiero di terra rossa che ancora odora di primavera. Un altro (il terzo) per ridire la primissima parola che io dissi proprio un istante prima che quel primo inverno morisse. L'ultimo (il quarto) per dire: vedete quei quattro alberi spogli? Ecco quello fu il mio primo disegno. E fu anche il mio primissimo autunno.
Id: 62707 Data: 28/03/2021 14:58:05
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Disorientamento
Niente mi disorienta di più d'un vento d'aprile che ripete all'infinito: "com'è potuto accadere?"
Id: 62693 Data: 27/03/2021 11:48:53
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Sono stata soltanto una donna
Sono stata soltanto una donna. Non mi interessa l'eternità. Essere foglia rimasta per sbaglio in bilico nel bosco fra la betulla e il bosso. E' questo quel che m'interessa.
Id: 62644 Data: 23/03/2021 16:15:39
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Tempo permettendo
Felice- persuasa dell'inutilità delle cose- con le ali allineate ai lati come le falene. Così è- tempo permettendo- che vorrei andarmene. A.P.
Id: 62616 Data: 21/03/2021 16:44:00
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Vento di ponente
Babbo, le luci si sono spente, ma io ti vedo. Sei il vento che da ponente sempre mi spinge avanti. Ora di qua, ora di là dal mondo.
Id: 62583 Data: 19/03/2021 14:03:54
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Via Martelli
Sei rimasto lì- (A mio figlio) fermo immagine di indicibili cieli oro e azzurro di mezzogiorno con giorni e anni che non crescono con le tue mani che dicono non è mai tardi per dire rimani. Sei rimasto lì con gli occhi fermi- immobili- su via Martelli con alle spalle l'arancio algido d'un autobus che corre nel freddo di dicembre. Sei rimasto lì fermo immagine di indicibili cieli oro e azzurro di mezzogiorno.
Id: 62546 Data: 16/03/2021 13:05:51
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L’aria sarà fredda
Finché ci sarà un quarto di luna- finché ci saranno un poeta e una farfalla che volano accanto senza sapere dove stanno andando- finché ci sarà una donna in fondo alla fila che dice:- io dissento- l'aria sarà fredda ma non ci sarà vento che- soffiando- non spanda sulla terra pallida la sua luce azzurra.
Id: 62504 Data: 12/03/2021 19:00:06
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Poco prima di colazione
Poco prima di colazione la tua fotografia che irradia calore. Marzo. Una valigia pesante da sollevare da sola. Sono colpi sparati al cuore da distanza ravvicinata (senza silenziatore) le belle giornate di sole.
Id: 62373 Data: 01/03/2021 13:48:10
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Anni lontanissimi
Anni lontanissimi nostalgia di mio padre. Dal cielo continuano a piovere sassi. Ancora troppo presto per dire ad alta voce la parola domani.
Id: 62368 Data: 28/02/2021 17:11:08
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Inverno a Nizza
(A mio marito) Quanti anni avevi- amore- quell'inverno a Nizza? Ed erano azzurri o neri gli occhi quando appoggiati con le mani alla balaustra tu aggiungevi e toglievi aggettivi alla brezza? In quale continente viaggeranno oggi le braccia stanche della donna che passandoci accanto domandava a tutti: perché il tempo dell'amore fugge così in fretta? Quale suono faranno adesso i passi degli assenti in Place Massena? Quanti anni avevi- amore- quell'inverno- senza pioggia- a Nizza?
Id: 62255 Data: 18/02/2021 10:58:54
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Andando fuori tempo
Cercherò un luogo dove riposare. Lo cercherò riparato. Non so ancora se sotto a un cedro o se accanto a quelle due magnolie che in chissà quale altra vita furono viole. Cercherò un luogo. Lo cercherò tra la costa e il fianco sinistro della montagna o a oriente, lì, dove anche le palpebre più stanche sono porte che si spalancano. Cercherò un luogo soleggiato. Lo cercherò andando fuori tempo massimo col mondo. Se non trovate le tracce che ho lasciato, cercatemi. Non sarà facile- sono troppe le ombre appese ai rami- Se potrò, vi risponderò.
Id: 62016 Data: 29/01/2021 20:40:06
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Fu l’acqua del lago
Fu l'acqua del lago a farmi amare la terra. Ad ogni guizzo a ogni scintilla lasciati in aria dai pesci- calma- essa bisbigliava: vedi? Bisogna andare a fondo per risalire a galla.
Id: 61823 Data: 17/01/2021 10:03:28
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Chi dobbiamo seguire?
In un movimento convulso- lo stesso che fece tremare le porte- che scosse forte l'alloro e smosse d'improvviso la caverna e il monte come Enea chiedo agli dei chi- noi profughi del grande inganno che governa il mondo- dobbiamo seguire per trovare nella falsa fosforescenza del male una terra nella quale approdare?
Id: 61731 Data: 11/01/2021 12:39:48
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Passeri e pettirossi
Non si possono togliere gli occhi rossi a un ricordo. Si può però mitigarne i contorni- arrotondarne gli angoli con un bagliore caldo. E come attendono le glabre bouganville attendere il ritorno dal nulla dei passeri e dei pettirossi. A.P.
Id: 61585 Data: 01/01/2021 16:33:49
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Il sole è unisola
Due isolati di case. Il sole è un'isola di cose disperse. Penso a me stessa come si pensa a una casa, a un paese, a una città sommersi. Sotto un cipresso altissimo riposa una bambola di pezza. Chissà che età avranno gli Alisei e la brezza!
Id: 61409 Data: 19/12/2020 11:31:29
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Scrivo
Scrivo per dire agli alberi: -dormite- dormite- che qui la guerra non è finita. Scrivo per dare silenzio al silenzio- voce a due voci afone e evanescenti. Scrivo per dire ai mercanti di morte: cosa direte ai vostri figli quando vi punteranno contro i vostri fucili fiammanti? Scrivo per infilare una via laterale, per ridare fiato alla neve- alla luna- al verde della radura. Scrivo per dire agli alberi: -dormite- dormite- che qui la guerra non è finita.
Id: 61278 Data: 09/12/2020 09:12:44
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Diario di viaggio
A questo mio lungo viaggiare- da un punto interrogativo all'altro- aggiungo un girasole, tre rose, due genziane. L'alba che vibra e risale dal crinale. L'odore del pane, una manciata di sale. E l'Arno che raggiunge il mare. A.P.
Id: 61182 Data: 02/12/2020 14:07:10
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Altalene
Siamo quell'attimo che ancora dondola sul ramo. A.P.
Id: 61116 Data: 28/11/2020 13:43:05
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Paura
Guardo fuori. Il vento che infuria ha i lineamenti di due donne in fuga. Mando in alto un cerchio di fumo. In basso il mondo che parla solo di se stesso. Paura. Paura del cielo quando fa promesse. Tolgo da ogni frase parole che pronosticano certezze. Apro la finestra. Nell'aria ancora il profumo onesto di timo e ginestra.
Id: 61075 Data: 24/11/2020 17:59:45
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Postumi dei giorni felici
Vorrei dire: la notte è finita ma queste mie mani hanno troppe cicatrici e nessuno è mai sopravvissuto ai postumi dei giorni felici. Né febbraio- né l'acqua del granaio- Tu dici:- aspetta- non è sempre vero che a marzo il vento muore presto- ma io conosco quanto possa essere inclemente aprile quando ride. Vorrei dire: la notte è finita ma queste mie mani hanno troppe cicatrici. E la mia sete è infinita. A.P.
