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Auschwitz#GiornoMemoria.
Auschwitz
Coltri di bianco silenzio ricopron baracche e memoria
In quali oscuri abissi precipita disumana la Storia!
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Il sangue delle donne
Sull’asfalto di strade interrotte cupe giacciono pozze d’anomale colpe, vi galleggiano schegge d’amori taglienti asfittici, violenti
È muto, il sangue delle donne ma il suo silenzio grida forte
Urla solitudini dal tempo riarse anni d’oleandri spezzati incanti, ancor col vento si sparge l’eco di salmastri pianti
È pesante, il sangue delle donne più della pietra è dura coltre
Ricopre stagioni dilaniate e stanche ricordi d’emozioni con fame acre, in condomìni d’ordinari malumori già impregna pareti di domestiche illusioni
È il nostro sangue di madri, sorelle amiche e spose
Il nostro sangue, il sangue delle donne!
Pur di vita culla ora è solo morte.
(poesia pubblicata all'interno della raccolta I cieli di Gerusalemme e altri versi vagabondi, Editore L'ArgoLibro, 2016)
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I cieli di Gerusalemme
Si specchiano i cieli di Gerusalemme nella vanità delle cupole d’oro di chiese e moschee, cullando litanie millenarie che il Muro del Pianto sussurra
Cieli di preghiere, nuvole e stelle leggere
Passeggiano in bilico i cieli di Gerusalemme sopra il serpente di cemento che stritola il cuore degli uomini, luccicando su pietre, canne di fucili e pozze di sangue che bagnano una terra d’ulivi
Cieli di odio, paura e antichi pianti che si rinnovano
Si rincorrono i cieli di Gerusalemme nei quartieri dell’esilio tra i profumi vagabondi di sesamo e timo, riecheggiando nei versi dei poeti e nelle note spezzate dei canti della resistenza
Cieli di villaggi perduti, macerie di memorie e diaspore nuove
Si riflettono i cieli di Gerusalemme negli occhi dei bambini che non li hanno mai visti e in quelli dei vecchi che ancora li piangono, sventolando nei colori di una bandiera che non trova più la strada di casa
Cieli di sogni e risvegli da notti incompiute
Cieli di rassegnazione e speranze sospese di un popolo.
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