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Raccolta di poesie di Antonio Terracciano
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Cunegonda (e Candido)

La donna, come il gatto, ha sette vite,

e la settima, a volte, è destinata,

quando le altre sono ormai perite,

a chi già in prima ben l'avrebbe amata

 

se in un buon porto fossero finite

le iniziative che per la pregiata

donzella erano state un giorno ordite,

ma cancellate dalla sorte ingrata.

 

Quel Candido che non poté ottenere

di Cunegonda nella prima vita

i favori, riesce a rivedere

 

in settima sua preda tanto ambita:

alle altre vite sa soprassedere,

e gode di sua bella pur sfiorita.

*

Sempiterno potere di seduzione

Il potere fortissimo che eserciti

su di me ancora, dopo cinquant'anni,

ha del miracoloso.

 

Mille eserciti

passarono su storie del passato,

radendo al suolo tante costruzioni

d'amor fragili e vane.

 

Non rimane

che prender atto di quel tuo potere

unico, forte, intenso e sempiterno.

*

Sonetto continuo (A Carla Vercelli)

Nasce una donna per donare amore,

anche se non ha grande intelligenza,

ed esso basta a un po' scaldare il cuore

di uomini di semplice coscienza.

 

Però, per aumentare quel calore,

non guasta una pur minima parvenza

di grazia, che ogni uomo intenditore

avverte come utile presenza.

 

Quelle due doti innalzano il valore

di una donna soltanto a sufficienza

e, se l'uomo desidera maggiore

 

soddisfazione, e mostra conoscenza,

guarda alle poche, rare gran signore

padrone sia di arte che di scienza.

*

Consistente inconsistenza

A volte ho l'impressione che sia sogno

soltanto la lunghissima presenza

di te dentro il mio cuore, che l'assenza

dell'immagine tua non concepisce;

 

è sogno nato in tempi ben remoti,

quando un ragazzo, nell'adolescenza,

cercava, assai caparbio, una parvenza

del bello, e di grazia testimone.

 

E' un bene forse quando non si trova

il surrogato della quintessenza

di un'altra vita, la reminiscenza

di un mondo lontanissimo e ideale,

 

per meglio prepararsi all'immersione

in ciò ch'è soprattutto l'esistenza,

quella che ben gradisce stare senza

astratte idee di cose non concrete.

 

Ma, pur se rinascessi mille volte,

io mai mi sottrarrei a quell'esperienza

che m'ha dato e mi dà l'inconsistenza

preziosa di ciò che davvero vale.

*

Talvolta un dubbio mi sfiora (Una satira)

Dei poeti ben spesso per ermetici

vengono presi, ché le loro frasi,

con andamenti bruschi ed asimmetrici,

sconvolgono di lingua tante basi.

 

Ciò che intendono dire appare oscuro,

ed invano si sforza di trovare

la mente un senso, il nocciolo più duro

di quello ch'essi vogliono illustrare.

 

(Di solito si tratta di grandiosi

eroi che fanno dei sublimi passi,

ma talvolta potrebbero ingloriosi

conoscitori esser di sintassi! )

*

Gatto

Io sono Gatto per quell'orientale

zodiaco che cinese vien chiamato,

ed agli altri non faccio mai del male

se non sono oltremodo provocato.

 

Io, come quello splendido animale,

amo un ambiente alquanto rilassato:

tranquillità, dolcezza e un personale

stato di grazia sempre ho ricercato.

 

Per questo, forse, in modo naturale

alla poesia mi sono dedicato,

per ben cullarmi nella congeniale

caccia ad un mondo armonico e felpato.

*

Il poeta e la (bella) matematica

M'innamorai di bella matematica,

e pura

(nella materia, intendo) ,

in un lontano tempo,

senza saper perché.

 

Poi, riflettendo, giunsi a conclusione

sicura:

c'è poca differenza

tra teoremi ideare

e scrivere dei versi.

 

Ad entrambi appartiene la bellezza

sublime

di ricerca di ciò

che perfetto apparire

può alla mente dell'uomo.

 

Purezza di parole, oppur di numeri,

da sempre

cerca l'umanità,

e l'uscita dal carcere

dell'animalità.

*

Il poeta e la (bella) matematica

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