Id: 60882 Data: 09/11/2020 13:30:13
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Stupore
Lo stupore mantiene vivi gli occhi. Non chiedermi di nuovo perché il cerchio si allarga ogni volta che lanci un minuscolo frammento di roccia nell'acqua. Lascia che io viva inclinata con la testa appena appoggiata sulle mie mani aperte. Altre vite ci passeranno accanto e voglio trattenerle. Anche se come l'acqua della laguna che esonda esse non hanno forma. A.P. Firenze, 27 ottobre 2020
Id: 60732 Data: 27/10/2020 15:49:10
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Giorni dispari
Amo i giorni dispari. Essi mi ricordano le nove rose che mi regalasti in quel novembre nel quale tutti gli alberi da frutto parevano dire- anche se lo sembriamo- noi non siamo morti. E- malgrado il cielo si divertisse a oscillare per non farsi trovare- fu quel sonno antico e provvisorio a far sì che persino io mi risvegliassi. Ed è da lì- da quegli alberi dei giorni dispari e da quelle nove rose rosse ch'io divenni- contemporaneamente- a giorni vita, altri morte.
Id: 60463 Data: 05/10/2020 13:46:36
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Un giorno di festa
Apro le tende dalla strada deserta giunge indefesso un odore di festa. Un'auto romba al di qua del non visto; sopra il platano che ondeggia l'impressione di essere un'ombra- una chiamata persa- la sfocatura d'una foto scomparsa.
Id: 60343 Data: 27/09/2020 14:59:22
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Giorni diseguali
Dei giorni diseguali conservo ancora inciso sui palmi delle mani quel refolo di bora che nacque dai narcisi e morì in riviera. A.P.
Id: 60313 Data: 24/09/2020 16:38:01
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Quindici settembre
Quindici settembre. Un'amica dice: che fai, ti fermi? Oltre un rebus di voci le vite degli altri e la mia che s'è trasferita altrove.
Id: 60222 Data: 15/09/2020 18:24:50
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Inumana allegria
Nella voragine senza fine di tanta inumana allegria dico mille volte grazie a chi m'insegnò la libertà di poter piangere. A.P.
Id: 60013 Data: 01/09/2020 17:09:08
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Poi il cielo cadde
Con te i muri furono fiori. Le foreste, madri. Le albe- ansiose- primipare e padri. Poi il cielo cadde come cade quel soldato a cui hanno detto: "Spara!" E lui non spara perché oltre il mare vede sua madre. Di quell'addio- figlio- ora altro non rimane che un dio (che non è il mio). E quel grido che da sempre muore nel mare. A.P.
Id: 59853 Data: 18/08/2020 16:45:39
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Camminando
L'estate passa. Sono il lampo d'acciaio che s'inabissa nel suono dissonante di quel vecchio che- camminando- somma ai miei occhi i suoi passi. A.P.
Id: 59834 Data: 16/08/2020 15:20:40
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Uva e mosto
Oggi starò zitta. Sarò uva e mosto. La T della metà di me che si scontra contro la A di agosto che già annunzia la G di giorni morti. Oggi starò zitta. Sarò la N della neve che ricopre l'orto dove mia madre- vestita di blu- mi dice: aspetta! A.P.
Id: 59824 Data: 15/08/2020 14:53:52
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In treno
E' un'estate silenziosa questa. Silenziosa come questa donna che ho di fronte. Chissà cosa sogna... L'urlo di Munch? La Wally di Egon Schiele? La Nadja di Breton? Il blu della gonna di Emma Bovary? Zazie? Il metrò? La Gare d'Austerlitz? Chissà cosa sogna la donna di fronte...
Id: 59679 Data: 01/08/2020 18:57:37
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Vedere tutto è non vedere
Non oltrepassare l'oltre. Vedere tutto è non vedere- non vedere- niente. Diventa piuttosto quel grande fiume azzurro che pensato diventa verde mentre la nudità del tempo inonda di indaco gli occhi e i fianchi della casa bianca in cui nascesti. A.P.
Id: 59574 Data: 24/07/2020 16:39:33
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Pandemia
Mi domandi perché la mia lettera di aprile non abbia fine. Ebbene, anche se non c'era nebbia, qui eravamo in guerra. E non c'è guerra che non abbia una G una U una E due R e una A che non siano lettere perse che giungono dal fronte. Il cielo, comunque, è sempre terso; persino se si scrive di vita e di morte.
Id: 59221 Data: 26/06/2020 19:16:43
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La pagina che manca
Trascrivo la traiettoria di una stella. La pagina che manca è il lungo sonno d'una bambina senza nome alla quale furono negate una casa e una terra.
Id: 59179 Data: 23/06/2020 13:04:41
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Spazi bianchi
viviamo senza rompere mai le righe dimenticandoci che siamo solo spazi bianchi.
Id: 59060 Data: 15/06/2020 15:11:01
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Città fredda
A volte di notte mi cerco. E a bassa voce pronuncio il mio nome. Chi sono? Da dove vengo? Dov'è il tempo? Non lo vedo. Ritenta. Ritenta. Ricordi? La vita è lunga. Lunga. E tu hai fame e sonno. Ma dov'è il mondo? Conosci forse luoghi in cui gli uomini non siano obbligati a nascere e anche a morire contenti? Ritenta. La vita è lunga. E ci vuole molto tempo prima che la neve si sciolga.
Id: 58975 Data: 09/06/2020 15:34:38
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Zone di pace
Eccomi finalmente a casa. Sono mazzi di altee e rose borraccine le zone di pace.
Id: 58957 Data: 08/06/2020 12:39:40
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Straniamento
Straniamento. Riverberi di asfalto. Siamo arbusti di berberis rinati in territori di guerra.
Id: 58872 Data: 03/06/2020 09:54:40
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Poco importa
Quando la città si fa cerchio entro ed esco dal mondo. Scavo il cielo muto e a mani nude ritorno. Poco importa se le strade sono fantasmi sordi come lo è l'anosmia degli Dei nei deserti. Resta sempre la vita. E non è mai la stessa. Anche se scrivesti alla luna senza avere risposta.
Id: 58767 Data: 27/05/2020 11:48:56
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Uno due tre stella
Cortili ombreggiati. Partenze. Nella vertigine del vento si ricompongono d'un tratto tracce di esistenze. E' pozzo senza fondo l'acqua pulita dell'infanzia. Dietro la tenda bianca una bambina grida con le dita: uno, due, tre, stella.
Id: 58739 Data: 25/05/2020 13:06:01
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Si chiamava Diletta
Parenti Diletta? Diletta è morta? Noi? No. Mai accorti di niente. Pareti Muri senza occhi né orecchi. Botte. Botte da orbi. Amici Che vuole che le dica. Un uomo perbene. Tutto casa, chiesa e famiglia. Regole: tenere. Tenere- il più possibile- le bocche cucite. Ammazzata? Niente. Mai accorti di niente. Vicini Hai visto come si truccava? Anche lei, però! Se l'è proprio cercata...
Id: 58627 Data: 17/05/2020 19:52:30
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Nessuno
Nessuno avrà vissuto invano fintantoché l'inverno morirà credendo d'esser grano.
