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Raccolta di poesie di guido brunetti
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

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Conosciamo più cose, ma capiamo di meno

 

Conosciamo più cose, ma capiamo di meno

 

  Conosciamo più cose, ma capiamo di meno. Tutto dipende da come viene utilizzata la tecnologia.

   Internet ci permette di conoscere più cose, ma spesso ci può portare a capire di meno. Ogni tecnologia genera cambiamenti nel bene e nel male. La vita nelle realtà virtuale può avere lo stesso valore del mondo reale. Può essere buona o cattiva, proprio come nella realtà fisica.

                                                                                        Guido Brunetti

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Le Odi di Guido Brunetti

 

Le Odi di Guido Brunetti

 

Ode a Nemi

Magica dimensione

che d'infinito m'illumini

e d'incanto s'acqueta lo spirito

e lieve l'anima si distende.

Una targa marmorea è stata posta dal Comune nei giardini pubblici il 21.10.2010.

 

 

Ode a Viareggio

Apri le finestre della tua anima

Ascolta il silenzio dei monti

il canto delle foglie

il mormorio del ruscello

l'ondare del mare.

Accendi la scintilla del tuo spirito

Godi l'incanto del momento.

Targa marmorea posta dal Comune sulla parete della scuola dell'infanzia, via Virgilio, 29 il 21.12.2011

 

 

Ode a Fraine

In grembo ai monti che salgono in cielo

Il tenero guardo sulle colline che declinano

verso il mare.

I rintocchi dell'Ave Maria.

 La quiete, un senso di armonia.

Targa marmorea posta dal Comune sulla parete dell'edificio comunale il 9.6.2012

 

I versi di questa trilogia poetica presentano un affresco animato da una forte istanza spirituale. Mare, monti, cielo, terra: è la lode al cosmo con l'aspirazione dell'animo a contemplare l'infinito. Su tutto aleggia la dimensione del trascendente e del sacro, un aldilà metafisico.

Analizzando queste Odi, il poeta Menditto ha scritto: "Bellissimi versi che rilasciano veramente sensazioni di una tranquillità straordinaria". Si tratta di "un raggruppamento di poesia territoriale dove le immagini espresse nei diversi lessici molto moderati non fanno altro che far gustare la piacevole armonia di ogni testo". Tale poetica appartiene- aggiunge- alla poesia da "giudicare tra le grandi opere". I versi suscitano "meraviglia per la forma di struttura impressa e per la tecnica adottata. Non è facile tradurre in versi così armoniosi l'atmosfera di paesaggi. Ma quando il paesaggio è scolpito nei versi in tal modo, non può che trattarsi di vera poesia".

E' uno sbocco poetico che "fa onore a uno scienziato-umanista qual è Brunetti, che apprezzo e stimo sommamente". "Egli nobilita la cultura- spiega Menditto- non solo per il contributo di sapere che apporta, ma anche per la profonda e classicamente signorile umanità che impronta il suo stile di autore, permeato da un' etica intensa di cui si avverte la mancanza".