Id: 58542 Data: 12/05/2020 21:21:16
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Senza titolo
Rugiada mattutina gerani rossi grata di essere nata.
Id: 58405 Data: 04/05/2020 12:50:00
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Nuvole
Volevo vivere vivere come vivono le nuvole agostane intanto che il cielo- calmo- si fa lana.
Id: 58362 Data: 01/05/2020 19:14:53
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Trompe- l’oeil
Non andare, dicevi. La luce del giorno è limpida d'inganni. Ma c'erano verande aperte dappertutto e sciabecchi nei porti. Non andare, dicevi. Come se la realtà non fosse un gioco degli specchi e la vita un falso d'autore che ha origine negli occhi.
Id: 58292 Data: 27/04/2020 17:12:14
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Finestre
Apro la finestra. La strada ha un respiro profondo. Con la fantasia tiro dentro il mondo. Firenze, 24 aprile 2020
Id: 58240 Data: 24/04/2020 18:36:51
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A che sono serviti i versi dei poeti?
A che sono serviti i versi dei poeti - gli accenti- gli occhi che ridiventavano azzurri nell'arsura dei venti? A che sono servite le mani del buon Vinca che innaffia gli istanti? L'empatia dei glicini negli orti? A che sono serviti i versi dei poeti- gli alianti- ora che aria rima con morte? A.P. Firenze, 22 aprile 2020
Id: 58206 Data: 22/04/2020 16:03:07
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Fresie
Un cielo noncurante ci divise. Ma brilla- brilla ancora sulle ripe- il giallo accogliente delle fresie. A.P. Firenze, 6 aprile 2020
Id: 57866 Data: 06/04/2020 21:38:04
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Ma la rosa è viva
Sono morti i salici del lago ma la rosa è viva e prima che anche quest'azzurro silenzio muoia- senza che nessuno lo pianga- spalancherò la finestra e vivrò due volte come la tua ginestra verdazzurra che dice ce la farò- ce la farò- perfino questa volta.
Id: 57738 Data: 30/03/2020 21:29:47
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Libertà
Ti cercai dappertutto. Rinchiusa dentro il cerchio impazzito del mondo- col viso controvento- facesti un passo. Un solo passo avanti. Eccomi- mi hai trovata dicesti- Libertà- E io piansi. Sì, piansi tanto. Come adesso che ricordo quanto sia deserto il mondo quando manchi. A.P. Firenze, 25 marzo 2020
Id: 57614 Data: 25/03/2020 17:42:00
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Visioni
Galleggio sulle ombre. Visioni di dolore. Un raggio di sole tramortisce il cuore. A.P. Firenze, 24 marzo 2020
Id: 57588 Data: 24/03/2020 15:30:31
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Lontanissimo
Un sole insolente in solitaria ascolta il respiro- lontanissimo del mondo- che sale portando in salvo l'ultimo orizzonte. A.P.
Id: 57437 Data: 16/03/2020 09:54:50
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Gli assenti
Quando mi chiamarono e qualcuno disse: entri entri- presto- non c'è più tempo ero il lago che ancora stringo negli occhi. Tu guardasti oltre e i monti gridarono agli Dei: -perché siete morti?- Ora, conto solo gli assenti. E gli astri claudicanti dei poeti e dei vinti. A.P. Firenze, 2 marzo 2020
Id: 57150 Data: 02/03/2020 16:39:19
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Non ho tempo
Non ho tempo per morire. Devo ancora coniugare il soliloquio del sole e l'infinito del mare.
Id: 57064 Data: 27/02/2020 17:05:15
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Non ho altro da dire
Non ho altro da dire nient'altro che non sia andare oltre - oltre - l'osceno omettere di dire che ha un solo colore l'ansia di morire. A.P. 11 febbraio 2020
Id: 56697 Data: 11/02/2020 16:06:04
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A ogni passo
Transitiamo nell'adesso. A ogni passo il trapassato remoto e quello prossimo che ci portiamo addosso. A.P. Firenze, 6 febbraio 2020
Id: 56608 Data: 06/02/2020 22:17:40
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Il mio primo ricordo
Sono nata col sole di maggio sono nata ridendo. Il mio primo ricordo è sepolto nel piccolo giardino d'inverno fra il battito del pendolo e il cavallo a dondolo. Nelle notti d'autunno quando il cielo è sveglio mi rivedo e come allodola su un mandorlo gli ripeto: non me ne andrò finché canta il gallo. Sono nata col sole di maggio. Sono morta vivendo. Il mio primo ricordo è sepolto nel piccolo giardino d'inverno. A.P. Firenze, 3 febbraio 2020
Id: 56524 Data: 03/02/2020 16:23:08
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Vorrei tanto
Vorrei tanto raccontarti di come d'inverno si risvegliano le foglie senza nome degli acanti; del figlio che vegliò la madre in sogno, del tanto di meno e del tanto meglio. Del luglio in cui piovve olio e tiglio. Vorrei tanto raccontarti di come d'inverno si risvegliano le stelle. A.P. Firenze, 28 gennaio 2020
Id: 56372 Data: 28/01/2020 18:25:23
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In quale luogo?
In quale luogo dormiranno adesso la valigia di pelle? Il pullman delle sette, gli amici che radiografavano le stelle? La ragazza con la minigonna? In quale luogo dormiranno il quaderno degli appunti, il solstizio nel quale scrivemmo: eh, si... noi ci ameremo in eterno? In quale luogo dormiranno l'agrifoglio, la matita nera, il fermaglio giallo, il capodanno del millenovecentossessanta? A.P. Firenze, 16 gennaio 2020
Id: 56161 Data: 16/01/2020 14:17:49
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Insonnia
Ritorno sui miei passi. Per un istante sono i giorni, gli anni, i mesi che non vissi. Il perdono e il suo tuono. L'orso di Annaud e la sua tana. Il gran fiume Eridano. L'ambra che si dissolse sul marmo. La memoria di Adriano- la sua insonnia- mia madre che morì in inverno. Ritorno. Ritorno sui miei passi. E, si. Io sono. Sono i giorni, gli anni, i mesi che non vissi. Il biplano che, in un giorno di sole, a Elpis tese la mano.
Id: 56023 Data: 08/01/2020 14:46:29
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Il cielo è semplice
Il cielo è semplice, guardalo! Guarda com'è facile per esso tramutare il gemere d'un gelso in mille e mille gemme! A.P. Firenze, 3 gennaio 2019
Id: 55974 Data: 03/01/2020 16:55:38
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Sound
In questo mondo che non ha più tempo, ti penso. E come un sound senza arpeggi- nell'uggia della pioggia- io mi perdo.
Id: 55881 Data: 24/12/2019 20:34:11
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Inverno
Tu continua a ballare. Non vedi quanto bene balena nei nidi d'una nube invernale? A.P. Firenze, 12 dicembre 2019
Id: 55732 Data: 12/12/2019 15:35:27
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La mia sera
La giornata è finita. la sera è un fiorire di vite e nature morte. Un rinascere e un morire una stanza senza porte. Un parlare senza dire. Un rifiorire infinito di piracante e distanze. A.P. Firenze, 9 novembre 2019
Id: 55298 Data: 09/11/2019 01:29:38
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Una strada
Una strada di terra a ricordarmi l'alba in cui da sola scalai la mia primissima montagna. A.P. Firenze, 18 ottobre 2019
Id: 55012 Data: 18/10/2019 15:32:04
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Assenze
A mio figlio In questa immensa assenza nessuno ti assomiglia. Eccetto quel poeta che aspetta la partenza cogliendo una giunchiglia. A.P. Firenze, 22 settembre 2019
Id: 54765 Data: 22/09/2019 18:26:46
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Sempre
Sempre vissi in equilibrio fra l'ombra corta della vita e quella distorta della morte. Fui un avverbio di vento quando infuriò la tempesta. Un gesto della mano, un bisbiglio, di fronte al saluto della terra. Ma forse la vita è proprio questo: un lungo sogno prima del risveglio. A.P. Firenze, 19 settembre 2019
Id: 54739 Data: 19/09/2019 13:29:07
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Se ti affiderai
Se ti affiderai al vento scorda che esso ha tre consonanti. D'esso preserva la "o"soltanto. Quella enorme, invisibile, "O" che fa rima con "sto vivendo". A.P.
Id: 54660 Data: 12/09/2019 18:29:40
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A volte sogno
A volte sogno. Sogno ciò che non sono. E ti domando: ma noi? Noi chi siamo? E la morte è sì soltanto un sogno come, della vita, un dì disse il poeta? Sì, a volte sogno. Sogno ciò che non sono e ciò che non saremo. A.P.
Id: 54465 Data: 20/08/2019 15:23:21
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Tutto torna
La pupilla inerme freme. Un'antichissima brezza tiene fra le mani fiori di Pazienza. Tutto torna: l'ora dell'assenza, l'erba, la mano che sfiorò la tua guancia nell'infanzia. A.P. Firenze, 16 agosto 2019
Id: 54437 Data: 16/08/2019 18:23:22
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Lungo la ferrovia
Trovarono un biglietto lungo la ferrovia. C'era scritto: rammenti? Rammenti, la neve, la tenacia dei vinti, le retrovie? I gridi trattenuti dei morti che di notte ammantano i monti? L'orma di chi partì a vent'anni? Trovarono un biglietto lungo la ferrovia. C'era scritto: rammenti? A.P. Firenze, 10 agosto 2019
Id: 54387 Data: 10/08/2019 17:18:38
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Spesso
Spesso nel cuore s'assiepano perché terribili da pronunciare. Ma, poi rammenti le chiese, le lune, spesso dirute, quattro ali ignorate e lì il cuore oberato e serrato s'apre come la conchiglia dorata che tu, muto, raccogliesti in estate. A.P. Firenze, 5 agosto 2019
Id: 54352 Data: 05/08/2019 13:43:13
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Estate
Giornata calda sull'argine dell'Arno un uomo canta. A.P. Firenze, 30 luglio 2019
Id: 54294 Data: 30/07/2019 17:57:33
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Chiedo
Chiedo al mattino dove sia il mio mattino, alla sera dove respiri una preghiera. Nessuno dice mai ciò che sa. Per questo, non si dimentica. Siamo nuvolaglie di terra? Isole riemerse dal mare? Forse una mano lo scriverà. Per ora, mi basta l'odore di due afflati di libertà.
Id: 54111 Data: 11/07/2019 14:02:51
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La vita
La vita è anche questo: ritrovare quel che siamo stati in un tè freddo bevuto d'estate. Alessandra Ponticelli Firenze, 2 luglio 2019
Id: 54001 Data: 02/07/2019 18:03:22
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Vorrei per un istante
Vorrei per un istante filmare il mondo, la sua inconsistenza e dirmi: è tempo che io vada. Ma non è mai prudente partire quando romba e insiste forte il vento. Vorrei per un istante filmare il mondo, la sua arroganza. E chiedere ai potenti: avete mai pianto, assieme a una madre, all'alba su una tomba? A.P.
Id: 53957 Data: 29/06/2019 12:13:27
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Naufraghi
E' ora di ricongiungersi con il mare. E' ora di chiedere perdono ad Adila la giusta, a Raschida la saggia, a Salima la salva, a Wadi l'uomo calmo. A Zahira. Al giovane Walid e alla sua speranza. E'ora di fermare lo spasmo del male. E' ora di chiedere perdono a Karima che nuda, ora, dorme sul fondo del mare.
Id: 53796 Data: 13/06/2019 17:06:19
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Sete
Mi sfioro la fronte, sete di tornare a casa. Il mirto fiorisce. Intorno, aria che sa di morte. Mi sfioro la fronte, il sole blandisce la sorte. Come Ulisse, dormo con accanto un otre di venti. Più in là, un bimbo in silenzio corre. Alessandra Ponticelli Firenze, 5 giugno 2019
Id: 53713 Data: 05/06/2019 22:59:54
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Perché?
Una nuvola benedice la terra. Un uomo sul punto di partire dice: rivedrò mai la mia serra? E l'infanzia? Per la prima volta una bimba capisce la parola amore, e ride di speranza. Una nuvola benedice la terra. Ma, ancora, io vi domando: perché? Perché avete voluto tramutare il mondo in immondo, muto, campo di battaglia? Alesssandra Ponticelli Firenze, 15 maggio 2019
Id: 53435 Data: 15/05/2019 16:27:49
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Con lo sguardo
Con lo sguardo traduco l'universo. Una voce recide il cielo e dice: vuoi essere felice? Cerca fra mille rose quella senza radici. Alessandra Ponticelli Firenze, 1 maggio 2019
Id: 53271 Data: 01/05/2019 21:56:56
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Ti vedo
Ti vedo in un riflesso di luce e di vetro. Ti vedo nel lucus a non lucendo di questo lembo d'aprile lunante e genuflesso. Ti vedo. E ora non dà più dolore l'antica lussazione del cuore. Alessandra Ponticelli Firenze, 13 aprile 2019
Id: 53047 Data: 13/04/2019 18:05:28
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Sono tornata
Vorrei la pacatezza dei vecchi un manège rosso con sessanta cavalli su cui addormentarmi e dire: ehi, sono qua, mi senti? Sono tornata per congedarmi! Vorrei l'umiltà della sorgente per lavare la vita e, con gli occhi, chiedere a Dio una bella morte. Alessandra Ponticelli Firenze, 10 marzo 2019
Id: 52593 Data: 10/03/2019 17:41:24
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Treni
C'è un angolo nel mondo, un angolo in cui cadde un angelo. Non cade mai la neve, là. Là, non è mai inverno. Quando nel cuore un treno d'un tratto frena, da molto molto lontano, là, io sempre ritorno. Alessandra Ponticelli Firenze, 2 febbraio 2019
Id: 52104 Data: 02/02/2019 02:31:58
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Un giorno
Un giorno, forse, sarò vento. Vento leggero di ponente, e tutto, tutto, sarà niente: il frastuono muto del mondo, le mille voci, i miei strumenti, i dieci e uno comandamenti. Un giorno sarò cruna d'ago, o filo, un filo d'erba verde, un'ombra nel lago, una luce: voce narrante del viandante che scrive la parola amore nei cento occhi di nostra madre terra. Quel giorno, forse, sarò vento. E non tutto sarà niente. Alessandra Ponticelli Firenze 4 gennaio 2019
Id: 51744 Data: 04/01/2019 16:51:23
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Abbi cura
Abbi cura di quel fiore cremisi che non cogliesti. Abbi cura di quell'ora di cielo che non vivesti. Abbi cura dei tuoi no detti senza cedimenti. Abbi cura del silenzio, e di tutte le parole d'amore che non dicesti. Firenze, 1 dicembre 2018
Id: 51431 Data: 01/12/2018 13:45:15
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Foglie
Ascolta, voglio dirtelo: non vidi mai grandi cose qui nel mondo, però vidi tante volte nel parlare improvviso d'una donna la grandezza che nasconde una piccola domanda. Una cosa ti domando: hai mai visto quanto sole può celare l'appassire repentino d'una foglia? Firenze, 19 novembre 2018
Id: 51311 Data: 19/11/2018 14:07:35
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Inverno
Sì, è vero. Siamo già in inverno. Ma conosci qualcuno sulla terra o più in là, ben oltre l'orizzonte, che non abbia ritratta sulla fronte l'estate del primo sguardo materno? Firenze, 11 novembre 2018
Id: 51230 Data: 11/11/2018 17:34:10
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Una rosa
Anche stasera chiuderò la porta da sola. Nella specchiera, riflessa, una rosa mi rammenta chi c'era. Firenze, 8 novembre 2018
Id: 51196 Data: 08/11/2018 18:56:36
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Di notte
Vedi, le notti non parlano. Ma se taci, come tacciono i tuoi libri semiaperti, esse, le notti, nel silenzio ti mostreranno la freschezza di quella bella domenica d'inverno in cui ti stringesti forte al fruscìo del libeccio. Vedi, le notti non parlano. Eppure, non dimenticano. Alessandra Ponticelli Firenze, 31 ottobre 2018
Id: 51093 Data: 31/10/2018 13:24:20
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Pioggia
Mi piace guardare la pioggia quando scende leggera, mi piace guardarla dal punto più in ombra della loggia. Lì, ogni goccia riassume la forma del mondo: circolarità che si fa domanda, terra ferma per chi viaggia. Alessandra Ponticelli Firenze, 6 ottobre 2018
Id: 51018 Data: 24/10/2018 16:58:00
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Controvento
Le maglie del libero pensiero si restringono. Non vedo. Piango. Piango assieme a un albero d'infanzia la gioia di sei angeli nel fango, la libertà di cadere a terra, se lo voglio. Rimpiango la forza che nasconde l'onda d'uno sbaglio. Lasciate che io inciampi. Non chiedo molto, in fondo. Ditemi, avete mai vissuto pensando controvento? Firenze, 4 ottobre 2018
Id: 50772 Data: 04/10/2018 16:52:40
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Essere
Quando sarai, ricorda chi sei stato. Essere è non dimenticare.
Id: 50666 Data: 23/09/2018 15:37:06
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Gerbere
A mio figlio Rivederti in una ghirlanda di gerbere bianche. Parlarti. Parlarti di questa candela che di sera, ogni tanto, accendo per ricordare al vento e al grembo che l'amore, se è amore vero, mai soccombe al battito lento o prematuro del tempo. Firenze 19 settembre 2018
Id: 50626 Data: 19/09/2018 13:48:06
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Marwan
Non amo la sera. Preferisco la luce del mattino. Ma questa sera così inquieta, da sembrare fiamma di candela, non ci incute paura. Non so dire cosa la notte spalmi dietro la montagna. Quello che vedo, ora è quello che vidi da bambina. E questo mi basta. Di ciò che resta, se qualcosa resterà del domani, lo chiederò a Marwan, l'uomo della panchina. L'uomo venuto dal mare che scrive alle due figlie perdute sopra migliaia di foglie cadute.
Id: 50574 Data: 15/09/2018 17:59:06
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Riconoscersi
Ci riconosceremo. Rivedremo le nostre vecchie mani sul ramo del grande gelso nano. Ci riconosceremo come la vecchia porta di casa riconosce chi, per caso, v'abitò una notte d'estate. Ci rivedremo quando l'uomo sarà di nuovo un uomo. Sai, è bello ricordarsi del mondo e vivere di nuovo. Alessandra Ponticelli Firenze, 10 agosto 2018
Id: 50076 Data: 10/08/2018 01:25:03
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Onde
Dove migrano le onde? Due mani si aprono. E'aria ferma o torrente l'acqua che non s'arrende? Un tempo, tra le dune, s'alzavano altri venti. Dove migrano le onde? Non sono che nomadi nidi le orme del tempo. Nidi con molte impronte. E queste mani, nuda terra che non s'arrende. Alessandra Ponticelli Firenze, 25 luglio 2018
Id: 49866 Data: 26/07/2018 15:13:22
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Senza recinti
Ho colto un papavero ha il profumo del monte che, a ovest, chiaro sogno ogni giorno. E' un monte alto senza recinti dove una donna conta di notte, a bassa voce, mille infiniti figli. Ho colto un papavero. Ha il profumo leggero di un albero ibrido. Mite, ibrido, albero nato due volte libero Alessandra Ponticelli Firenze, 30 maggio 2018
Id: 49293 Data: 13/06/2018 22:46:46
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Senza titolo
Guàrdati senza guardarti ascolta senza ascoltarti férmati, senza mai fermarti. Difenditi; non armarti. Scrivi, scrivi, senza rimpianti. Ma, soprattutto, àmati e lascia vivere gli altri. Alessandra Ponticelli Firenze, 11 giugno 2018
Id: 49257 Data: 11/06/2018 18:20:08
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Navigando
Se sentirai il mare parlare da solo non dimenticare mai, ragazzo, quell'uomo che navigando visse un solo inverno chiedendo a Dio una viola e l'eterno. Alessandra Ponticelli Firenze, 21 aprile 2018
Id: 48549 Data: 21/04/2018 13:14:27
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Cielo di marzo
Ha un'ombra il cielo di marzo. E' la luna. Una luna bruna, sopra un immenso lago scalzo. Ora dopo ora, l'acqua nuda pesa e misura il mio viaggio. Non so verso dove stia nuotando. Conosco, però, l'eco estiva dei venti, e il loro coraggio. C'è un lampo nel cielo di marzo. Lo guardo. Malgrado il silenzio, malgrado questo vagare scalzo di luna, che è solo passaggio. Alessandra Ponticelli Firenze, 27 marzo 2018
Id: 48190 Data: 27/03/2018 23:25:02
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Un piccolo ponte
Non puoi, poeta della notte, nel chiaro di un pensiero, generare un piccolo ponte per metterci a riparo? Alessandra Ponticelli Firenze, 18 marzo 2018
Id: 47993 Data: 18/03/2018 18:26:11
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Rododendri
Chiamerò mio figlio perché venga a cercarmi. Mio figlio... Se ne andò all'una di pomeriggio in un tempo che non ha ammaraggio. In un giorno d'aprile senza paesaggio. Ora nella terra non posso vederlo, però posso sentirlo. Forse se ne andò volando, quando il rododendro fiorisce e tutto si fa bianco. Alessandra Ponticelli, Firenze 13 gennaio 2018
Id: 46492 Data: 13/01/2018 16:20:46
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Occhi
A mio figlio I tuoi begli occhi neri in quella nuvola bianca dei miei oggi e di ieri. Alessandra Ponticelli Firenze 25 novembre 2017
Id: 45322 Data: 26/11/2017 10:15:42
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Forse
Forse non fummo mare, ma solo sponda. Forse un fumo lontano; un lembo di terra. Fiumi. Fiumi immobili di quando il mondo ricorda il freddo rovente delle guerre e la pupilla si serra mentre da sud spira un vento caldo che tutto rammenda. Fummo, forse, quel fumo lontano? Quel lembo di terra? In autunno dicemmo: può accadere di tutto in una domanda. Sì, perfino che il mare non sia più mare. Né il sole una stella. Alessandra Ponticelli, Firenze 19 ottobre 2017
Id: 44695 Data: 19/10/2017 19:34:09
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Affacci
Guarda come si amano le ombre sulle sottili vette indorate di verde! A valle, intanto, una finestra si apre: e nella mattina tersa viva mi appari, madre. Alessandra Ponticelli, 3 agosto 2017
Id: 43708 Data: 03/08/2017 18:09:21
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Ai venti
A mio figlio Ai venti, mai si arrese quel tuo bacio rimasto in sospeso. Alessandra Ponticelli, Firenze 6 luglio 2017
Id: 43410 Data: 06/07/2017 15:38:09
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Tacere
Tacere. E dare vita, con un colpo d'ala, a un pensiero pre-verbale. Dov'è l'ignaro poeta che confidò al mare, al tempo, e all'infinito, l'ignota parola da svelare? Quanto a me, come può una rondine senza nido fidarsi ancora del maestrale? Firenze, 12 aprile 2017
Id: 42367 Data: 12/04/2017 14:58:30
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Non serve
Non serve partorire parole. Meglio andare. Porterò con me una viola gravida di sole, il primo libro letto, una lente. La foto di famiglia in un interno. Una pièce a scena aperta. Non preoccuparti per la cena. L'orologio in cucina è fermo e non segna ancora le sette.
Id: 42196 Data: 01/04/2017 14:14:13
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Fiesole
A mio figlio Stasera, in casa, c'è una luce di rose. E in alto, oltre Fiesole, il tuo nome è un lume appeso alle cose. Firenze 26 marzo 2017
Id: 42081 Data: 25/03/2017 00:35:49
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Luna
A mio figlio Non ho nulla da darti, se non una luna che illumini tutti.
Id: 40817 Data: 04/01/2017 10:02:19
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Oltreoceano
Scrivimi, scrivimi prima che crepi la sera. Non riesco a credere che sia vero. Sembra che l'aria non ricordi il suono acre della sirena. Ricordi? Ho paura dell'acqua quando sale alla gola, e, oltreoceano, i muri crescono a dismisura. Spareranno, vedrai, spareranno ai loro figli. Non riesco a credere che sia vero. Scrivimi, scrivimi prima che crepi la sera.
Id: 40304 Data: 19/11/2016 16:35:21
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Non era estate
Il sole bruciava, e non era estate. Se vidi l'amore di là dal vento? Sì, ma non chiedermi niente. Ho solo bisogno di sedermi un momento. Non vedi come le Erinni hanno infierito, furiose, sui miei incolpevoli anni? Il sole può bruciare se non è estate? Sì, ma non chiedermi niente. Ho solo bisogno di riprendere fiato. Ora, devo andare. C'è pace nell'orto. Se il tempo volge al bello, coglierò le ultime renette.
Id: 39067 Data: 20/08/2016 14:32:18
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Terra d’aprile
Lo vedi, figlio, il nostro amore? Liberato dalla terra afona d'aprile sale un respiro, e non vuol morire. Respiralo, figlio! E' il nostro amore. Che importa se, dai fondali, agili e leste riemergeranno le nuvole? La terra, ora, è più lieve. E l'amore, un bene indivisibile. Firenze, 17 aprile 2016
Id: 37462 Data: 23/04/2016 13:53:07
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In bianco e nero
4 aprile del '68. Ti seguo dal primo banco. Sulla lavagna, la tua mano bianca scrive: "Ho un sogno". La mia mano bianca, sul banco, scrive: " Ho un sogno". "E' stata una brutta giornata" dici: "Una brutta giornata!" 4 aprile del '68. Sulla lavagna, la tua mano bianca sventola un gesso bianco. Scrivi: "siamo tutti uguali". La mia mano bianca, sul banco, scrive: "siamo tutti uguali". C'è ancora un bimbo, all'ultimo banco. La sua mano nera, sul banco, scrive: "siamo tutti uguali. Ma quando?" Sotto i piedi, dura, una duna di terra bianca. Alessandra Ponticelli, 24 marzo 2016
Id: 37013 Data: 24/03/2016 12:47:16
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Punto e a capo
In autunno, vorrei essere un punto. D'inverno, una parentesi o, forse, niente. In primavera, vorrei avere più accenti. Accenti gravi e acuti. E, anche, due punti: due punti per andare a capo e vivermi accanto. D'estate, vorrei essere la barra obliqua del poeta, l'ombra della virgola non messa. Una lineetta. D'estate vorrei essere un punto. Il punto esclamativo del vento!
Id: 36401 Data: 17/02/2016 23:18:52
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Sopra le colline
Dove andrai quando le notti si faranno fredde? Sopra le colline, tracciate a matita, disegnai una luna troppo grande. Non sapevo di dover lasciare spazi bianchi. Non sapevo che i bambini non sempre diventano grandi. Dove ti riparerai quando le notti si faranno fredde? Il sole dice di non smettere mai di cercare. Ci sarà posto, anche per noi, nel caldo delle verande di una luna bambina che disegnai troppo grande?
Id: 34442 Data: 29/09/2015 15:58:10
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I nostri vent’anni
Cosa furono i nostri vent'anni? Sono parole che non so disegnare. La palla volata via di mano, una terra su cui posare i piedi, venti che soffiano da altri continenti? Cosa furono i nostri vent'anni? Sono parole che non so disegnare.
Id: 34161 Data: 05/09/2015 17:17:22
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Non voglio saperlo
Se un giorno non vedrò più il sole, mio Dio, ti prego, non dirmelo! Lascia che io lo veda con le mie mani, se le mie mani vedranno ancora. Se non vedrò più un filo d'erba, mio Dio, ti prego, non dirmelo! Lascia che io lo senta nel suo respiro, se il suo respiro parlerà ancora. Se non vedrò più la poesia, oh, mio Dio, ti prego, non dirmelo! Io la dirò da sola, con le mie parole, perché le mie parole ascolteranno ancora. Se un giorno non mi vedrai più, mio Dio, ti prego, non dirmelo! Non voglio saperlo. Cercami. Cercami nella mia assenza come io ho cercato te, ogni giorno, nel vuoto duro della tua presenza.
Id: 33553 Data: 12/07/2015 14:18:04
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Tornano
La vita mi morì tra le mani, in piedi, sull'ultimo gradino. Il prima, il dopo, la memoria? Tornano... Tornano sul far del mattino nello squillo fresco dell'aria quando si fa postino.
Id: 30452 Data: 11/02/2015 11:19:41
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Ora è tempo
Ho bastonato la terra fino a sfinirla. Ora è tempo di costruire la mia capanna. Una capanna pigra dove giacere di fianco. Ho bastonato la terra fino a sfinirla. Ora è tempo di mangiare madeleines e bere tè caldo. Mi alzerò presto domattina. Vi scriverò quando il sole avrà varcato il confine.
Id: 29292 Data: 12/12/2014 13:40:17
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Risvegli
Fuori, un tintinnio di chiavi annuncia arrivi e partenze. Dentro, il gemito lontano di un treno risveglia imperiture assenze.
Id: 29136 Data: 03/12/2014 15:19:18
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Spilli d’acqua
E' nato un fiore intorno allo stagno, diradati e leniti si sono gli affanni. Spilli d'acqua zampillano tra i muri, e sulle facce grinze dei seccatoi. Fuori, in un labirinto di pietre incerte, stancamente, camminano gli anni.
Id: 27522 Data: 20/09/2014 13:28:43
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Risposte
Dove vivono le risposte? A volte le immagino vecchie, con uno straccio in mano, rinchiuse dentro case di pietra a lavare in terra ferite di guerra. Altre, invece, mi appaiono giovani, chiuse in crepe di cemento, in città senza alberi, dove crescono i figli nel tempo che resta delle ore passate a vedere invecchiare, nel rumore, un nastro trasportatore. Dove vivono le risposte? Io, sempre, le immagino donne.
Id: 26895 Data: 14/08/2014 17:08:15
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La notte
La notte lascia sempre qualcosa di concreto. Sognando, si acquisiscono servitù reali, diritti effettivi e, silenziosamente, le illusioni si fanno cose.
Id: 26752 Data: 01/08/2014 16:29:20
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Non mi hai illuso
Non mi hai illuso dicendo: "ce la farà". Dicesti: "bisogna sperare". E io ho sperato mentre, lui, appeso alle deboli gambe, volava con occhi limpidi, vivo, sui marciapiedi umidi, sopra il pallore di cemento e acciaio che balugina nello sguardo incomprensibile di questa città e, lontano, sopra decine di teste glabre assetate di guarigione. Non mi hai illuso dicendo: "ce la farà". Dicesti: "bisogna sperare". E io ho sperato.
Id: 26512 Data: 14/07/2014 09:07:48
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La speranza
Alla fine, la chiamai. La chiamai, al telefono, la speranza. Era distesa sul mondo e lo stava a guardare. "Ne avrò ancora per qualche millennio", mi disse. "Non posso lasciare". Poi, una sera, una voce mi fece uno squillo. Accettai di parlare. Fu allora che la vidi arrivare.
Id: 25568 Data: 06/05/2014 21:02:05
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L’oro della sera
A mio figlio Di tante sfumature e tante altezze si nutrono le ore. E ora come di tulipani è l'oro della sera.
Id: 25234 Data: 09/04/2014 13:46:08
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Come di cose
Non siamo mai pronti a morire. Mai un giorno di sole fu notte, nemmeno d'aprile. Ma, oggi, la mente s'inganna e, lucida, agli occhi usurpa un velo bianco, di lacrime. Calde. Come di cose vive, la vita.
Id: 24821 Data: 15/03/2014 18:05:16
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Due mani giunte
Il narratore non è la storia Il poeta non è la poesia Il viaggiatore non è il viaggio L'innamorato non è l'amore Il navigante non è il mare. Due mani giunte non sono il Signore.
Id: 24596 Data: 01/03/2014 19:00:02
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Mi aiuterà il silenzio
Paura, poesia, di non poterti scrivere, quando rivedrò mio figlio. Ma se non mi sentirai, non andartene. Aspetta. Mi aiuterà il silenzio a narrare il miracolo. Poesia, tu che sei ovunque, guarda, ti prego, in ogni strada. Se ci sarà un bambino, in braccio a una madre, ecco, allora potrai raccontare di avermi ritrovato.
Id: 24500 Data: 23/02/2014 12:33:29
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Scala mobile
All'alba, in un'avemaria assonnata d'ospedale s'affida alla scala mobile, tra tante, la tua mano. Lontano, irrimediabile il tempo della speranza. Aviano, 20 marzo 2013
Id: 23867 Data: 11/01/2014 14:47:12
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E il cielo si colora
C'è sempre un ragazzo, all'una, di là dalla piazza. E' un ragazzo nero. Vende accendini e guarda il cielo. E il cielo si colora. Si colora del bianco pulito dei suoi denti, del rosso intuitivo dei bambini intelligenti. Del blu di un mare attraversato d'estate e del nero freddo di un altro inverno. Del giallo luminoso della giunchiglia frattanto spuntata sull 'insegna. C'è sempre un ragazzo, all'una, di là dalla piazza. E' un ragazzo nero. Vende accendini e guarda il cielo.
Id: 23519 Data: 16/12/2013 17:21:23
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Parliamo
Parliamo. Non avremo più tempo, dopo. E se lo avremo ci mancherà lo stesso, quel tempo. Quel tempo consumato a rincorrerci o a seppellire speranze in campi assolati dal silenzio. Parliamo. Non avremo più tempo, dopo. Parliamo del solfeggio del sole, di un soffio di vento, dello stupore che ci coglie, ancora, quando vediamo spuntare dal niente un altro piccolo fiore.
Id: 23061 Data: 10/11/2013 18:36:28
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Voci di novembre
Sono stanca di voci che non hanno pace. E tra i cipressi schietti anche il mio credo è fiacco. Poi mi viene incontro una madre, tiene in braccio un bambino. E, allora, in quel vocìo io vivo e muoio, a ogni verso del giorno. Di te, che moristi a primavera con le finestre socchiuse. Dei tuoi capelli rimane l'odore desto del mare.
Id: 22960 Data: 02/11/2013 12:11:44
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Alberi
Noi non siamo che alberi. Alberi nati per caso da un seme sguisciato dalle mani o voluti, cercati tra le viottole anguste dei vivai, là, nel tacito via vai delle vermene. O sorti, lungo i vivagni più fitti, dei torrenti dove si mantengono vivi i pesci e scendono a valle investiti da impetuose e impietose correnti. Noi non siamo che alberi. Alberi svettati in un lampo dalle cantonate e, come me, scampati al rigore di lunghi interminabili inverni. O caduti, come te, senza ragione, nella stagione degli amori più belli.
Id: 22852 Data: 26/10/2013 15:45:54
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Coniugazione
Non mi riesce proprio più di vivere, oggi. Atterro. E a terra il si è un do e un sì un no. Vivere. Voce dolente di un verbo all'infinito che non si può coniugare. Nell'indicativo delle mie mani anche i tempi certi si fecero incerti. Non me lo chiedere, Padre. Non mi riesce proprio più di vivere, oggi. Che io sopravviva, forse. Nel congiuntivo del mio domani.
Id: 22701 Data: 15/10/2013 14:36:44
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Padre
Ora, che tra i radi cigli del sentiero, algida lampeggia la sera, tu ti condensi, padre. In canuta nube d'alito caldo, e sali su, curvo, dall'erta costa. Scordato hai la strada e giri smarrito la testa a sinistra, a destra... E, mentre mi vedi, come salice piangi di me e del mio saliscendi.
Id: 22413 Data: 25/09/2013 13:57:42
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Sole settembrino
Un pigiama gocciola dalla finestra rotta. E' il pigiama a righe di un bimbo magrebino. Il sole bruciante settembrino illumina una faccia intollerante olivastra vergogna di chi lo chiama "clandestino". In un paese di svanita memoria rimane solo il sole a ricamare la storia.
Id: 22106 Data: 04/09/2013 11:30:08
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Il bacio di Klimt
Se ci fosse davvero nel bianco o nel nero un po' di colore una mano Klimtiana di luce un tasto d'oro un bacio in vivavoce, sola, forse, non sarebbe questa mia litania che accompagna il tempo fobia assolata di un recinto estinto e stinto da una folata repentina di vento.
Id: 21850 Data: 15/08/2013 18:28:13
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Can-can
Pare una ballerina di can-can stasera la città. Ancheggia tra un nido e un'altana ora madre ora gitana. Si sfila un anello fasullo dalla mano, guarda di sottecchi, saluta e s'allontana.
Id: 21640 Data: 30/07/2013 21:00:55
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Estate del ’93
E' questa la vita che voglio ricordare. Una giornata di sole, una bicicletta, io e mio figlio lungo la darsena. A pedalare. Un cane che ci saluta abbaiando, la frescura di un albero, il silenzio del primo pomeriggio. L'odore buono del salmastro e il parlare tra sé di una donna che passa. E' questa la vita che voglio ricordare.
Id: 21489 Data: 20/07/2013 15:18:39
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Allo straniero
Allo straniero, che passando un giorno mi chiese cosa vidi, oggi dico: vissi. Vissi quando rivoli di lacrime non bastarono a lavare la cenere dei giorni e vissi anche quando sulla tavola non c'era più pane da dare né acqua da bere. Non importa, straniero, cosa vidi. Io vissi. E oggi ti dico: vivi.
Id: 21329 Data: 11/07/2013 18:38:51
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Ovunque
A Vittorio Ti amerò ovunque. E le tue labbra vivranno nelle pianure, sui monti, nel respiro dell'inverno quando in un soffio leggero di vento, puntellandosi con le ali, si abbandona al silenzio.
Id: 21247 Data: 07/07/2013 10:46:10
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Che ne sarà?
Che ne sarà della terra? Dell'uomo muto di Giono che piantava, imperterrito, alberi, mentre il mondo crollava sgretolato dalla guerra? Che ne sarà di me della femme d'à côté? Del mio bicchiere di lucciole quando perfino il dolore, muto, mi volterà le spalle dicendo: "non ho più voce"? Che ne sarà di noi ormai ombre distanti che amavamo Camus la sua rivolta e i nostri silenzi?
Id: 21021 Data: 21/06/2013 18:08:43
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Non ti affacciare
Li senti? Sono i passi della notte. Come amanti si baciano agli incroci e sgusciano via lisci dietro gli angoli insonni delle case lasciandoci qui ad aspettare il tremolio del giorno. Ma tu, amore, non ti affacciare. E da lontano, resta. Resta vicino a me ad ascoltare gli abbracci che non ci possiamo dare.
Id: 20804 Data: 05/06/2013 12:19:45
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Non avere paura
Non avere paura, amore, e vola, vola libero oltre le nuvole e le ore. Ho preso io i tuoi occhi. Li ho rubati alle bieche luci artificiali quando nessuno, nessuno, nemmeno Dio vedeva. Non avere paura, amore, sono miei ora. E ora è sempre. Ma tu, ti prego, vola, vola libero oltre le nuvole e le ore.
Id: 20163 Data: 26/04/2013 13:19:22
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Chiedilo
Quante facce ha questo giorno. Ma ci sarà ancora un altro giorno, figlio, per accogliere il piangere zitto delle foglie, i tuoi perché lucidi e brevi? Chiedilo. Chiedilo a Dio quante facce ha questo giorno che continua a nascere, e ci illude, mentre dentro muore.
Id: 18677 Data: 16/01/2013 19:10:37
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Madre
Nel caos fine delle linee spunti madre e ti fermi lì, tra l'esangue luce di fuori silente sul bianco antico della porta di ieri. Una bambina sogna. Sogna e dondola aggrappata forte alla maniglia solida di un porto. Ti prego dimmi, madre, cos'è quel punto che ondeggia al largo. Una barca di carta o una nave?
Id: 18209 Data: 20/12/2012 10:18:47
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Regali di Natale
Agli amici regalerò la prima luce del mattino ai bambini i sorrisi di mio figlio ai padri la carezza di una madre alla madre quella di mio padre. Ai vecchi regalerò un foglio e una penna ai giovani un orizzonte da colorare. E così sarà Natale.
Id: 18143 Data: 16/12/2012 11:16:01
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Partenza
E' buio. Non partirò all'alba freddata dal fuoco di un pavido cacciatore. Né mi coglierà la sveglia contadina curva sulla gramigna. Non partirò neppure la sera assopita nel ventre tiepido del tramonto. Partirò col sole, a testa alta mentre la madre mangia il bimbo dorme e la luce abbaglia.
Id: 17883 Data: 30/11/2012 12:19:49
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Un battito d’ali
Scruta l'orizzonte. E' lì che muoiono gli inverni gelati. Le ferite aperte nei corpi straziati le ombre inquiete dei vicoli ciechi. Scruta l'orizzonte, e rallegrati. Rallegrati del tuo piccolo, ma vivo, battito d'ali.
Id: 17242 Data: 28/10/2012 16:09:59
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Cosa mi rimane
Penso all'uomo che non vede il cielo e rimira il mare e mi chiedo: cosa mi rimane?
Id: 17217 Data: 27/10/2012 19:00:58
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Mi ricorderò di te
Quando vedrai il fiume tacere, l'albero sgranchirsi al sole della sera e il vento bisbigliare a un mendicante di volare, pensami. E io mi ricorderò di te. A.P.
Id: 16326 Data: 03/09/2012 17:23:19
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Edera
Eppure mi somigli, edera, che non sei edera ma una vite, che dico, una vita che s'arrampica libera impigliata alle ringhiere di fronte alle muricce olivastre di sasso. Sì, mi somigli, edera che non sei vite che non sei edera, ma una vita tagliata che pianse e piange mentre si fa sera.
Id: 15742 Data: 22/07/2012 10:30:19
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Dove morì il tempo?
E mentre inciampo dimmi, Dio. Dove morì il tempo? E le ore? Dimmi, dove morirono le ore, i grembi accoglienti, le giovani madri assetate di acque sonore? E i minuti? Dimmi, Dio, dove morirono i minuti? Erano, forse, i mille soldati partiti e mai ritornati? E mentre inciampo dimmi, Dio. Perché morì il tempo?
Id: 14949 Data: 30/05/2012 18:21:26
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I nostri monti
A nonna Ginetta C'è una bell'aria stamani un lenzuolo bianco di lino qui, sulla muta piana di Campaldino. Due labbra baciano la collina mentre l'antiche ombre dei morti rapide risalgono i nostri monti.
Id: 14748 Data: 19/05/2012 11:33:20
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Se passerai di qui.
Se passerai di qui, fermati. Fermati almeno un istante. Ci sono sempre i tuoi occhi chiusi nel cassetto bianco e più giù, fissate dal gaudente Balzac, le tue Converse nuove, mute, rimaste lì, ancora annodate dallo stupore. Se passerai di qui, fermati. Fermati a salutare questa vecchia giovane madre che non ha più lacrime né parole che vive in bilico su un filo come un acrobata senza nome.
Id: 13799 Data: 28/03/2012 17:10:56
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Vivere voglio
Avanza il giorno in punta di piedi; qui, sull'orologio plumbeo tintinna limpido il bacio che ti diedi. Uccisa, muore l'ora del ticchettìo fatale. Fermati, non riandare. Sì. Vivere voglio, nel bene e nel male.
Id: 12773 Data: 14/02/2012 17:18:14
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L’attesa »
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